Castello Malatestiano
Longiano (FC)
piazza malatestiana, 1
0547 665850 FAX 0547 667007
WEB
Bruno Conte
dal 10/12/2010 al 8/1/2011
mar-dom e festivi 10-12 e 15-19

Segnalato da

Comunicazione Fondazione Tito Balestra



approfondimenti

Bruno Conte



 
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10/12/2010

Bruno Conte

Castello Malatestiano, Longiano (FC)

Presepe dischiuso. Per il tradizionale appuntamento natalizio, l'artista fa fouriuscire dalle pagine di alcuni volumi 'aperti sulla scena del mondo' gli elementi del suo presepe.


comunicato stampa

Sabato 11 dicembre 2010, alle ore 17:30, si rinnova il tradizionale appuntamento natalizio con i “presepi d’artista” che dal 1995 si muove da Trieste a Palermo e trova nel Castello Malatestiano di Longiano una delle sue sedi ideali per la suggestiva ambientazione e la particolare atmosfera.

Per l’edizione 2010, sarà il Presepe dischiuso di Bruno Conte a porsi al centro di un gruppo di opere che mettono in luce l’intero lavoro dell’artista romano.

Bruno Conte, nonostante il libro sia stato ampiamente usato nell’arte sacra e nell’arte profana, e costituisca di per sé un utile mezzo di identificazione o di personificazione, non si pone difficoltà alcuna nel connotare gli elementi del suo presepe facendoli fuoriuscire dalle pagine di tanti volumi aperti sulla scena del mondo.

Ogni elemento si dischiude per consentire l’affaccio di parte dei personaggi che si preparano a ruotare intorno al Redentore, alla magia cristallina di tre pagine di un libro trapassato dalla luce e spalancato a raggiera verso tutti gli orizzonti.
Il libro non è l’oggetto rintracciabile nelle mani dei profeti, delle sibille, degli evangelisti, degli apostoli, dei Padri della Chiesa, di San Tommaso o di San Bernardo di Chiaravalle, disposto in modo da indicare un titolo o una citazione, ma la quinta di un teatro mentale da cui far spuntare il disegno, lo scheletro interno delle cose o la forma dei personaggi di una storia che si ripete nel tempo e, duemila anni dopo, conserva quella sospensione misteriosa che rende luminosa anche l’ombra. E le tre pagine al centro della scena non preavvertono, in un silenzio senza fine, di un vortice colorato che stupirà le genti, il pastore, il gregge, i re magi, gli stessi Maria e Giuseppe?

Ogni foglio, quasi a voler suggerire la sconosciuta o dimenticata ricchezza dei suoi contenuti, non distende solo sagome di personaggi in tensione, non fa emergere dagli angoli i fianchi di figure gelate nell’annuncio dell’evento, non ritaglia unicamente gesti contratti tra le pieghe delle pareti. Come negli internari della fine degli anni settanta, costruiti a forma di libri la cui scrittura era formata da altri libri, Conte in ogni pagina apre finestre dalle quali si affacciano l’ala di un angelo o i rami di un albero, la cometa come mano che sorge, un volto, una nube, lentamente trasferiti dall’ombra alla luce quasi dovessero bilanciare l’incavo dilatato dei fogli lignei, il vuoto e il pieno, il chiaro delle immagini e lo scuro delle loro ombre, l’essere e il non essere, in un susseguirsi di tensioni delimitate dagli interventi grafici e dal colore.
Bruno Conte è nato a Roma nel 1939. Attività iniziale, dalla metà degli anni ’50, con pitture analitiche, poi materiche, di carattere astratto surreale. Tra il 1959-61 elabora, in una ricerca collaterale, immagini comprendenti testi poetici dando inizio allo sviluppo di una parallela attività letteraria. Nei primi anni ’60 le pitture, verso il monocromo, si attuano su tavola, con possibilità di incidenza nella superficie, ponendosi come emblematiche sequenze iconiche. Emerge poi il legno, che diverrà prevalente, funzionale come materia che conforma rilievi e dimensioni, a cui si associano in diversa misura interventi pittorici. È nel corso degli anni ’60 che si orienta il suo indirizzo, eludendo il gioco delle citazioni e il prevalente affermarsi della cronaca del mondo, denunciata da oggetti significanti, per il sondaggio di un mondo oltre, rappresentato da oggetti espressivi nella loro essenziale, interrogativa costituzione di apparenza. Individua quindi nel tempo un proprio campo di ricerca per oggetti metafisici, a volte analogici alla realtà, concettuali nella loro forma evento.

