Z2O Galleria l Sara Zanin (vecchia sede)
Roma
via dei Querceti, 6
06 70452261 FAX
WEB
Silvia Camporesi
dal 6/12/2010 al 12/1/2011
lun - sab 15.30-19.30 o su appuntamento

Segnalato da

Sara Zanin




 
calendario eventi  :: 




6/12/2010

Silvia Camporesi

Z2O Galleria l Sara Zanin (vecchia sede), Roma

SIFR - La distanza canonica. La mostra si articola intorno ad un lavoro video in cui l'artista, che fatalmente in questo caso diventa anche la protagonista, si ritrova ad affrontare un percorso mettendo alla prova le emozioni del proprio essere: l'azione della corsa, con le fatiche che essa comporta, sui momenti di debolezza e di esaltazione di chi la prova.


comunicato stampa

A cura di Valentina Ciarallo

La galleria Z2O è lieta di presentare la prima personale dell’artista Silvia Camporesi. Il progetto dal titolo Sifr - La distanza canonica è la terza parte di un lavoro, portato avanti da alcuni anni, che analizza il rapporto fra corpo e spirito, tema costante della sua ricerca artistica.

Dopo Dance dance dance-la nuotatrice e Secondo vento-la karateka, l’artista dedica Sifr alla disciplina sportiva della corsa, offrendo una personale riflessione sul modo in cui, a partire dal corpo e dallo sforzo fisico, si possa arrivare ad una evoluzione spirituale.

La mostra si articola intorno ad un lavoro video in cui l’artista, che fatalmente in questo caso diventa anche la protagonista, si ritrova ad affrontare un percorso mettendo alla prova le emozioni del proprio essere: l’azione della corsa, con le fatiche che essa comporta, sui momenti di debolezza e di esaltazione di chi la prova. La corsa come valore e strategia di sopravvivenza, la corsa che con uno scarto di qualche frazione di secondo è sufficiente a dare alle vicende della nostra esistenza uno svolgimento del tutto differente, la corsa come sorta di purificazione e rigenerazione attraverso l’eliminazione delle tossine.

Silvia attraversa paesaggi a lei cari della provincia di Ravenna, corre tra le saline di Cervia, bianche come la neve, e i fitti boschi. Supera nebulose ciminiere e riserve naturali, affronta le difficoltà del terreno, lotta contro il vento. La sua gonna-paracadute è pesante e leggera allo stesso tempo, come pesanti e leggere sono le tappe della nostra vita. Il suo percorso, come metafora di un cammino spirituale, diventa un viaggio infinito. Di fronte a lei, sospesa, una scala composta da sette pioli che simbolicamente unisce terra e cielo.

L’azione della corsa unitamente alla ritmica della performance ritornano come esperienza visiva anche attraverso una serie di immagini fotografiche che scorrono sulle pareti della galleria. Una sequenza di paesaggi esteriori e mentali, inquadrature fermate nella mente della protagonista, dettagli intimi che sfumano l’uno nell’altro come linea e colore in perfetta sintonia. Completano il suggestivo percorso due “foto in movimento”, presentate in piccole cornici digitali, che testimoniano quei frammenti e passaggi della propria vita memorizzati visivamente.

“Non smetteremo di esplorare. Ed alla fine di tutto il nostro esplorare ritorneremo da dove siamo partiti e conosceremo il luogo per la prima volta”. (T.S. Eliot)

Opening martedì 7 dicembre 2010 ore 18,30

Z2O Galleria l Sara Zanin
via dei Querceti, 6 - Roma
Da lunedì a sabato 15.30 - 19.30 ( o su appuntamento)
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [23]
Beatrice Pediconi
dal 29/11/2011 al 27/1/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede