The Power of the imagination. Una retrospettiva del lavoro dell'artista dagli anni '80 ad oggi con una selezione di opere che rappresenta l'impegno di Skoglund nel raffigurare la realta' come e' vissuta dall'immaginario collettivo. L'artista non considera il suo lavoro surreale nel senso classico del termine, poiche', come ella stessa dice, tutta la vita americana contemporanea e' di per se' surreale. Nell'ambito del LUCCADigitalPHOTOfest.
La mostra di Sandy Skoglund èuna retrospettiva del suo lavoro dagli
anni ’80 ad oggi.
Una selezione di opere che rappresenta l’impegno dell’artista nel
raffigurare la realtà come è vissuta dall'immaginario collettivo. La
Skoglund non considera il suo lavoro surreale nel senso classico del
termine, poiché, come ella stessa dice, tutta la vita americana
contemporanea è di per sé surreale.
Viviamo in un mondo in cui è raro avere un contatto con la natura nel
suo stato primitivo. L’uso di animali e di cibo è tipico del simbolismo
visuale della Skoglund.
Ed è proprio l’instancabile ricerca di un linguaggio comune in grado di
penetrare nelle coscienze collettive, al di là delle frontiere culturali e
linguistiche, che contraddistingue l’opera di Sandy Skoglund.
Sandy Skoglund nasce a Weymouth, Massachusetts, nel 1946. Studia
arte e storia dell’arte allo Smith College di Northampton,
Massachusetts, dal 1964 al 1968. L'anno seguente, frequenta una
scuola di specializzazione all’Università' dello Iowa, dove studia regia,
e arti multimediali, conseguendo il Master in Arte nel 1971 e quello in
pittura nel 1972 e, in giugno, si trasferisce a New York, dove comincia
a lavorare come artista concettuale, occupandosi di una produzione
artistica ripetitiva, orientata verso un processo fotomeccanico ottenuto
attraverso la tecnica del mark-making e della fotocopia.
Alla fine degli anni Settanta, il desiderio di Sandy di documentare il
lavoro concettuale la stimola ad apprendere la fotografia. Fonde la
fotografia con il suo interesse per la cultura popolare e per
l'illustrazione commerciale dando vita a tecniche che portano nel 1978
ad opere di still life di cibo come “Luncheon Meat on a Counter” e
“Peas on a Plate”.
Nel 1980 la Skoglund realizza sculture di gatti in gesso per
un’istallazione post-apocalittica intitolata “Radioactive Cats”. Con
questa opera l’artista definisce una propria tecnica creativa ed
espositiva in cui integra anche la figura umana. “Radiocative Cats”
segna l’inizio della sua produzione di Tableau Photography, una tecnica
peculiare che Sandy Skoglund continua ad esplorare tutt’oggi. Dal
1981, quando Revenge of the Goldfish e Radioactive Cats sono stati
presentati alla Whitney Biennial Exhibition, Sandy Skoglund ha assunto
una posizione di rilievo nella fotografia d’avanguardia.
Molti musei
internazionali hanno commissionato le sue opere, tra cui: “Breeze at
Work” per il Walker Art Center of Minneapolis, Minnesota. Il Centre
Georges Pompidou a Parigi, ha commissionato “Fox Games” nel 1989
per una mostra intitolata 'The Invention of an Art, a history of
photography'. Nel 1997 ha realizzato per lo Smith College di
Northampton “Walking on Eggshells”, un’ istallazione con fotografie, da
inserire nella retrospettiva Reality Under Siege.
Uno dei suoi lavori piu' recenti, “Shimmering Madness”, in mostra
quest’anno al LUCCAdigitalPHOTOfest, e' stato commissionato dalla
Rutgers University nel 1998 ed e' costituito da migliaia di farfalle
dipinte a mano che fluttuano su uno sfondo nero.
Image: Sandy Skoglund, Revenge of the goldfish, 1981
© the artist
Inaugurazione 19 Novembre 2010
Villa Bottini
Piano Nobile, Via Elisa, Lucca
Orari: lun – dom 10,00 – 19,30
Apertura dal 13 dicembre 2010 al 30 gennaio 2011
Orari: lun – ven 15,00 – 19,30 / sab – dom 10,000 – 19,30
NB: 25 dicembre 2010 e 01 gennaio 2011 CHIUSO
BIGLIETTO CUMULATIVO € 18
Villa Bottini € 6