Fabbrica Eos
Milano
piazza Baiamonti, 2
02 6596532 FAX
WEB
Ruggero Rosfer e Shaokun
dal 19/1/2011 al 18/2/2011
mart-sab 10-13 e 16-19

Segnalato da

Roberta Villari




 
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19/1/2011

Ruggero Rosfer e Shaokun

Fabbrica Eos, Milano

Face-Off No Land. La collaborazione tra la giovane artista cinese e il fotografo italiano ha dato vita a 9 opere che denunciano la chiusura del governo cinese verso il mondo occidentale: la censura di facebook, l'espropriazione delle terre a favore delle speculazioni edilizie, l'impossibilita' di opporsi intellettualmente all'azione di controllo del governo. Esposte inoltre 25 fotografie e 6 dipinti di Shaokun.


comunicato stampa

a cura di Denis Curti

Oriente e Occidente si incontrano e si fondono nell’arte di Ruggero Rosfer e Shaokun che, unendo le loro esperienze artistiche creano un forte legame tra fotografia e tecnica incisoria e pittorica.

Un’intensa collaborazione tra la giovane artista cinese e il fotografo italiano ha dato vita a opere in cui la visione occidentale della fotografia di Ruggero Rosfer si fonde e si combina perfettamente con quella della giovane artista cinese.

L’intervento incisorio viene realizzato da Shaokun in miniatura, sul fotocolor cm. 6x7 degli scatti. Le immagini, scansionate e stampate, svelano la sovrapposizione e il risultato alimenta visioni che interpretano un contesto culturale contemporaneo ricco di contraddizioni, dove passato e presente continuano a intersecarsi.

Il nuovo progetto della coppia artistica si compone di nove opere che denunciano la chiusura del governo cinese verso il mondo occidentale: la censura di facebook, l’espropriazione delle terre a favore delle speculazioni edilizie, l’impossibilità di opporsi intellettualmente all’azione di controllo del governo.

Il dittico New 87 Angels ispirato ad un famoso dipinto realizzato durante la dinastia Tang, periodo in cui la Cina ebbe un momento di grande sviluppo culturale che vide l’integrazione di diverse culture, esprime l’adorazione dei cinesi verso il mondo occidentale, la tendenza ad emularne lo stile di vita, evidenziando in realtà una debolezza culturale che fa riflettere su come la politica non sia ancora così “aperta”. L’utilizzo del tratto per vestire i corpi nudi, simboleggia una nuova vestizione della Cina, su corpi culturalmente ancora troppo legati al passato

Con il trittico Face-off gli artisti denunciano l’attuale censura di Facebook e la conseguente difficoltà nell’accettare l’utilizzo dei social network che dovrebbero essere strumenti di comunicazione globale, senza barriere: un inno alla libertà e alla nuova Cina che è ancora per molti aspetti debole.

I due diversi dittici No Land, dove il viso e il corpo di Shaokun affiorano rispettivamente dal riso e dalla sabbia, denunciano da un lato l’azione di espropriazione di terreni e abitazioni ai fini di speculazione edilizia, mascherata da motivazioni di pubblico interesse, e dall’altro l’azione di controllo esercitata dal governo cinese sull’arte e sugli artisti.

In mostra circa 25 opere fotografiche e 6 lavori pittorici di Shaokun.

Inaugurazione 20 gennaio ore 18.30

Fabbrica Eos
piazza Baiamonti, 2 - Milano
Orario: mart-sab 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Ingresso libero

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