Biamino. Briatta. Obiso. Reichenbach. Rassegna dedicata all'opera di quattro fotografi contemporanei, diversi per formazione, ricerca e linguaggio, vicini per l'uso dello scatto fotografico come mezzo per un'indagine meditata sull'interiorita'.
Biamino. Briatta. Obiso. Reichenbach.
6 ottobre 2002 - 6 gennaio 2003
GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
presso Villa REMMERT - Via Rosmini, 3 - CIRIE'
La GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino prosegue
l'attività nella sede di Villa Remmert a Cirié, con la rassegna dedicata
all'opera di quattro fotografi contemporanei, diversi per formazione, ricerca e
linguaggio, vicini per l'uso dello scatto fotografico come mezzo per un'indagine
meditata sull'interiorità .
Bruna Biamino. Nata a Torino nel 1956. Nel 1984 vince una borsa di studio per il
Visual Studies Workshop di Rochester, N.Y., dove studia con Nathan Lyons. La sua
ricerca si è svolta negli anni Ottanta intorno alla rappresentazione degli
interni di case private o studi di artisti, costruiti con l'uso sapiente di un
intenso bianco e nero. A partire dagli anni Novanta si rivolge al territorio, al
paesaggio urbano, con l'uso di colori talvolta esili e diafani. Giovanni Romano
scrive di lei: "... ci attendono boschi e acque che si eclissano dietro
l'addensarsi delle nebbie, nel barlume di incerte stagioni di passaggio
dall'autunno all'inverno. Un sensibile lavoro di stampa interviene
immancabilmente per sottrarre qualcosa alle attese, appannando di un soffio la
visione, virando verso l'emozione." Roberta Valtorta presenta in catalogo il suo
lavoro.
Maurizio Briatta. Vive e lavora a Torino, dove è nato nel 1954. Il suo lavoro
parte dalla metà degli anni Ottanta con la serie Interni, in cui analizza la
sfera privata e i luoghi famigliari, ritraendo oggetti di uso quotidiano
illuminati da una luce diretta e radente, che ne svela forme inaspettate, li
trasforma e quasi li anima. Negli ultimi anni l'occhio del fotografo si rivolge
al paesaggio. Con la serie Fotografie di Paesaggio (1996-1998) Briatta
intraprende l'uso della sfocatura, che gli permette di sperimentare e
rappresentare una diversa percezione visiva. Egli sostiene: La sfuocatura è, io
credo, uno dei parametri specifici e costitutivi del linguaggio fotografico. In
tal senso ogni mia immagine seppur sfuocata, rimane pur sempre, e
inequivocabilmente, una fotografia. È pur vero che scattando immagini sfuocate
mi è capitato di ottenere risultati 'involontariamente pittorici'. Ma forse è
ancora possibile, anche nel Ventunesimo secolo, giocare con queste
contraddizioni, portarle in superficie, evidenziarle. Il saggio in catalogo
relativo al suo lavoro è di Antonella Russo.
Enzo Obiso. È nato a Campobello di Mazara nel 1954, vive e lavora a Torino. La
sua ricerca creativa si rivolge ai temi classici della fotografia: il paesaggio,
il nudo e la natura morta, temi che affronta con un linguaggio forte e severo,
affidato alle complesse alchimie del bianco e nero. Alla fine degli anni Ottanta
si reca in India e Mongolia, paesi che ritrae con uno sguardo capace di evocare
- come sostiene Filippo Maggia in catalogo - un luogo senza mai dichiararlo
apertamente. Tra il 1998 e il 1999 Obiso si dedica alla sua terra di origine, la
Sicilia, che analizza con immagini immediate, semplici e sincere. Lo scorrere
del tempo è restituito da una lenta percezione della luce, spesso colta nel suo
corso notturno e nell'ombra.
Silvia Reichenbach. Vive e lavora a Torino, dove è nata nel 1964. La sua analisi
si concentra sul ritratto e l'autoritratto, che affronta con un lavoro di forte
introspezione psicologica e di elaborata costruzione formale. Scrive Daniel
Girardin nel catalogo della mostra: La tematica formale delle fotografie di
Silvia Reichenbach ruota principalmente intorno al corpo, al viso e allo
sguardo. Un corpo che è il suo, ma dal quale essa si scinde per diventare il
soggetto e l'autore della fotografia. Una situazione particolare la cui
fragilità non può sfuggire, nemmeno inconsciamente, allo spettatore. Le sue
fotografie, pur rivolgendosi allo spettatore con immagini di immediata e pura
bellezza, sono in realtà frutto di una calibrata indagine interiore, rivolta al
tentativo di far convergere il corpo con lo spirito e la spiritualità .
Oltre alle fotografie presentate a Villa Remmert, un nucleo di opere verrÃ
esposto (in un'apposita Sala del I piano della GAM) - nella sede centrale della
Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, in Via Magenta, 31.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo delle Edizioni GAM, che riprodurrÃ
tutte le opere esposte.
Orario: martedì mercoledì giovedì venerdì sabato 14-19; domenica
10-19; lunedì CHIUSO
Ingressi: intero euro 5,16, ridotto euro 2,58
Informazioni per il pubblico: 011 4429518 Villa Remmert: 011 9222396
DANIELA MATTEU
Ufficio Stampa GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Via Magenta, 31, 10128 Torino tel 0039 011 4429523 fax 0039 011 4429550
Villa REMMERT - Via Rosmini, 3 - CIRIE' (TO)