Arte e storia a Milano. Dall'opera di Azuma all'Altare d'oro di Vuolvinio in Sant'Ambrogio
Philippe Daverio e la storica dell'arte Elda Cerchiari ripercorreranno - per il ciclo di incontri Dialoghi con la Citta' di Italia Nostra dedicati al tema della memoria - quelle fasi artistiche di Milano che meglio sottolineano il ruolo di mediatrice che la capitale lombarda ha assunto fin dalle sue origini tra arti e culture di diversa provenienza dimostrando grandi capacita' di apertura e sintesi. Daverio, prendendo spunto da un'intervista realizzata con lo scultore giapponese Azuma, illustrera' come l'esperienza nipponica abbia saputo integrarsi con quella occidentale grazie a Marino Marini e a Brera e come la sua teoria degli opposti in scultura abbia influenzato i 'tagli' e 'buchi' di Fontana. Numerosi sono gli esempi di opere realizzate in territorio lombardo da artisti di provenienza diversa: dal veneziano Gianbattista Tiepolo, che ha realizzato a Palazzo Clerici l'affresco con il Carro del Sole, a Leonardo da Vinci la cui opera piu' importante, il Cenacolo, si trova nella Basilica di Santa Maria delle Grazie. Cosi' si citera' il movimento pittorico del Divisionismo, nato da un confronto tra l'interpretazione francese e quella lombarda, per arrivare poi all'Altare d'oro che Vuolvinio realizzo' in eta' carolingia (IX secolo) per la Basilica di Sant'Ambrogio, dove sono ben distinguibili gli influssi delle varie culture europee del tempo. (Ingresso euro 10, libero per gli studenti)