La mostra e' parte di una trilogia sulla possibilita' dello sguardo di farsi promotore di metafore e significazioni, una rassegna che ruota intorno ad una serie di "equivoci" del medium fotografico. Installazini e fotografie dedicate al buio di azt, Paola Mattioli, Sabrina Muzi, Marco Paganini.
Un progetto ideato e curato da Matteo Bergamini/ FAC FronteArteContemporanea
Seconda puntata della rassegna OMBRAPENOMBRABUIO, già patrocinata da AMACI
(Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) e inserita nel circuito di eventi OFF di ArteFiera.
OMBRAPENOMBRABUIO è una trilogia sulla possibilità dello sguardo di farsi promotore
di metafore e significazioni, è una rassegna che ruota intorno ad una serie di “equivoci” del
medium fotografico che fisicizzano una serie di narrazioni sulla possibilità di “vedere” non
solo una serie di immagini ma la costituzione di un universo di rimandi.
Una rassegna che è un gioco di specchi, dove le condizioni per una corretta visione sono
spesso determinate, come accadeva esattamente in camera oscura, dal negativo, dalla
parte oscura di un soggetto che, frequentemente, si mostra in maniera diametralmente
opposta rispetto ad una condizione predeterminata.
Il buio è forse la condizione più particolare del vedere.
Dopo la sovraesposizione, dopo il “tutto esposto” forse, per l’arte, è necessario fare un
passo indietro e rientrare nel buio. Un buio non inteso come oblio, segregazione o
abiezione ma come condizione per un’estetica decisamente più raffinata, per un pensiero
intorno all’opera e alla poetica più attento e in grado di convergere su diversi fronti
allontanandosi da una superficie impermeabile all’immaginazione.
Guardare un mondo “buio” è determinare una serie ampliata di possibilità percettive.
Entrano in gioco i restanti sensi che vengono mantenuti sulla soglia di uno stato d’allerta
costante, senza mai poter abbassare la guardia.
Le immagini di Buio, in senso metaforico, appartengono esattamente a questa
dimensione; da un lato la frantumazione di un mondo che, al nero, perde ogni sua
possibilità di esistere, sull’altro versante, una serie di mondi che nel “nero” trovano la loro
dimensione d’esistenza privilegiata.
Una serie di incontri nella scia di tenebra che lascia il fuoco nelle immagini scattate da
Paola Mattioli, nel mistero che accompagna la vita di un complemento fuori dal suo habitat
naturale nelle fotografie di Sabrina Muzi, nell’incontro con quel che rimane del “notturno”
dell’uomo e in una serie di “passi” nel buio, nell’idea che sia molto pericoloso fare mosse
false, rispettivamente nella serie di azt e nell’installazione di Marco Paganini.
Paradossalmente un’esposizione dallo sguardo ampliato, incurante della cenere che
potrebbe da un momento all’altro infilarsi negli occhi, pronta a dover guardare a terra
l’istinto, implacabile nel documentare un abbandono o ponendosi in una zona satura di
fragilità, terreno minato dell’arte.
Prossime esposizioni:
BUIO - 27 Gennaio/ 28 Febbraio 2011
PENOMBRA - 17 Marzo/ 15 Aprile 2011
Presentazione Catalogo Generale: 17 Marzo 2011
Inaugurazione Giovedì 27 Gennaio 2011 dalle ore 18.30
In occasione della Notte Bianca dell’Arte, Sabato 29 Gennaio, apertura fino alle ore 24.00
Venerdì 28 e Domenica 30 Gennaio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00
Studio Art 74
via Masia, 12/B - Bologna
Da lunedi a venerdi telefonare
Ingresso libero