Brain damage. La personale dell'artista si sviluppa intorno alla figura del controverso rapper Eminem, rappresentato come un moderno San Sebastiano, e alla vicenda del leader dei Nirvana Kurt Cobain.
a cura di Luca Panaro
La galleria Betta Frigieri presenta la mostra “Brain Damage”, personale di Giorgio Lupattelli. L'artista umbro muove i primi passi nel mondo dell'arte alla fine degli anni Ottanta introducendo quella che dai primi del Novanta sarà già la sua cifra stilistica. Inizialmente è soprattutto la pittura a caratterizzarlo, poi progressivamente la sua ricerca sarà indirizzata verso la scultura, la fotografia, il video, fino a giungere all'installazione, per far convivere in un unico ambiente tutte le discipline.
La serie di nuovi lavori che Lupattelli presenta in galleria prendono il nome di “Brain Damage” (danni celebrali), titolo di un brano dell'album “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd, ma anche di un pezzo di Eminem contenuto nel cd d'esordio “The Slim Shady Lp”. E' proprio intorno alla figura del controverso rapper di Detroit, rappresentato da Lupattelli come un moderno San Sebastiano, e alla vicenda del leader dei Nirvana Kurt Cobain, che si sviluppa concettualmente l'esposizione. I forti disturbi di personalità e l'abuso di farmaci accomunano i due cantanti, entrambi “imper- fetti”, ugualmente di successo, ma con una differenza: Eminem è riuscito col tempo a convivere con i propri fantasmi, trasformandoli in “energia creativa”, Cobain ne è invece rimasto tristemente vittima a ventisette anni. «L'imperfezione – come sostiene Rita Levi Montalcini – ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell'uomo».
Protagonisti dell'esposizione, altri celebri “imperfetti” del mondo della musica e delle arti visive, ai quali Lupattelli associa una patologia e il relativo rimedio farmacologico, il cui nome scritto in Braille diviene il leitmotiv della mostra.
Per l'occasione verrà presentato il catalogo monografico Giorgio Lupattelli. Human all too Human, con testi di Maurizio Coccia, Gianluca Marziani, Luca Panaro e Sonia Zampini, Edizioni eGeneration 2010, 128 pagine.
Inaugurazione sabato 13 novembre ore 17
Betta Frigieri Arte Contemporanea
via Giovanni Muzzioli, 8 - Modena
Merc-sab 16-19, dal 23 dicembre al 8 gennaio solo su appuntamento
Ingresso libero