Tagliati fuori. Le opere di Marsile parlano dell'incomunicabilita' e dell'isolamento dell'individuo nella societa'. Il fiore e' una metafora di cio' che spesso e' celato dietro un'apparenza di silenzio e di chiusura.
Un muro di silenzio e di ombra, un buio denso, fitto, senza bagliori di luce che lascino intuire una collocazione spazio temporale. Un luogo oscuro, forse meglio un non luogo all’interno del quale si trova un fiore, dall’eleganza discreta ed affascinante. Ha una corolla di foglie e petali che arricchiscono lo stelo ed i sottili rametti. Un soggetto di grande fascino che emerge da quella nera ombra, cosparsa da una rete di linee che sembrano da un lato graffiare la superficie delle fotografie, dall’altro isolare ed imprigionare ancora di più il protagonista dell’opera.
Allontanandoci dalla prima impressione, più estetica e sognante, cogliamo il vero significato di questo ciclo di opere di Gabriele Marsile, che ci parlano dell’incomunicabilità e dell’isolamento dell’individuo nella società.
Il fiore non è altro che una metafora, di ciò che spesso è celato dietro un’apparenza di silenzio e di chiusura, una fonte di bellezza nascosta ai più, spesso per scelta volontaria, ma nella maggior parte dei casi, per schemi ed imposizioni della società, che a volte allontana ed esclude chi sembra diverso o lontano da stereotipi e conformismi.
Barbara Frigerio
2 Dicembre 2010 15 Gennaio 2011
orario ma - sa 10-13 16-19.30
domenica 11-19
Inaugurazione giovedì 2 dicembre alle ore 18
Barbara Frigerio Contemporary Art
via Fatebenefratelli, 13 - Milano
Orari: da martedì a sabato 10-13 16-19.30
domenica aperto 11-19
ingresso libero