Percorsi nella pittura italiana dal XV al XVIII secolo. La mostra mira a evidenziare episodi significativi e talora poco noti della produzione artistica italiana attraverso opere scelte in base a un rigoroso criterio di qualita'.
Percorsi nella pittura italiana dal XV al XVIII secolo
Con la mostra di quest'anno la Galleria Fondantico taglia il traguardo dei
dieci anni di attività , che l'hanno vista progressivamente affermarsi in
ambito internazionale come una delle più serie e impegnate nel campo del
dipinto antico.
L'esposizione di quest'anno intende suggellare tale appuntamento del con un
avvenimento di grande risonanza. Intitolata 'Percorsi nella pittura italiana
dal XV al XVIII secolo', mira a evidenziare episodi significativi e talora
poco noti della produzione artistica italiana attraverso opere scelte in
base a un rigoroso criterio di qualità .
Pur mantenendo un'attenzione prioritaria per la pittura emiliana, che ne ha
finora qualificato l'attività in campo internazionale, la Galleria proporrÃ
quest'anno alcuni importanti dipinti di altri centri italiani, tra i quali
spicca un'importante Adorazione dei pastori del veronese Alessandro Turchi
detto l'Orbetto.
Quanto ai dipinti emiliani, carattere di eccezionalità rappresenta la tavola
con la Prova della vestale Tuccia, appartenuta a una serie con eroine
dell'antichità , in cui il bolognese Jacopo Ripanda, un artista che
incontrerà grande fortuna a Roma, esibisce la propria deferenza ai modi di
Lorenzo Costa, dimostrandosi già informato sulla cultura di gusto antiquario
in voga nell'Italia centrale. Il dipinto, recuperato sul mercato
internazionale, costituisce un'importante aggiunta alle nostre conoscenze
sul primo Cinquecento bolognese. Da segnalare poi un'altra tavola, opera del
ferrarese Garofalo, raffigurante L'adorazione dei magi, mentre il Manierismo
bolognese è illustrato da un'Annunciazione su tela di Lorenzo Sabbatini. Le
varie declinazioni in area emiliana del naturalismo secentesco sono
rappresentate tra l'altro da una scintillante Deposizione su rame del
ferrarese Scarsellino e da un fragrante San Giovanni Battista, opera del
reggiano Luca Ferrari.
L'attenzione alla diversificazione dei generi, costante nelle ultime mostre
di Fondantico, consentirà quest'anno di ammirare una coppia di Composizioni
floreali della vicentina Margherita Caffi e una scelta di paesaggi (Giuseppe
Zola, Bernardino Minozzi), che illustrano alcuni momenti salienti della
vicenda di questa tipologia in area emiliana.
Per festeggiare il significativo traguardo raggiunto, la mostra darà poi
spazio a una scelta dei più importanti dipinti presentati negli anni scorsi.
In tutti questi anni la Galleria Fondantico si è qualificata anche per il
carattere rigorosamente scientifico dei suoi cataloghi, nell'intento di
fornire non solo la massima garanzia di autenticità ai propri clienti ma
anche strumenti di studio e di valorizzazione del patrimonio artistico
locale a quanti apprezzano questo settore. Come di consueto, il catalogo
sarà dunque curato dal prof. Daniele Benati e si avvarrà del contributo dei
più qualificati specialisti.
Ufficio stampa Studio Pesci, tel:051-269267, fax:051-2960748, email:
info@studiopesci.it http://www.studiopesci.it
VERNICE PER LA STAMPA:
sabato 26 ottobre 2002 ore 11.30
INAUGURAZIONE:
sabato 26 ottobre 2002 ore 17.00
ORARIO:
ore 10.00 - 12.30; 16.00 - 19.30; chiuso giovedì pomeriggio e domenica
Ingresso gratuito
CURATRICE:
Tiziana Sassoli
CATALOGO:
a cura di Daniele Benati
Ediz. Grafiche Zanini - Bologna.
RESTAURI:
Mirella Simonetti
Immagine: Alessandro Turchi, detto l'Orbetto (Verona 1578-Roma 1649)
L'Adorazione dei Pastori, olio su tela, cm. 101 x 86
Galleria Fondantico
Bologna, Galleria Cavour 2a