Claudio Poleschi Arte Contemporanea
Per descrivere i suoi assemblaggi di materiali metallici e colori, l'artista ha coniato il nome 'Parleau', dal francese 'par l'eau': attraverso l'acqua. Il termine indica la qualita' della luce che attraversa la materia liquida e trasparente.
a cura di Alessandro Romanini e Maurizio Vanni
Sabato 11 dicembre alle ore 18.00, si inaugura la mostra personale di Simon Raab, dal titolo: Parleau. Attraverso l'acqua al Palazzo Ducale di Massa.
Americano nato in Francia, Simon Raab ha creato nel corso degli anni un'opera in cui si confondono le frontiere tra pittura e scultura, tra astratto e figurativo. Centrale, nel lavoro dell'artista è la luce.
Per descrivere i suoi raffinati assemblaggi di materiali metallici e colori, l'artista ha coniato il nome “Parleau”, dal francese “par l'eau”: “attraverso l'acqua”. Il termine indica metaforicamente la qualità metamorfica e seduttiva della luce che attraversa la materia liquida e trasparente.
Con questo poetico gioco di parole, Raab descrive ciò che noi vediamo: un insieme di riflessi e vibrazioni di colori in continuo movimento, che sembrano parlare, produrre un suono, come guardando l’acqua che scorre.
Raab crea le sue immagini a rilievo in un lavoro complesso, quasi in un processo alchemico che unisce il calcolo all'improvvisazione. Tutto inizia con un'idea, un oggetto o una sensazione che non lo abbandona. Stimolato dall'interno l'artista sceglie fogli d'alluminio di grande formato o d'acciaio inox. Questi costituiscono una sorta di piattaforma su cui operare. Quindi piega il metallo, lo deforma, lo pressa, lo batte con il martello. Ciò finché non ricava un bassorilievo policromo riccamente sfaccettato di curve e ammaccature: una superficie che ricorda la mossa increspatura dell'acqua.
Sulla sua superficie l'artista sovrappone vernici polimeriche trasparenti che impediscono ai colori di mischiarsi e opacizzarsi. Poi su questa superficie traslucida torna ancora, strato su strato, mantenendo visibile il fondo nudo e scintillante del metallo. E alla fine del processo, iniziato da una lamiera liscia d'acciaio o di alluminio, questo diventa un bassorilievo policromo e cangiante. I suoi colori cambiano rapidamente da un momento all'altro. La sua luminosità varia con il movimento dello spettatore e della fonte luminosa. In questa dinamica gli oggetti perdono la loro fisicità e il loro peso apparente. Ciò grazie alla luce e alla trasparenza: la vera chiave per raggiungere tale effetto di metamorfosi.
Nel corso della mostra verrà presentato il catalogo della mostra, con i testi dell'Artista, di Alessandro Romanini e di Maurizio Vanni.
Simon Raab è nato a Toulouse, in Francia, nel 1952.
Vive e lavora a Santa Barbara (USA)
Inaugurazione Sabato 11 dicembre 2010, ore 18
Palazzo Ducale di Massa
Piazza Aranci - 54100 Massa
Orario di apertura: martedi-domenica 10-13 / 15.30-19.30
chiuso il lunedì
Giorni di chiusura: 25-26 dicembre
2010; 1 gennaio 2011.
Ingresso libero