Liliana Dematteis - Galleria Martano
Meri Gorni, Matthew Higgs, Sabrina Mezzaqui, Peter Wuthrich. In mostra le opere di questi quattro artisti che lavorano con il libro, cioe' intorno al "pensiero e l'immaginazione suscitati dalla lettura" (Tiziano Scarpa)
Ciò che accomuna i quattro artisti invitati a questa esposizione - che non è una mostra di libri d’artista e tantomeno di libri illustrati, e nemmeno di opere d’arte in forma di libro o di poesia visiva o concreta - è il fatto che tutti lavorano con il libro e che per essi il libro assume un’importanza ed un significato molto particolare, sia che lo si faccia diventare materiale del dipingere come fosse un colore o una forma o un genere, sia come puro concetto. Nell’introduzione al catalogo Tiziano Scarpa scrive che “…fare un’opera d’arte usando libri, pagine, scrittura come materiali, significa assicurarsi una materia prima che scavalca la materia stessa, significa maneggiare qualcosa che è una non-cosa, un’oltre-cosa, un dispositivo che sprofonda al di là di sé stesso, sconfinando, spalancando, trasformando l’inchiostro in pensiero e immaginazione, trasfigurando ciò che si vede in qualcos’altro di impalpabile e intimo, inafferrabile e accessibile: il pensiero e l’immaginazione suscitati dalla lettura” .
Cominciando per una volta dal fondo dell’alfabeto, abbiamo Peter Wuthrich (Berna 1968) già raffinato “elencatore” di persone ritratte intente alla lettura (Lesend, 1997) o poetico inventore di angeli con ali di libro (Angeli di Cimiano, Assab One, Milano 2005), presenta in questa mostra alcune installazioni di libri a parete e due dipinti in cui ritagli da copertine di libri formano coloratissime farfalle posate sulla superficie bianca.
Sabrina Mezzaqui (Bologna 1964) presenta, fra altri lavori, Sentinella, un libro di stoffa celeste ricamato con 24 frasi, una per pagina, raccolte dai quaderni dell’ultimo anno: si tratta di pensieri captati dall’esterno e dall’interno, 24 come le ore della giornata (i libri d’ore medievali): un libro dalla presenza materiale voluminosa, in contrasto con la leggerezza silenziosa dei pensieri e la visione contemplativa del video che l’accompagna.
Dagli Stati Uniti arrivano i lavori di Matthew Higgs (West Yorkshire 1964): artista, curatore, scrittore, dj, nei lavori più recenti pur seguendo la grande tradizione concettuale di On Kawara e Allan McCollumn, egli costruisce un equilibrio delicato che si situa fra la riverenza e l’oltraggio. Un lavoro minimale di comunicazione sul come gli oggetti cambino profondamente quando esposti in uno spazio d’arte. Higgs presenta in questa mostra alcune copertine di cataloghi con una grafica astratta e nessuna parola.
Meri Gorni, milanese, è la quarta presenza in mostra e ritorna alla Galleria Martano dopo la mostra personale del 2005. “Leggere, scrivere, disegnare, sono azioni che cominciano con gli occhi, da dove entra il mondo” scrive l’artista, che in mostra espone alcuni disegni dalle serie “Autobiografia di tutti” e “Con testo a fronte” composti da fotografia in bianco/nero, grafite, pastello, graffetta, carta.
Catalogo: introduzione di Tiziano Scarpa, testi di Sergio Risaliti e degli artisti
Immagine: Sabrina Mezzaqui, La ruota del Dharma, 2010
Inaugurazione: martedì 30 novembre 2010, ore 18-20
Galleria Martano
Via Principe Amedeo, 29 - Torino
Orario: lun-sab 15-19. Mattino su appuntamento
Chiusura festività: dal 24 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011