Nico Angiuli
Thomas Braida
Ludovico Bomben
Roberta Bernasconi
Claudio Bertelli
Stefano Bullo
Enrico Casagrande
Francesco Cagnin
T-Yong Chung
Roberto Cosi
Federico Covre
Fabio De Meo
Roberto De Pol
Nebojsa Despotovic
Roberto Fassone
Nina Fiocco
Niccolo' Morgan Gandolfi
Giovanni Giaretta
Teodoro Lupo
Emanuele Marcuccio
Federica Mason
Graziano Meneghin
Giorgio Micco
Nicole Moserle
Valerio Nicolai
Jacopo Trabona
Alberto Traverso
Nicola Turrini
Serena Vestrucci
Gloria Zanotti
Ra Di Martino
Anita Sieff
Angela Vettese
Caroline Corbetta
Carlo Di Raco
Andrea Viliani
Paolo Zani
Tra i 225 giovani artisti che hanno presentato le loro opere nella sede di Palazzetto Tito, la giuria ne ha selezionati ventinove (tra artisti singoli e gruppi) e 10 grafici per una mostra collettiva.
Ventinove giovani artisti e dieci grafici emergenti. Sono loro i protagonisti della 94esima Collettiva Giovani Artisti che dal prossimo 18 dicembre, fino al 23 gennaio 2011, esporranno le loro opere presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nella sua sede di Piazza San Marco.
Sono stati 225 i giovani che tra il 18 e il 20 di novembre 2010 si sono presentati con le loro opere nella sede di Palazzetto Tito della Fondazione Bevilacqua La Masa.
Tutti rispondono ai requisiti d'età, dai 18 ai 35 anni e hanno scelto di vivere nell'area del Triveneto pur provenendo da tutta Italia ed Europa. Hanno presentato 266 opere in totale tra video, fotografia, pittura, scultura e installazione. Da questa rosa sono stati selezionati 29 artisti o gruppi di artisti e 10 grafici.
La giuria che li ha scelti è stata composta da critici, giornalisti e galleristi di arte contemporanea: Angela Vettese, Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa; Caroline Corbetta, critico e curatrice indipendente; Carlo Di Raco, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia; Rä Di Martino e Anita Sieff, artiste; Andrea Viliani, Direttore della Fondazione Galleria Civica di Trento e Paolo Zani della Galleria Zero di Milano.
I sette giurati per due giorni hanno visionato opere e portfolio, per arrivare alla decisione finale di portare in mostra nelle sale della galleria di Piazza San Marco 39 partecipanti. Tra loro sei hanno vinto una borsa di studio o un premio.
I quattro premi della Fondazione Bevilacqua La Masa, di 1500 euro ciascuno, sono stati assegnati a Nico Angiuli, Thomas Braida, Nicolò Morgan Gandolfi e Serena Vestrucci.
Il premio della grafica, per un valore di 800 euro, è stato assegnato a Gloria Zanotti.
Il premio della Regione Veneto, per un valore di 1000 euro, è stato vinto invece da T-Yong Chung.
I nomi dei 29 artisti che esporranno in Galleria il prossimo 18 dicembre sono:
Nico Angiuli, Thomas Braida, Ludovico Bomben, Roberta Bernasconi, Claudio Bertelli, Stefano Bullo, Enrico Casagrande, Francesco Cagnin, T-Yong Chung, Roberto Cosi, Federico Covre, Fabio De Meo, Roberto De Pol, Nebojsa Despotovic, Roberto Fassone, Nina Fiocco, Niccolò Morgan Gandolfi, Giovanni Giaretta, Teodoro Lupo, Emanuele Marcuccio, Federica Mason, Graziano Meneghin, Giorgio Micco, Nicole Moserle, Valerio Nicolai, Jacopo Trabona, Alberto Traverso, Nicola Turrini, Serena Vestrucci.
E' stata una giovane grafica, Gloria Zanotti, a vincere il premio e ad avere così la possibilità di realizzare con la sua immagine la copertina del catalogo, l'invito e i manifesti della 94ma collettiva della BLM. Accanto alla sua proposta, in mostra verranno esposte anche quelle di Francesco Cagnin, Lia Cecchin, Valentina Ciarrapica, Silvia Ciaroni, Roberto Fassone, Rachele Maistrello, Sara Mognol e Daria Tommasi, Thomas Scalco,Talenti innati sprecati.
