Andrea Francolino
Andy
Angelo Volpe
Fabrizio Braghieri
David Cesaria
Davide Mancosu
Fidia Falaschetti
Gianfranco Pulitano
Ivana Falconi
Paolo Schmidlin
Stefano Bolcato
Teresa Morelli
Cristina Stifanic
Flavio Lucchini
Francesco de Molfetta
Giordano Curreri
Hackatao
Antonio Sorrentino
Ivan Lardschneider
Florraine
Lorena Viale
Marco Lodol
Masi
Massimiliano Studioso
Max Papeschi
Michela Pedron
Marco Minotti
Silvio Monti
Chiara Todero
The Italian New Pop. Questa mostra collettiva nasce dal desiderio di comprendere quali sono le eredita' duchampiane e dada che si possono riscontrare nel Neopop italiano e dalla necessita' di dare una definizione ed una storicizzazione a questa realta' artistica.
A cura di Igor Zanti
Sua Eccellenza Giacomo Sanfelice di Monteforte, Ambasciatore d’Italia in India Giampaolo Cutillo, Console Generale d’Italia a Mumbai, Silvio Pentrella, Console Generale d’Italia a Calcutta, Angela Rezza, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi, sono lieti di presentare la mostra Dadaum POP a cura di Igor Zanti.
L'esposizione, promossa dal MAE - Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in India, il Consolato Generale d’Italia a Mumbai, il Consolato Generale d’Italia a Calcutta e l’Istituto di Cultura Italiano di New Delhi, è la prima significativa occasione per presentare sul palcoscenico internazionale, attraverso tre tappe che toccheranno le principali città del subcontinente indiano, la produzione di alcuni dei più interessanti artisti del panorama neopop italiano. In occasione della mostra sarà edito un catalogo ideato da Giordano Curreri, con testi di Igor Zanti, che riprende nello stile e nelle forme grafiche la tradizione delle riviste Dada.
Il progetto di allestimento sarà curato dall’architetto Thomas Pilati di cui si ricordano le collaborazioni in qualità di consulente per l’exhibit design per Manifesta 7, la Fondation Cartier di Parigi e la Biennale d’arte di Montreal. Dovendo pensare al più grande artista pop della storia dell’arte, tutti, dagli addetti ai lavori, alla casalinga amante delle soap opera, risponderebbero, senza ombra di dubbio: «Andy Wharol».
A pochissimi verrebbe in mente che il padre del Pop, e di conseguenza del Neopop, non è tanto da ricercare tra grattacieli newyorkesi, quanto nella campagna francese; si tratta infatti dell’uomo che è riuscito a creare un’opera d’arte prendendo un orinatoio, mettendolo a testa in giù, e intitolandolo Fountain. Quest’uomo, che è stato la figura di cesura e di svolta nel panorama della storia dell’arte del Novecento, risponde all’arcinoto nome di Marcel Duchamp.
L’azione di Duchamp è stata a tratti definita Dada, anche se tale definizione è limitativa poiché l’artista francese è, sotto tutti gli aspetti, il vero iniziatore di quella che noi chiamiamo arte contemporanea, è colui che permette di giudicare come un buon lavoro tanto il letto sfatto e vissuto della bad girl Tracey Emin, quanto le perfomance di Vito Acconci o le Brillo Box di Andy Wharol.
È inevitabile che anche la cultura neopop, questa onda anomala, questo tsunami -l’uso del termine tsunami non risulta improprio essendo il Neopop una tendenza artistica che trae le sue origini dall’Oriente e precisamente dal Giappone contemporaneo- sia figlio di Duchamp e del Dada.
Questa mostra nasce dal desiderio di comprendere quali sono le eredità duchampiane e dada che si possono riscontrare nel Neopop italiano e dalla necessità di dare una definizione ed una storicizzazione a questa realtà artistica.
Si è scelto di selezionare un gruppo di 27 artisti che lavorano con media differenti ma che toccano a 360 gradi tutti gli aspetti del Neopop. È proprio in questa poliedricità di modi di agire, in questa libertà di espressione sia tecnica che concettuale, nella possibilità di ibridazione di linguaggi differenti, di interazione tra cultura alta e cultura bassa, tra materiali nobili e materiali comuni, ma soprattutto, in questo dichiarato spirito di sperimentazione, a tratti anarchico, che risiede e si identifica il nucleo dell’eredità dada e duchampiana.
Il viaggio verso l’India, paese che presenta in molte sue manifestazioni estetiche una marcata accezione Pop, rappresenta per gli artisti coinvolti un metaforico ritorno alle origini, un viaggio a ritroso verso un continente, che, come si è detto, è stato la culla della cultura neopop.
Igor Zanti
Andrea Francolino – Andy – Angelo Volpe – Fabrizio Braghieri – David Cesaria – Davide Mancosu Fidia Falaschetti – Gianfranco Pulitano – Ivana Falconi – Paolo Schmidlin – Stefano Bolcato – Teresa Morelli – Cristina Stifanic – Flavio Lucchini – Francesco de Molfetta – Giordano Curreri – Hackatao (Sergio Scalet+Nadia Squarci) – Antonio Sorrentino – Ivan Lardschneider – Florraine (Lorena Viale) – Marco Lodola – Masi (Massimiliano Studioso) – Max Papeschi – Michela Pedron – Marco Minotti – Silvio Monti – Chiara Todero.
altre sedi:
Calcutta
4-18 Febbraio 2011
Opening reception - 4 febbraio 2011- 6 p.m.
Rabindranath Tagore Centre
9A, Ho Chi Minh Sarani
New Delhi
4-20 marzo 2011
Opening reception - 4 marzo 2011- 6 p.m.
Italian Cultural Centre
50-E Chandragupta Marg
Inaugurazione 7 gennaio ore 18
BMB Gallery
Queens Mansion (Ground Floor, G.T. Marg, Next to Cathedral (Middle) School - Mumbai
Lun-sab 11-19