Si ricordano, tra le mostre personali di Bruno Conte: 1961 Galleria Numero, Firenze.; 1965 New Vision Centre Gallery, Londra. (Testo di Nello Ponente); 1968 Galleria Cadario, Roma. (Testo di Nello Ponente); 1973 Internationale Kunstmesse, Galleria Schwarz, Basilea; Galleria Il Brandale, Savona. (Testo di Mirella Bentivoglio); 1974 Galleria E, Bolzano. (Testo di Cesare Vivaldi); 1976 Dal golangolo all'herboligneo, Galleria Etrusculudens, Roma. (Testo di Enrico Crispolti); 1977 Nodi neri, Studio Cavalieri, Bologna.; 1978 Pagine di scultura, Galleria Blu, Milano. (Testo di Enrico Crispolti); 1980 Cripture, Libreria Giulia, Roma; 1982 Una esplorazione separata, antologica Pinacoteca Civica, Macerata. (Testi di Enrico Crispolti, Manuela Crescentini, Maurizio Fagiolo, Luigi Fontanella); 1985 Galleria Nike, Milano. (Testo di Arturo Schwarz); 1987 Opere 1970 - 1986, Palazzo dei Diamanti, Ferrara. (Testo di Filiberto Menna); 1988 Vegetensioni, Galleria Il Vicolo, Genova. (Testi di Mario Lunetta, Gianni Toti); 1989 Opere anni '60, anni '80, Studio Durante, Roma. (Testo di Patrizia Ferri); 1990 Aspetti emersi, anni '70 - '80, Palazzo Ranghiasci, Gubbio. (Testo di Barbara Tosi); 1992 Michelangelo e Bruno Conte. Mostre Antologiche, Palazzo Ducale, Urbino. ( Catalogo Electa, testi di Luciano Caramel, Enrico Crispolti); 1995 Michelangelo e Bruno Conte. Mostre Antologiche, Galleria Niccoli, Parma; 1997 Galleria Rino Costa, Casale Monferrato. (Testo di Tiziana Conti); 2000 Galleria Kaze, Osaka, Istituto Italiano di Cultura, Vienna.; 2001 Presque des pages, Galerie Satellite, Parigi. (Testi di Carla Accardi, Paolo Guzzi); 2004 Apprensioni, Galleria Civica di Termoli. (Catalogo De Luca, testi di Enrico Crispolti, Daniela Fonti); 2007 Quasi pagine, Galleria Peccolo, Livorno (testo di Federico Sardella); 2008 Ricerca d’Arte, Roma (testo di Giuseppe Appella), 2010 Area 24 Art Gallery, Napoli.
Dal 1955 partecipa alle più importanti collettive sull’arte contemporanea.
Ha pubblicato i seguenti volumi: Spostamento verso il grigio - Un uno, La Nuova Foglio, Macerata 1972 – 1977; Anennodi, Scheiwiller, Milano 1980; Ambeuno - Monasterile - Racconti del più e del meno, Empirìa, Roma 1987 - 1995 - 2002. Signor Rongis - Impercezione, Campanotto, Udine 1991 – 2001; Traessere, Album Fermenti, Roma 1996; Estremade – Estremi – Egostanze, Anterem, Verona 1992 - 1998 - 2005.

Bruno Conte sarà presente all’inaugurazione e leggerà la poesia-preghiera scritta per il volumetto che le romane Edizioni della Cometa dedicano al presepe.

Inaugurazione: Sabato 11 dicembre 2010, alle ore 17:30

Ex Chiesa Madonna di Loreto- Castello Malatestiano
Piazza malatestiana 1 - Longiano FC
orari: da martedì a domenica e festivi 10-12 e 15-19

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