Della stessa materia dei sogni. L'artista pone la sua attenzione sui sogni esplorandone il significato filosofico ed emotivo. Fotografie parlanti, immagini stranianti e sospese di singole persone, che raccontano un sogno ad occhi chiusi.
testo critico di Claudio Marra
La Galleria Claudio Bottello Contemporary presenta la mostra dal titolo “Della stessa materia dei sogni” di Simone Martinetto, accompagnata dal testo critico di Claudio Marra, dal 20 gennaio al 5 marzo 2011.
In occasione della sua seconda personale in galleria (la prima risale al 2008 con “I fili del tempo”, a cura di Francesco Poli), l’artista pone la sua attenzione sui sogni esplorandone il significato filosofico ed emotivo. Nasce così il lavoro “Della stessa materia dei sogni” fatto di “fotografie parlanti”, immagini stranianti e sospese di singole persone, da cui fuoriesce la loro voce che racconta un sogno ad occhi chiusi. La poesia che ne traspare diventa unica e trasporta lo spettatore in un viaggio onirico.
Come sottolinea Claudio Marra nel suo testo critico: “Alla frenesia dello scatto ed al surplus delle immagini, Martinetto preferisce opporre un andamento lento e misurato, fatto di scavo e di meditato approfondimento concettuale più che di una pura espansione orizzontale”. Il lavoro presentato nella Galleria Claudio Bottello Contemporary è stato come una sfida per l’artista: evocare i sogni usando la fotografia, strumento che a prima vista può sembrare troppo realistico per trattare qualcosa di così intangibile come i sogni. A ben guardare, però, la fotografia si può rivelare uno straordinario strumento di fantasia e d’immaginazione, se si impara ad accettare gli spazi e i tempi al di fuori dell’inquadratura. Alle immagini si aggiungono i suoni e i timbri delle voci, che “Sono ricordi di sogni. E le fotografie possono, talvolta casualmente, raggiungere quel punto fragile e magico dove il passato e il futuro si incontrano, si salutano e si mescolano. Possono diventare della stessa materia dei sogni, pure associazioni intuitive e libere, libere e intuitive come la parte più profonda di noi stessi”.
Una delle opere della serie “Della stessa materia dei sogni” sarà esposta dal 26 gennaio 2011, al Patricia & Pilliph Frost Art Museum di Miami, in Florida, nella mostra dal titolo, “Gran Torino: Italian Contemporary Art”, curata da Paolo Facelli e Francesco Poli. La mostra è il risultato di una collaborazione che l’Associazione NEKS ha avviato con gallerie di primo piano attive nella città di Miami, allo scopo di offrire visibilità negli Stati Uniti, ad alcuni tra i più importanti artisti italiani e, viceversa, far conoscere e diffondere in Piemonte il talento di alcuni artisti americani.
Simone Martinetto è nato a Torino nel 1980. Si divide tra la realizzazione di lavori personali e l'attività di fotografo di scena per il cinema. Molti dei suoi lavori sono stati pubblicati sui principali periodici italiani ed ha esposto le sue opere in circa 40 mostre, tra collettive e personali, in Italia e all'estero. E' rappresentato dalla galleria Claudio Bottello Contemporary di Torino.
“Senza la memoria” (2004) è il suo lavoro più conosciuto, con il quale ha vinto alcuni dei più importanti premi nazionali e “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo, con Alba Rohrwacher, Isabella Rossellini e Luca Marinelli è uno dei film che ha seguito di recente come fotografo di scena.
http://www.simonemartinetto.com
Immagine: dittico della serie 'Della stessa materia dei sogni'
Ufficio stampa
Paola Varallo 3470883394 paolavarallo@gmail.com
Inaugurazione: giovedì 20 gennaio 2011, ore 18
Claudio Bottello Contemporary
via Bogino, 17H - Torino
Orario: lun-ven 10.30-12.30 e 15-19