Valerio Adami
Vincenzo Agnetti
Alighiero Boetti
Victor Brauner
Nicola De Maria
Giorgio Griffa
Jonathan Guaitamacchi
Jan Knap
Roberto Sebastian Matta
Fausto Melotti
Gastone Novelli
Piero Ruggeri
Gli artisti (Melotti, Agnetti, Boetti, Ruggeri, De Maria, Griffa...) sono stati opportunamente selezionati affinche' ognuno di loro rappresentasse in termini inequivocabili e su posizioni di primo piano una ''tendenza''.
La galleria Giampiero Biasutti di via della Rocca, 6, Torino, è lieta di annunciare per il giorno 4 dicembre 2010 l’inaugurazione della mostra dal titolo Spigolature. La mostra comprende una ventina di opere, realizzate da dodici artisti: Adami, Agnetti, Boetti, Brauner, De Maria, Griffa, Guaitamacchi, Knap, Matta, Melotti,, Novelli, Ruggeri nel periodo dal 1957 al 2010.
Spigolature (1957 - 2010) come lascia ben intendere il titolo richiamante il lessico di ''Paragone''-Arte, la rivista di Roberto Longhi, vuol essere ed è qualcosa di più e di diverso rispetto alla solita mostra collettiva; è un'esposizione corale che svolge al proprio interno un preciso discorso. Gli artisti sono stati opportunamente selezionati affinché ognuno di loro rappresentasse in termini inequivocabili e su posizioni di primissimo piano una ''tendenza'', ognuna la propria fino a rappresentare, in riferimento all'arco temporale sotteso, dal tempo della grande apertura verso orizzonti inesplorati della rappresentazione e verso tecniche e materiali inediti corrispondente al clima della ricostruzione post-bellica e dell'entusiastico ritorno alla crescita economica ed esistenziale, dunque dal tempo di un fecondo confronto internazionale e di nuove sfrenate avanguardie che segnano profondamente un ultimo rilancio della modernità, al tempo che invece decreta la fine di questa avventura, il superamento delle utopie moderniste e l'avvento di una fase di revisione globale, la cosiddetta stagione post-moderna, che prende avvio timidamente negli anni ottanta, si afferma con decisione nei novanta e vive adesso l'ultima sua fase. L'esito è dato, in mostra, da confronti ora dialettici e ora conflittuali. E così grazie alle singole proposte linguistiche che ogni protagonista offre si ha modo di ricomporre perlomeno in parte e per punti il complesso universo artistico contemporaneo.
Si ha modo di cogliere in estrema sintesi la coesistenza, affatto contemporanea, di differenti orologi storici che frantumano ogni ipotetica evoluzione dando spazio piuttosto ad una eterogeneità e simultaneità mobile e inafferrabile, di differenti lessici che alludono alla vera e propria babele artistica odierna. Soprattutto però si ha l'opportunità di cogliere la ricchezza straordinaria che caratterizza l'arte degli ultimi anni, tra seconda metà del XX secolo e prima decade del nuovo millennio. L'effetto conseguente può essere un altro porsi di fronte al singolo lavoro artistico, di fronte all'artista. E dunque ecco che si potrà - volendolo - instaurare un dialogo interpersonale: io e l'artista, in cui quello che veramente conta è il piacere di un sentire e di un capire profondo, coinvolgente fino in fondo emozioni, percezioni, istanze esistenziali, predilezioni culturali e quant'altro.
Questa mostra corale, insomma, è un'occasione, da non trascurare, per sperimentare un confronto dialettico interpersonale non sempre facile da realizzare e per verificare autenticamente i propri più intimi orientamenti, le proprie personali predilezioni.
Inaugurazione 4 dicembre ore 18
Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea,
via della Rocca , 6/B, Torino
Orario dal martedì al sabato, ore 10,30-12,30 e 15,30-19,30
ingresso libero