Primo Marella Gallery
Milano
viale Stelvio, 66
02 87384885 FAX 02 87384892
WEB
Africa, Assume Art Position!
dal 11/11/2010 al 19/1/2011
mart-ven 11-19, sabato su appuntamento

Segnalato da

Primo Marella Gallery




 
calendario eventi  :: 




11/11/2010

Africa, Assume Art Position!

Primo Marella Gallery, Milano

Una grande mostra collettiva dedicata all'arte contemporanea proveniente dal continente africano. Gli artisti, selezionati con l'aiuto di Yakouba Konate', curatore della Biennale di Dakar, propongono un linguaggio spiccatamente universale con una selezione di opere, sculture, dipinti, installazioni e video.


comunicato stampa

Primo Marella Gallery ha il piacere di presentare al pubblico europeo “Africa, Assume Art Position!”, una grande mostra collettiva dedicata all’arte contemporanea proveniente dal continente africano. Gli artisti, selezionati con l’aiuto di Yakouba Konaté, curatore della Biennale di Dakar (Senegal), propongono un linguaggio spiccatamente universale. A proposito degli artisti presentati Konaté afferma “(…)Hanno assunto la loro diversità nello spazio e la loro simultaneità nel tempo (…)” In un continente come l’Africa, caratterizzato da grandissime contraddizioni e problematiche dal punto di vista sociale, politico, economico; l’arte è forse il metodo preferenziale per evadere dalla realtà e non solo.

Diventa il modo migliore per affrontarla, assimilarla, comprenderla e criticarla. L’intento della mostra è quello di portare in Italia una selezione di opere, sculture, dipinti, installazioni e video, che rappresentano in modo chiaro ed efficace le ultimissime tendenze artistiche provenienti da un continente con una ricchissima tradizione culturale e artistica. Alcuni degli artisti presenti in mostra hanno già partecipato a manifestazioni di rilievo in ambito internazionale quali: la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e mostre museali di estrema importanza (“Africa Remix” mostra itinerante nei principali musei contemporanei del mondo). In occasione dell’evento espositivo Primo Marella Gallery pubblica il catalogo “Africa, Assume Art Position” Con testi critici del Prof. Yakouba Konaté. Il libro si pone come mezzo indispensabile di ricerca e documentazione degli ultimi sviluppi dell’arte africana contemporanea.

• Mounir Fatmi (Marocco) Nato nel 1970 a Tangeri, Mounir Fatmi è sicuramente uno dei migliori artisti multimediali della sua generazione. Il lavoro documentario che ha realizzato nel 2006 sulle Black Panthers ha vinto il grande Leopold Sedar Senghor alla Biennale di Dakar e stabilisce un nesso tra storia e memoria, evidenziando che è nell’incontro di realtà e finzione che la storia politica avanza e ci trascina con essa. (…). Le opere di Mounir Fatim sono state selezionate nel 2007 per la Biennale di Venezia e sono ormai innumerevoli le sedi prestigiose che hanno ospitato le sue installazioni sempre incisive e ricche di significato.

• Cameron Platter (Sud Africa) Cameron Platter è nato nel 1978 a Johannesburg. Dopo aver studiato incisione presso l 'Università di Cape Town, si è sempre più concentrato sulla pittura per approdare poi all'animazione. (…) Il suo lavoro è una riflessione sul problema del razzismo e sulla necessità fondamentale di entrambi gli estremi della società di voltare il proprio sguardo per vedere come l'altro li vede e viceversa. Il punto di vista infantile diviene particolarmente importante per l’artista nella ricerca di un modo per comprendere il mondo contemporaneo.

• Soly Cissé (Senegal) Nato nel 1969, ex studente della Scuola delle Arti di Dakar, è un disegnatore favoloso e un pittore ispirato. (…) Ha inventato forme ibride, combinando forme preistoriche a soggetti risolutamente moderni. In realtà, Soly Cisse si fa testimone dei tempi che cambiano e dei molti cambiamenti poliedrici che li accompagnano. (…)

• Barthélémy Toguo (Camerun) Tra gli artisti in Africa, Toguo è certamente uno dei più importanti. (…) questo scultore formatosi all’Accademia di Belle Arti di Abidjan e in seguito a quella di Düsseldorf, è emerso come disegnatore e pittore le cui forme umane e vegetali e i colori sanguigni o il verde brillante risultano irresistibili agli occhi dello spettatore. (…)

• Abdoulaye Konaté (Mali) Abdoulaye Konaté (1953) dopo aver studiato presso l'Istituto Nazionale delle Arti di Bamako, ha proseguito i suoi studi a Cuba. La sua presenza nella storia del suo paese è accompagnata da un impegno attivo per la conoscenza e per lo studio del know-how endogeno. Le strisce di cotone tessute, diventate il suo marchio di fabbrica, sono le prove visive di questo suo impegno per la ricerca plastica endogena. (…) In ogni fase della sua carriera, l’artista ha dimostrato la sua capacità di misurarsi con i più grandi artisti contemporanei del mondo partendo dai fondamenti di una cultura africana singolare: la cultura mandinga. (…)