Da segnalare inoltre che a partire da venerdì 17 dicembre (inaugurazione ore 18.00), a Palazzetto Tito si terrà, contestualmente, la mostra dei borsisti della 93ma Collettiva Giovani Artisti: Martino Genchi, Riccardo Giacconi, Chiaralice Rizzi, Laura Lovatel e Federica Menin.
La 94esima Collettiva Giovani Artisti e la mostra dei Borsisti della 93ma Collettiva Giovani Artisti sono realizzate grazie al contributo della Fondazione Musei Civici di Venezia e della Regione Veneto.
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La pentola
La Collettiva è una mostra a open call su base territoriale. Per lungo tempo queste caratteristiche, ovvero essere aperta a chiunque desideri partecipare (fatti salvi dei limiti di età e di legame con l'area triveneta) sono state considerate limitative. Oggi possono invece dirsi di attualità, data la selettività dei sistemi attraverso cui un artista accede alla visibilità. Non si tratta solamente di esporre le proprie opere nella galleria di Piazza San Marco, ma anche di sottoporre a una giuria qualificata il proprio lavoro. Questa seconda possibilità viene offerta veramente a tutti, anche se solo un decimo di chi porta a visionare i propri lavori arriva poi alla mostra. Credo che un simile meccanismo, nato con i Salon del secolo XIX, sarebbe di nuovo adatto a ogni area geografica: solo in questa maniera si riesce infatti ad avere un vaglio della situazione artistica locale senza doversi fondare sul passaparola, sugli amici di amici, su sistemi di cooptazione.
Paradossalmente, proprio il fatto che la Collettiva della BLM sia una mostra a cui è possibile accedere senza invito, genera un certo tasso di aggressività tra coloro che non vengono selezionati o che, a priori, decidono di non provarci: la possibilità di essere esclusi pone sovente sulla difensiva. E' possibile che si cerchi di screditare la composizione e l'onestà medesima della scelta (ed è vero che gli errori di valutazione sono inevitabili e forse anche frequenti). Per questo motivo, negli anni, si è cercato di rendere la fase del giudizio sempre più precisa e fondata, chiedendo agli artisti di corredare le opere con spiegazioni scritte e orali, con portfoli, curriculum e ogni altro elemento potesse contribuire a spiegarle. Per parte sua, la giuria è implicitamente invitata a non seguire alcun trend particolare e a non cercare di trasformare in una mostra tematica o di tendenza ciò che invece deve restare lo specchio di un panorama aperto. Solamente nel caso ci fosse un gruppo coeso e assolutamente innovativo varrebbe la pena di sacrificargli altre voci, ed è difficile che accada: nella polifonia della cultura recente, gli stimoli differenti si riverberano in modi di operare molto lontani tra loro. Convivono una manualità ritrovata, pittura realista, procedure concettuali, fotografie poetiche o descrittive, sculture, immagini, video dietro a cui giace una regola operativa o una narrazione.
Ciò che in mostra è apparente confusione, dunque, segna un'apertura in cui nessun curatore vuole arrogarsi il ruolo di coautore. Le occasioni per vedere l'erba che cresce dal basso, da sola, senza che venga seminata e forzata, sono sempre più rare. Ed è prezioso per la BLM potere seguire poi i più promettenti tra i giovani con un prosieguo di premi in denaro, di mostre e assegnazione di atelier. Saranno altri, speriamo (ma già succede con frequenza confortante) a invitare nelle grandi mostre tematiche e in istituzioni internazionali chi è nato in questa piccola pentola.
Angela Vettese
Presidente Fondazione Bevilacqua La Masa
Immagine: Niccolò Morgan Gandolfi, Estratto da Estetica della Sopravvivenza. Rifugio N° 1, Parco naturale del Catinaccio, Scilliar, Alto Adige, ottobre 2010, 2010 stampa C-print da negativo, 90 x 110 cm
Ufficio Stampa:
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Tel. +39 041 5207797
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http://www.studiopesci.it
info@studiopesci.it
Inaugurazione: sabato 18 dicembre ore 12.00
Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza San Marco 71/c - Venezia
Orari: da mercoledì a domenica dalle 10.30 alle 17.30
lunedì e martedì chiuso
chiusura 25 dicembre 2010, 1 gennaio 2011
Ingresso gratuito