Scatti di luce. La monografica costituisce la mostra-premio che l'artista ha vinto partecipando al Premio Internazionale d'Arte Citta' di Bozzolo.
La galleria “Errepi Arte” di Mantova accoglie nei suoi spazi il vincitore dell’edizione 2010 del prestigioso Premio Maccagno: Maurizio Galimberti, giovane artista comasco.
Come è noto il Premio Maccagno si svolge annualmente presso il Civico Museo Parisi Valle,in sinergia con il “Premio di Pittura Città di Nova Milanese. Rassegna Internazionale Giovanni Segantini e Bice Bugatti” (Milano); il “Premio Nazionale Rinaldo ed Ermenegildo Agazzi” di Mapello (Bergamo); “Premio Biennale di Pittura Luigi Brambati” di Castiglione d’Adda (Lodi); “Premio Morlotti” di Imbersago (Lecco) e con il “Premio Internazionale d’Arte Città di Bozzolo – Biennale Don Primo Mazzolari” di Bozzolo (Mn). Da regolamento al vincitore viene dedicata una mostra personale allestita in una galleria d’arte in Lombardia. Per questa edizione la galleria partecipe del progetto istituzionale è la “Errepi Arte” che, negli spazi mantovani di via Accademia 17, ospita la mostra monografica “Scatti di luce”, documentata in ampio catalogo a colori con testo di Claudio Rizzi, edito per l’occasione da Silvia Editrice.
È lo stesso Rizzi che nella prefazione accompagna alla scoperta del lavoro di Galimberti: “Agli antipodi, l’incombenza espressiva della figura e il silenzio assordante di paesaggi nella sospensione dell’attesa. Enigmatici in coerenza, i due temi portanti della pittura di Maurizio Galimberti suscitano quesiti e sollecitano risposte. La figura, spesso focalizzata nel volto, si propone nell’immediatezza frontale di un dialogo intimo, confessione o monito, rivolto all’interlocutore che, inevitabilmente chiamato in causa, dovrà attribuire identità e motivo di presenza all’immagine antistante. Eppure, nonostante l’intensità espressiva del soggetto e l’urgenza dell’apparizione, non riserva mai la sensazione del disagio e il percorso di colloquio risulta spontaneo, anzi gradito e naturalmente indotto. Figure femminili che palesano un sentimento profondo, forse antico segreto, forse saggezza o veggenza di futuro, come scrigno di custodia o proprietà sofferta. Immagini d’inconscio capaci di evocare intime memorie o brani di leggenda, patrimonio collettivo disseminato nelle pagine di vita”.
E ancora: “Ne sono tangibile testimonianza alcune soluzioni formali, oggi in sintesi mentre un tempo si dilatavano negli elementi compositivi, quasi rapide scaglie di luce, barlumi fiammeggianti a simboleggiare concetti superiori e universali quali fede, speranza, intelligenza, amore. Anche i segni che solcano l’immagine come tagli voluti nella pittura sono recupero dei graffi nelle vecchie lastre fotografiche, impronta del tempo e sedimento della memoria che nel patrimonio esistenziale sono appartenenza comune. I rapidi scatti di luce, improvvisa accensione di bagliore, compaiono anche nei paesaggi di Galimberti, mantenendo inalterato il proprio senso e indicando, negli intenti dell’autore, l’esistenza d’altro al di là della distesa di spazio silente che pervade il quadro”.
La mostra è patrocinata dal Comune di Maccagno (Varese) e dal Museo Civico Parisi Valle di Maccagno.
Presentazione a cura di Paola Artoni e Claudio Rizzi
Brochure in galleria e catalogo Ad Acta
Inaugurazione Sabato 5 febbraio 2011 ore 18
Errepi Arte
Via Accademia, n. 17 - 46100 Mantova
Dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30
Sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00
E su appuntamento: cel. 347-2638068