Le sue opere alternano diversi soggetti: figure di donne, spesso colte nell'emozione naturale di momenti improvvisi o di ispirazioni musicali; paesaggi, con tonalita' che variano dalla luce crepuscolare all'intensita' forte dell'estate mediterranea; astratti e ispirazioni oniriche.
Si inaugura sabato 5 ottobre prossimo alle ore 17, nella galleria "Artequadri" di Camposampiero (Padova), in via Borgo Padova, 66, la personale dell'artista bresciano Gianni Gueggia. Introduzione del critico d'arte Domenico Cadoresi; sarà presente l'artista. La mostra resterà aperta nei giorni feriali, con orari 9.00-12.00, 15.00-19.00, fino al 9 novembre 2002. Catalogo Artequadri.
Con questa personale "Artequadri", club internazionale pittori fondato da Lino Zanon nel 1974 ed oggi gestito dal figlio Massimo, riprende le sue esposizioni di prestigio, che dal 1997 ad oggi hanno visto proporre al pubblico personali di Lucio Ranucci, Alviero Tatini, Fabrizio Plessi, Franz Borghese, Tono Zancanaro, Umberto Perotto e Paolo Bonetto. Le mostre impreziosiscono l'ampia serie di artisti che "Artequadri" propone nella sua sede al pubblico: tra questi Guttuso, Schifano, Dragutescu, Seibezzi, Novati, Brindisi, Greco, Plessi, Piacesi, Zancanaro, Bueno, Cassinari, commentati, tra gli altri, da Paolo Rizzi, Giorgio Segato e Raffaele De Grada.
Gianni Gueggia, nato a Trenzano (Brescia) nel 1956, ha iniziato ad esporre nel 1973 ed ha allestito mostre personali e collettive in diverse località italiane e straniere, conseguendo lusinghieri successi di critica e ottenendo significativi premi. Pittore aperto alle influenze che possano trovar spazio nel suo mondo spirituale, appare particolarmente sensibile al linguaggio della "Nuova Figurazione", senza negarsi però ad una costante ricerca espressiva in direzioni sperimentali nuove, che gli consentano di esternare il mondo tormentato del suo spirito.
Le sue opere alternano diversi soggetti: figure di donne, spesso colte nell'emozione naturale di momenti improvvisi o di ispirazioni musicali; paesaggi, con tonalità che variano dalla luce crepuscolare all'intensità forte dell'estate mediterranea; astratti e ispirazioni oniriche.
Hanno scritto di lui:
"(Le donne dipinte da Gueggia) hanno gli occhi socchiusi, bistrati; la bocca sensuale, carnosa; i capelli tagliati corti, a caschetto. Affidano al loro volto misterioso fardelli di sentimento che rivelano tutte le contraddizioni della loro intimità privata, sì che parrebbe di poterle imparentare con le più celebri "mademoiselles" avignonesi dipinte agli inizi del secolo da Pablo Picasso" (Umberto G. Tessari).
"E' sempre la donna a simboleggiare questa fuga oltre il reale: ma è una fuga all'interno di noi, che ci induce a brividi e produce magmi, larve paurose, forme che si muovono senza senso, in uno spazio rarefatto. E' la dimensione del sogno, carica di echi freudiani, resa non solo attraverso la deformazione somatica, ma anche con una pittura sgranata, formicolante, misteriosa" (Paolo Rizzi).
"L'artista bresciano ha saputo penetrare nel linguaggio della "Nuova Figurazione" con la sua pittura che è ricerca continua e che ad ogni traguardo raggiunto esprime sempre qualcosa di imprevedibile". (Mario Domenico Storari).
"I dipinti di Gueggia vivono una flebile armonia poetica, dove la concertazione tonale suggerisce un lirismo pittorico d'antiche radici figurative e di evidente sensibilità . Una pittura di coinvolgente fascino percettivo" (Alberto Chiappani).
Artequadri
via Borgo Padova, 66
Camposampiero (Padova)