Interprete del cambiamento. Una provocatoria antologica attraverso l'archivio dell'artista. In mostra, oltre ad alcuni dipinti, le fotografie autenticate di altri suoi dipinti.
Sabato 11 dicembre 2010 alle ore 18.00, la Galleria dell’Aref inaugura la mostra Enrico Ragni 1910-2002 Interprete del cambiamento. Una provocatoria antologica attraverso il suo archivio. Presentazione di Roberto Ferrari, allestimento di Jessica Forzanini.
Il sottotitolo di questa mostra spiega il senso che l’Aref ha voluto dare a questo piccolo omaggio al pittore bresciano, di cui aveva curato l’antologica al Salone Vanvitelliano in Loggia a Brescia nel 2003.
La “provocazione” sta nel presentare, insieme ad alcuni quadri, anche e soprattutto un’ampia selezione delle copie fotografiche dei dipinti che lo stesso Ragni eseguì e autenticò nell’arco della sua cinquantennale carriera.
Un’occasione importante (è consigliata anche la visita alla mostra di Iseo attualmente in corso) per vedere l’intero iter artistico del pittore bresciano, passato attraverso quasi tutte le stagioni del rinnovamento della pittura italiana alla fine e nell’immediato dopoguerra.
Il visitatore è così invitato a superare il fascino della sola vista del “quadro”, per diventare egli stesso una sorta di studioso del percorso del pittore, leggendo il documento che l’artista stesso ha lasciato, ora conservato nell’Archivio dell’arte bresciana contemporanea dell’Aref.
Dopo il lutto che ha colpito il mondo artistico bresciano con la recente scomparsa di Pierca, moglie di Enrico Ragni, l’Aref – grata a Pier Carla Reghenzi per la donazione della propria documentazione artistica e di quella del marito – vuole dedicarle la mostra, esponendo un’opera importante della pittrice bresciana che, insieme con Enrico, è stata una protagonista del cambiamento dell’arte a Brescia.
Immagine: Fronte ai cancelli delle fabbriche, 1945
Inaugurazione: Sabato 11 dicembre 2010
Galleria dell’Aref
Piazza Loggia 11/f - Brescia
orari: giovedì - domenica, dalle ore 16 alle ore 19.30
Igresso libero