Un evento artistico per riportare l'attenzione sull'ex teatro di Caldana, edificio storico ormai in disuso. Pieroni, scultrice varesina, e' impegnata da alcuni anni in una ricerca in ambito ceramico.
a cura di Emanuela Rindi
Sarà inaugurata sabato 4 dicembre alle ore 17.00, presso il salone multifunzionale dell'ex teatro di Caldana, l'esposizione personale di Elisabetta Pieroni; un evento artistico promosso dal Comune di Cocquio Trevisago e dalla Società Operaia di Caldana per riportare l'attenzione della collettività su un edificio storico ormai in disuso che, per il suo notevole interesse culturale, meriterebbe importanti lavori di ristrutturazione e di restauro. L'ex teatro, in tempi lontani importante centro di aggregazione cittadina e oggi utilizzato per sporadiche iniziative ludiche e culturali, grazie ad alcuni interventi potrebbe infatti trasformarsi in una cornice ideale per concerti, mostre, rassegne teatrali e cinematografiche.
A sottolineare la potenziale vocazione espositiva dell'antico edificio, è stata invitata a presentare il proprio lavoro Elisabetta Pieroni, nota scultrice varesina impegnata da alcuni anni in una ricerca personalissima in ambito ceramico; un'artista che ha scelto di dare voce alla propria espressività creativa intraprendendo un percorso autonomo, necessariamente moderno, sempre e comunque nel solco e nel rispetto di una tradizione artigianale che, a distanza di secoli, continua a mantenere inalterato il proprio fascino.
La mostra, dal titolo “SENSAZIONI”, presenterà i lavori più recenti, sculture e altorilievi raffiguranti paesaggi idilliaci e dimensioni oniriche, figure antropomorfe e animali fantastici, alberi maestosi e città immaginarie che sembrano appartenere ad un fiabesco medioevo.
Rifiutando qualsiasi forma di idealismo o di metafisica a favore di un profondo esistenzialismo, l'artista focalizza la propria ricerca sul valore specifico dell'esistenza individuale umana e sul suo carattere precario, riscoprendo la forza persuasiva delle metafore e la suggestiva aura dei simboli.
I paesaggi antropizzati costituiti da ponti, torri, vicoli tortuosi, irte scalinate e case accoglienti vanno quindi interpretati come l'emblema dell'esperienza umana, colta nei momenti cruciali di passaggio, nello sforzo richiesto dal superamento delle difficoltà e nella cura degli affetti familiari. Significativa è, in questo senso, la raffigurazione dell'ulivo, albero spirituale per antonomasia, protagonista di molti dei lavori di Pieroni: caratterizzato da robuste radici, si erge in maniera sinuosa e contorta, quasi sofferente, ma animato da una ferma e fiduciosa volontà che lo spinge a perseguire la propria realizzazione.
L'apparente semplicità dei soggetti raffigurati è forse il segreto dell'immediatezza con cui l'artista riesce a trasmettere il proprio messaggio, ma a questa semplicità fa da contrappunto uno studio attento e meticoloso del materiale scelto come medium artistico; la ceramica, infatti, non lascia spazio all'improvvisazione ma richiede notevoli competenze manuali, tecniche, fisiche e chimiche; competenze che Elisabetta Pieroni ha acquisito in molti anni di esperienza, iniziando a lavorare giovanissima.
Nelle sue composizioni sembra definire lo spazio come a voler costruire una “geografia dell'anima”, invitando lo spettatore a calarsi nell'opera e a riconoscere all'interno della composizione archetipi universali e simboli appartenenti alla cultura cristiana, fusi in una visione serena e luminosa dell'esistenza.
Su un repertorio iconografico personale ormai consolidato, ultimamente Elisabetta Pieroni ha imbastito un'appassionata ricerca tecnica e polimaterica; le iridescenze date dai nuovi smalti impiegati dialogano con materiali estranei all'ambito ceramico come frammenti di specchio, inserti di rame e ottone, supporti in plexiglass trasparente e aeree spirali realizzate con il filo di ferro, che suggeriscono nuove forme espressive di cui, in futuro, sarà interessante seguire gli sviluppi.
Inaugurazione: sabato 4 dicembre, ore 17.00
Salone Multifunzionale del Teatro
Via Carlo Malgarini, 5 – Caldana di Cocquio Trevisago (VA)
ORARI: Sabato 4 dicembre dalle ore 17.00
Domenica 5 dicembre: 10.30 – 12.30 16.00 – 19.00
Mercoledì 8 dicembre : 10.30 – 12.30 16.00 – 19.00
Sabato 11 dicembre : 16.00 – 19.00
Domenica 12 dicembre: 10.30 – 12.30 15.00 – 19.00
INGRESSO LIBERO