Michele Bazzana
Paolo Bertocchi
Giuseppe Bombaci
Danilo Busia
Tiziano Carboni
Simone Cesarini
Marco Di Giovanni
Flavio Favelli
Francesco Finotti
Alessandra Gellini
Andrea Nacciarriti
Alessandra Pace
Adriano Persiani
Nicola Renzi
Simone Tosca
Alberto Zanchetta
Quindici artisti per quindici 'sculture''; saturazione dello spazio agibile, tutto a pavimento o a soffitto... costringere cioe' lo spettatore a un moto di inclinazione verso il basso e verso l'alto (mutuabile in un 'preludio alla rachide spezzata' piu' che allo sforzo della trazione psico-fisica del titolo). A cura di Alberto Zanchetta
artisti:
Michele Bazzana, Paolo Bertocchi, Giuseppe Bombaci, Danilo Busia, Tiziano Carboni, Simone Cesarini, Marco Di Giovanni, Flavio Favelli, Francesco Finotti, Alessandra Gellini, Andrea Nacciarriti, Alessandra Pace, Adriano Persiani, Nicola Renzi, Simone Tosca
a cura di:
Alberto Zanchetta
La premessa > In cerca di una (ri)definizione della scultura contemporanea in
stretta filiazione con i postumi duchampiani, le glosse in appendice al volume
''Art at the turn of Millenium'' [ed. Taschen] citano: Assemblage, immagini a tre
dimensioni composte da materiali diversi che, di solito, fanno parte della vita
quotidiana; Installazione, un’opera che inserisce lo spazio della mostra come
una componente estetica; Object Art, tutte le opere d’arte che contengono
oggetti o materiali già esistenti, oppure che sono interamente composte da essi;
Ready Made, è un articolo quotidiano che l’artista dichiara essere un’opera
d’arte ed esposto in quanto tale senza grandi alterazioni (genere a cui si
richiama anche l’arte di appropriazione). Alla cernita risponde però con
migliore intento l’affermazione di Gabriel Orozco: ''Prima di tutto sono un
‘ricevente’ poi sono un produttore. La scultura è questo, un ricevente''.
La mostra > Quindici artisti per quindici 'sculture'; saturazione dello spazio
agibile, tutto a pavimento o a soffitto... costringere cioè lo spettatore a un
moto di inclinazione verso il basso e verso l’alto (mutuabile in un 'preludio
alla rachide spezzata' più che allo sforzo della trazione psico-fisica del
titolo). Nessun basamento. Niente a parete; fatta magari eccezione per le
didascaliche targhette che introducono il lavoro degli artisti: tra cablaggi di
tubature lenticolari [Di Giovanni] e 'tane sociali', ovvero macchinari per la
conta al nascondino [Bazzana], animali in tassidermia dalla somatica
fumettistica [Persiani] incombono su albini - quanto parossistici - calchi
epidermici [Finotti]; tutt’intorno impraticabili oggetti d’arredo [Favelli;
Nacciarriti] sono disseminati da desueti 'mortai' appartenenti a una societÃ
ancora rurale [Carboni] a cui ascrivere sacche di iuta grezza [Bombaci],
manufatti in feltro [Pace; Bertocchi] o prodotti vascolari 'elasticizzati'
[Renzi]. Tracciati matematici, con attinenza alla topografia astrale [Gellini],
e 'oggetti estetici' - in forma di profilati ipercromatici [Tosca], altresì di
paradossali plastici architettonici [Cesarini] - completeranno la fatica
dell’homo faber scemando in un largo 'sorriso', da 36 denti... a oltranza
[Busia].
inaugurazione:
giovedì 24 ottobre 2002 ore 21
periodo:
dal 25 al 31 ottobre dalle ore 18 alle ore 19,30
(dal 4 al 9 novembre su appuntamento)
sede espositiva:
interno&dumdum via santa maria maggiore 4 40121 bologna