• Jöel Andrianomearisoa (Madagascar) Nato nel 1977, Jöel Andrianomearisoa è insieme designer, stilista, architetto e fotografo. Dopo aver studiato moda nel suo paese, quest’artista, che fin da giovanissimo si è contraddistinto per il suo spiccato talento artistico, si è trasferito a Parigi per studiare architettura. La combinazione di moda e architettura ha influenzato il suo pensiero e il suo lavoro. Grazie a questo talento poliedrico, egli sperimenta attraverso diversi materiali, tessuti e forme mantenendo però la scelta del colore nero come dominante delle sue opere. (…)

• Peter Eastmann (Sud Africa) Nato in Gran Bretagna nel 1976, questo giovane artista del Sud Africa (…) Abile nell’utilizzo di grafica 3D, ha sviluppato una serie di “dipinti- ombra”, che giocano sul rapporto tra l'ordinario e l’estraneo, tra il noto e lo sconosciuto, tra la realtà e i suoi segni. Come a sottolineare la natura altamente plastica, capricciosa ed evanescente delle sagome e quindi dell’uomo stesso e delle cose a cui si aggrappa per non “affondare”. (…) Egli ricrea la tridimensionalità sulla superficie piatta della tela grazie alle risorse delle nuove tecnologie e con una forza poetica innegabile. Guardando le sue opere ci si fa prendere dalla convinzione che il mondo è un teatro di ombre e che sono le ombre a governare il mondo.

• Nandipha Mntambo (Swaziland) Allieva di Jane Alexander, Nandipha Mntambo è impegnata tanto nella performance e video-arte quanto nella scultura e fotografia. Nata nel 1982, è un’artista le cui brillanti idee possono contare sulla qualità della sua recitazione e il fascino della sua ricerca plastica. (…)

• Moridja Kitenge Banza (Congo) Divenuto famoso grazie al gran premio Leopold Sedar Senghor della Biennale di Dakar, e il premio della Fondazione Jean-Paul Blachère, Moridja è nato in Congo nel 1980. Spostatosi in Francia, dove ha continuato gli studi, sta gradualmente passando dalla pittura ai nuovi media. (…)

• Stuart Bird (Sud Africa) Stuart deve la sua entrata nella storia dell'arte contemporanea a Joseph Kosuth, di cui sembra riprendere ed estendere le gesta, con una freschezza tutta nuova. In una composizione binaria che oppone bianco con bianco e rosso con rosso, l’artista insinua il volgare ma fondamentale atto sessuale tra il bisogno di verità e il bisogno di contanti. La gamma delle proposte di Bird si estende e abbraccia le forme e le strutture di dimensioni attorno ad un leit-motif costante: la lotta contro l'ingiustizia sociale in generale e la violenza inflitta alle donne in particolare. La sua opera denuncia ugualmente le false promesse dei politici.

• Athi Patra Ruga (Sud Africa) Nato nel 1984, Athi Patra Ruga ha inizialmente studiato moda prima di diventare un artista. Sono state le sue creazioni dalla fattura forte e singolare che l’hanno portato progressivamente ad avvicinarsi alla creazione visiva. Il 2007 segna l'anno della prima mostra. Nelle sue opere come nelle sue installazioni, Athi Patra Ruga applica tonalità audaci che evocano la violenza degli insulti tra i cattivi ragazzi nei quartieri poveri. Allo stesso tempo, il radicalismo che utilizza nel creare i suoi personaggi e nel definire la messa in scena, delinea uno stile pieno di forza che cattura lo sguardo e incute rispetto.

• Vitshois Mwilambwe Bondo (R. D. Congo) Figura di spicco della pittura giovane congolese, Vitshois Mwilambwe Bondo è nato nel 1981. Egli definisce il suo lavoro come un confronto fra pittura, scultura, fotografia, video e installazione. La sua riflessione sul corpo è al tempo stesso una riflessione sul corpo sociale e sul corpo politico. Non riuscendo a cambiare immediatamente la politica, dobbiamo imparare a modificare il modo in cui guardiamo il corpo. Di qui le fluorescenze fluide e le calde tonalità dei suoi dipinti che articolano una duplice proposta: se il quadro come forma espressiva non è morto, allora lo stesso vale per l’uomo. (…)

Inaugurazione 12 novembre 2010, ore 19

Primo Marella Gallery
Viale Stelvio, 66 - Milano
orario: da martedì a venerdi ore 11-19
sabato su appuntamento
ingresso libero

IN ARCHIVIO [40]
Pittura Analitica Ieri e Oggi 2
dal 22/9/2015 al 25/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede