Elogio della pittura. Dipinti con soggetti scarni e isolati
Elogio della pittura. Luciano Longo e' un giovane pittore, vive in un piccolo paese della Basilicata, ai margini di una delle riserve naturali piu' belle ed incontaminate, lungo quella estrema parte degli Appennini che si protende verso il Mediterraneo: il Parco del Pollino. Non per caso egli dipinge con tempi lunghi e una tecnica meticolosa ma oltremodo sintetica, dei soggetti scarni e isolati come possono essere un fiore, due cedri, qualche reperto antico, che rimanda a quella straordinaria qualita' e quantita' di archeologie custodite nei musei di Metaponto e di Policoro, oltre che nel magnifico Museo Archeologico Nazionale di Potenza. (...) Longo ha dipinto negli ultimi 12 anni una serie di nature morte di straordinaria ricchezza e di notevole impegno compositivo, come la Natura morta palatina, 2000, oppure Monocrome, 2001; e L'ultimo Cotan, 2003: omaggio al grandissimo Juan Sanchez Cotan (1561-1627) e ai suoi rari bodegones con melone e verdure varie, a volte appese al filo, verso il quale Luciano Longo esprime tutta la sua devozione citando in suo onore il melone aperto con tutta la sua ostentazione pregustativa. (Laura Gavioli)