Comet. L'artista spazia da soggetti d'invenzione che raccontano per immagini un mondo fantastico e surreale (I Malocchiosauri 1995) a temi suggeriti dall'osservazione di fenomeni naturali e scientifici che sollecitano di volta in volta il suo interesse.
La ricerca di Stefania Puntaroli spazia da soggetti d’invenzione che raccontano per immagini un mondo fantastico e surreale (I Malocchiosauri 1995) a temi suggeriti dall’osservazione di fenomeni naturali e scientifici che sollecitano di volta in volta il suo interesse , sperimentando tecniche e materiali diversi in un’interrogazione costante dei vari linguaggi espressivi . Grazie ad un segno grafico raffinato ed elegante maturato nella lunga pratica dell’ incisione e del disegno, Stefania ritaglia dettagli, i tratti minimi che rendono ogni oggetto unico e irripetibile: del 2007 è la serie Changing eyes, dipinti a olio su piccole tavole di legno, in cui esamina una quantità incredibile di varianti della pupilla dei gatti e delle rane che da fessura si dilata come una sfera che invade l’intero globo oculare. La pratica artistica nasce quindi come strumento di indagine che le permette di circoscrivere ciò che suscita la sua curiosità sottoponendo il particolare ad una molteplice sperimentazione ritrovando nel fare il proprio tempo e il proprio sguardo interiore.
L’interesse per gli aspetti insoliti dei fenomeni l’ha condotta ad esplorare la multiforme vita brulicante nel buio delle profondità oceaniche nella serie Fauna abissale e da speleologa si è calata nelle grotte per studiare i grafiti rupestri poi rielaborati nella serie Archetypa del 2008 con segni forti e sintetici in una ricerca interrogativa e inquieta scesa fino alle radici dell’essere . Oltre alla grafica l’artista ha sempre manifestato una forte attrazione per il colore sperimentato sopra supporti diversi nelle varie tecniche del pastello, della tempera, della pittura ad olio, dell’affresco, delle chine, delle plastiche, come pigmento-materia interagente con la luce e carico di splendore. Oggi nella mostra Comet l’artista presenta tavolette di vario formato ricoperte di resina: sotto una superficie lucida specchiante le polveri dei colori cadute liberamente come una pioggia di meteoriti si scontrano nell’esplosione cromatica liberando energia pura; a volte frammenti di foglia d’oro o d’argento creano scie luminose nella notte siderale, altre volte i pigmenti stratificati sui supporti , precedentemente disegnati e incisi , restituiscono l’effetto della formazione di rocce e di minerali con inclusioni organiche, o di nebulose , agglomerati di materia interstellare sospesi nel cielo . Nelle opere presentate in mostra ogni autorialità scompare per lasciare spazio alla casualità e a una ricerca più impersonale , eliminando dall’opera il racconto che invece è presente nella serie del 2008 Amor Vacui, dove piccole figure di plastica bianca galleggiano come argonauti abbandonati nello spazio infinito, fatto di tempera, di fili, di pigmenti, ricoperti di resina.
(Paola Ballerini)
Inaugurazione 6 febbraio ore 17
Lo Spazio di Via dell'Ospizio
via dell'Ospizio, 26-28 - Pistoia
Lun-dom ore 9.30-13 e 16-20, chiuso lunedi e domenica mattina
Ingresso libero