Galleria Civica
Modena
corso Canalgrande, 103 (Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini)
059 206911, 059 2032940 FAX 059 206932
WEB
Due Mostre
dal 3/12/2010 al 5/3/2011
mar - ven 10.30-13 e 15-18, sab, dom e festivi 10.30-19; il 25 e 26 dicembre e 1 gennaio: 15-19

Segnalato da

Ufficio Stampa CLP




 
calendario eventi  :: 




3/12/2010

Due Mostre

Galleria Civica, Modena

L'idea fondante della mostra 'Lo spazio del sacro' risente delle parole di Mircea Eliade sul fatto che il sacro, nell'arte contemporanea, "si e' camuffato in forme, propositi e significati che sono apparentemente profani". Sono esposte opere di alcuni fra gli artisti della scena contemporanea internazionale che hanno maggiormente riflettuto su questo tema: Adel Abdessemed, Giovanni Anselmo, Kader Attia, Chen Zhen, Vittorio Corsini, Anish Kapoor, Richard Long, Roberto Paci Dalo', Jaume Plensa... Con l'installazione di Angelica Porrari inaugura alla Biblioteca Delfini di Modena la nuova stagione di Area Progetto, rassegna dedicata alla creativita' giovanile emergente promossa dalla Galleria Civica di Modena in collaborazione con l'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena.


comunicato stampa

Lo spazio del sacro
A cura di Marco Pierini

La Galleria Civica di Modena inaugura sabato 4 dicembre 2010 alle 18.00 alla Palazzina dei Giardini e a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande a Modena, la mostra Lo spazio del sacro.
Organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la collettiva presenta opere provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private italiane e straniere di alcuni fra gli artisti della scena contemporanea internazionale che hanno maggiormente riflettuto sul tema del sacro: Adel Abdessemed, Giovanni Anselmo, Kader Attia, Paolo Cavinato, Chen Zhen, Vittorio Corsini, Josep Ginestar, Anish Kapoor, Richard Long, Roberto Paci Dalò, Jaume Plensa, Wael Shawky.

Ogni opera occuperà in completa solitudine un ambiente della Galleria, da una parte accentuando il rapporto diretto, esclusivo, intimo che ciascuna di esse instaura con lo spettatore, dall’altra amplificando la propria capacità di entrare in relazione con gli spazi architettonici.
L’idea fondante della mostra risente molto delle parole di Mircea Eliade sul fatto che il sacro, nell’arte contemporanea, “è divenuto irriconoscibile; si è camuffato in forme, propositi e significati che sono apparentemente ‘profani’. Il sacro non è scontato, com’era per esempio nell’arte del Medioevo. Non si riconosce immediatamente e facilmente, perché non è più espresso attraverso il convenzionale linguaggio religioso”. Se queste sono le premesse teoriche relativamente all’arte contemporanea, i saggi di Michele Emmer, Vito Mancuso, Vincenzo Pace e Vincenzo Vitiello guideranno i lettori del catalogo verso una più ampia comprensione dei limiti, dei significati e delle possibilità che la parola ‘sacro’ ancora conserva ai nostri giorni.

“Non di rado – si legge nel testo in catalogo del curatore della mostra Marco Pierini – l’opera d’arte definisce con la sua mera presenza uno spazio di riguardo, inviolabile, sacro nell’accezione che rimanda direttamente all’etimologia della parola: circoscritto, ristretto, separato. La distanza che essa delimita – quand’anche non abbia a che vedere con una dimensione trascendente, o comunque ‘superiore’ – può essere sia puramente spaziale, fisica, sia temporale, sia culturale. In ogni caso, tuttavia, questa distanza rimarrà invariabilmente a segnare una straordinarietà, un’eccezionalità, una dimensione non ordinaria né quotidiana. Ma tale dimensione non è, contrariamente alle apparenze, avulsa dalla vita perché, anzi, alla sua forza attrattiva è quasi impossibile resistere, che sia fondata sull’incanto e la fascinazione oppure sul timore e l’inquietudine dell’ignoto. Limite e soglia, confine e passaggio, lo spazio sacro si costituisce sempre come rapporto – quando esclusivo e privato, quando collettivo e condiviso – tra mondi diversi e come invito per chi guardi a lasciarsi trasportare, ad affidarsi all’opera e sperimentare una sorta di estraniamento contemplativo o di empatetica immedesimazione”.

Con Lo spazio del sacro riaprirà al pubblico la Palazzina dei Giardini, a conclusione del secondo stralcio dei restauri curato dal Settore Lavori Pubblici del Comune di Modena che ha interessato gli interni dell’edificio, con il rinnovo degli impianti elettrici e termici alimentati a energia geotermica e che si concluderà con il recupero pittorico dei decori della cupola.

