Caprichosa sinestesia. L'artista usa un'ampia varieta' di colori e crea effetti cromatici contrastanti di grande forza espressiva. Gli ultimi lavori si distinguono per l'impatto istantaneo di colori e materia sulla tela.
Adriana Mignini è nata nel 1980 a Buenos Aires. Vive a Villa Crespo, quartiere culturale e bohemien di Buenos Aires. Si è formata artisticamente presso il centro culturale Enrique Santos Discépolo a Morón ed ha poi perfezionato e ampliato le sue conoscenze tecniche al IMPA ciudad cultural grazie agli insegnamenti di Bettina Portolesi.
A partire dal 2005 ha partecipato a diverse mostre e concorsi e alcune delle sue opere sono entrate a far parte di collezioni private dell' Argentina, degli Stati Uniti e dell'Europa. Nel suo percorso artistico si possono distinguere due principali periodi: il periodo iniziale caratterizzato da ritratti naïve e il periodo della Sinestesia abstraction. Il passaggio da queste due forme d'espressione è stato spontaneamente determinato da esperienze effettuate dalla giovane artista come la fotografia e lo studio e la collaborazione con altri artisti.
Usa una ampia varietà di colori e crea effetti cromatici contrastanti di grande forza espressiva e gli ultimi lavori possono essere descritti con un impatto istantaneo di colori e materia sulla tela. La sua espressione è influenzata dalla musica, dal contrasto tra amore/odio, dall'arte di Vincent van Gogh, Odilon Redon e Amedeo Modigliani. (Rosana Sotomayor, Professore di Storia dell'arte dell'America latina e Pablo Yapura, Art Designer)
Inaugurazione 31 gennaio ore 18
Zoe
via dei Renai, 13 - Firenze
Ora: 8-02 tutti i giorni
Ingresso libero