Catalogo Silvana Editoriale con testi di Michele Emmer, Vito Mancuso, Vincenzo Pace, Vincenzo Vitiello, Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini

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Angelica Porrari. Nude Rovine
Area Progetto Off, Galleria Civica di Modena
a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Ornella Corradini

Sabato 4 dicembre 2010, alle ore 18.00, con una installazione di Angelica Porrari inaugura alla Biblioteca Delfini di Modena la nuova stagione di Area Progetto, rassegna dedicata alla creatività giovanile emergente promossa dalla Galleria Civica di Modena in collaborazione con l'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena, a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Ornella Corradini.
Giunta alla sua terza edizione, l'iniziativa ha voluto rinnovare la sua formula portando la creatività di giovani artisti locali in spazi esterni alla Galleria Civica, attraverso la realizzazione di progetti ad hoc pensati per luoghi significativi del centro storico della città come, ad esempio, il Mercato Albinelli e i Giardini Pubblici.

Prima tappa è la Biblioteca Delfini, che ha sede a Palazzo Santa Margherita, lo storico edificio che ospita anche la Galleria Civica. A una selezione di artisti dell'Archivio di Documentazione Giovani Artisti Modenesi - individuati in base alla qualità e continuità del loro lavoro - è stato chiesto di cimentarsi nella progettazione di un'opera site specific che dialogasse con gli ampi e articolati spazi delle sale della biblioteca.

Il progetto selezionato è stato quello proposto dalla videomaker modenese Angelica Porrari. L'artista ha rivolto la sua attenzione ai frammenti di affreschi conservati nelle lunette della sala riservata ai ragazzi, ne ha reinterpretato i soggetti, le azioni, i gesti. Attraverso l'utilizzo di un diverso codice linguistico ha creato un filo conduttore tra antico e contemporaneo, in un passaggio spazio-temporale che l'artista ha colto anche nella evoluzione della biblioteca stessa.
Il progetto, dal titolo Nude Rovine vedrà allestiti un video e una serie di fotografie, frutto della rivisitazione delle immagini affrescate, che avranno la forma e la dimensione delle antiche lunette, installate in uno spazio di uguale forma all'interno di volte individuate nelle sale della biblioteca, a farne da contrappunto. Il lavoro proposto rientra a far parte di Gloves' Stories, un più ampio progetto nato nel 2006 che identifica l'intera produzione video di Angelica Porrari, incentrata sul tema del guanto, oggetto che narra delle relazioni tra il corpo, in particolare quello femminile, e il mondo esterno.

Angelica Porrari è nata nel 1985 a Modena, dove vive e lavora. La sua ricerca si sviluppa principalmente attraverso il video ed è fortemente influenzata dalla performance e dal teatro. Consegue il Diploma in Grafica Pubblicitaria presso l'Istituto d'Arte di Modena e la Laurea in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2009 ottiene una menzione speciale al concorso Special, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena vincendone, nel 2010 la sezione dedicata agli artisti dell'Emilia Romagna.

Partecipa a diverse mostre collettive, tra cui: Finalisti Premio Celeste, I.S.A., Roma (2007); Videoart Yearbook 2008, ex Convento di Santa Cristina, Bologna / Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Trento; Festival d'Images Artistiques Video, Ecole des Beaux Art, Algeri (2008); Diari di Anatomia, Gemine Muse, Musei Anatomici, Modena; Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, Skopje, Macedonia (2009); The Scientist, festival di videoarte internazionale, Ferrara (2010).

L'installazione di Angelica Porrari è realizzata in collaborazione con il Servizio Biblioteche del Comune di Modena

Area Progetto Off, Galleria Civica di Modena
Biblioteca Antonio Delfini, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena
La mostra è aperta al pubblico il lunedì dalle 14.00 alle 20.00 e da martedì a sabato dalle 9.00 alle 20.00. Il progetto è accompagnato da una brochure di mostra con testo critico di Serena Goldoni e immagini a colori.

Immagine: Vittorio Corsini, GOD Save THE PEOPLE, 2007, legno, vernice, neon, 128x138x192 cm, courtesy Claudio Poleschi Arte Contemporanea

Ufficio Stampa CLP Relazioni Pubbliche, Milano, tel. +39 02 433403, press@clponline.it
Ufficio Stampa Galleria Civica di Modena, Cristiana Minelli tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it

Preview per la stampa giovedì 2 dicembre 2010 ore 11.30
Inaugurazione sabato 4 dicembre 2010 alle 18.00

Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) e Palazzina dei Giardini (corso Canalgrande)
Orari martedì - venerdì 10.30 - 13.00; 15.00 - 18.00
sabato domenica e festivi 10.30 – 19.00, lunedì chiuso
25 e 26 dicembre 2010, 1 gennaio 2011, 15.00-19.00
Ingresso gratuito

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Daniel Spoerri
dal 9/10/2015 al 30/1/2016

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