Tempo e Controtempo. La violenza, la ferita, l'immagine della donna e il suo adeguarsi e modellarsi attraverso il contesto fisico e sociale sono i temi da sempre al centro della riflessione dell'artista. La mostra si sofferma sulla produzione degli ultimi 20 anni in un percorso sganciato da ogni griglia cronologica. Ne scaturisce cosi' uno sguardo piu' ampio sull'intera creazione artistica di Export. In mostra diverse opere fotografiche dalle famose serie anni '70 come le storiche 'Aktionshose: Genitalpanik', grandi installazioni, video scioccanti sulle esecuzioni capitali in Cina e sugli attacchi militari nella guerra in Iraq, sculture e diversi disegni.
a cura di Angelika Nollert
Una mostra del Belvedere, Vienna e del Lentos Kunstmuseum Linz
La presentazione a Bolzano è a cura di VALIE EXPORT e Letizia Ragaglia
L’artista VALIE EXPORT apre con un’ampia personale il programma mostre 2011 a Museion. Prosegue così il percorso espositivo delineato nel 2010, con uno sguardo rivolto alla produzione artistica femminile e al linguaggio della scultura in senso allargato.
La violenza, la ferita, l’immagine della donna e il suo adeguarsi e modellarsi attraverso il contesto fisico e sociale: tutti temi di grande attualità, da sempre al centro della riflessione di VALIE EXPORT, al secolo Waltraud Höllinger (Linz, 1940). L’artista, che nel 1967 ha rinunciato al proprio nome per assumere una nuova identità ispirata al pacchetto delle famose sigarette austriache Smart Export, ha realizzato, in più di quattro decenni di attività, una vasta e omogenea produzione. Con un linguaggio formale innovativo e contenuti sempre attuali, VALIE EXPORT si è espressa con performance, azioni, fotografie, film, expanded cinema, sculture, testi e installazioni. Le sue opere giovanili dal forte impegno femminista – per cui fu osannata e aspramente criticata al contempo - come le provocatorie performance Tapp und Tastkino (letteralmente cinema da tastare e da palpare) e le Aktionshose: Genitalpanik (Pantaloni d’azione: panico genitale), sono diventate da tempo vere e proprie icone della storia dell’arte.
La mostra a Museion si sofferma sulla produzione degli ultimi 20 anni e abbraccia anche lavori meno conosciuti dell’artista. Il percorso è sganciato da ogni griglia cronologica: in una prospettiva di “controtempo”, le opere suggeriscono temi legati a lavori precedenti attraverso una parentela formale o perché ne rappresentano una prosecuzione ideale. Ne scaturisce così uno sguardo più ampio sull’intera creazione artistica di VALIE EXPORT.
Die Macht der Sprache (Il potere del linguaggio) 2002, è la videoinstallazione con cui si apre l’esposizione al pianoterra di Museion. Il lavoro si interroga sull’origine della voce e sui meccanismi messi in moto dal corpo per produrre suoni e parole. Sei monitor collegati in serie mostrano la glottide di un uomo che si apre e si richiude mentre pronuncia la frase: “Die Macht der Sprache bemisst sich nach der Spur, die sie hinterlässt, noch lange nach dem Schweigen.” (La potenza del linguaggio si misura sulla base della traccia che lascia anche molto dopo la sua scomparsa). Il lavoro si ispira ad un appello per la lotta contro il terrorismo lanciato da George W. Bush dopo l’11 settembre 2001: i discorsi sono terminati, ma rimangono la violenza e la paura evocate, tra gli altri, anche da Bush stesso.
La mostra prosegue con diverse opere fotografiche: dalla serie delle Körperkonfigurationen (Configurazioni del corpo) 1972 della Collezione Museion alle ormai storiche Aktionshose: Genitalpanik (Pantaloni d’azione: panico genitale) 1968. Le immagini ritraggono l’artista durante un’azione al cinema comunale di Monaco con una grande apertura sul cavallo dei jeans che ne mette in mostra il sesso.
Al pianoterra del museo trovano spazio anche grandi installazioni quali Nadel (ago) 1996/1997 e Kalashnikov 2007, una torre di 109 fucili automatici che poggiano su una vasca di zinco piena d’olio esausto. Dei video scioccanti sulle esecuzioni capitali in Cina e attacchi militari nella guerra in Iraq completano l’opera. L’intensità e l’effetto shock dei filmati viene acuito dall’odore dell’olio, nella cui fluidità si specchiano minacciosamente le armi. Il lavoro è una metafora sulla disponibilità, l’impiego e la diffusione di armi e materie prime, così come delle immagini reperibili da internet; sulle armi poggia il traffico illegale, il petrolio è al centro di guerre d’interesse, internet è il nuovo media spesso manipolato, portatore di messaggi terroristici.
Il percorso continua al quarto piano di Museion con fotografie, sculture, diversi disegni e grandi installazioni come Die un –endliche /-ähnliche Melodie der Stränge (In-finita/-eguale melodia delle corde) 1998: su 45 monitor appare l’immagine di un frammento di una macchina da cucire in azione. Ne scaturisce una metafora della monotonia infinita e dell’ineluttabilità di un lavoro eseguito prevalentemente dalle donne dall’inizio dell’industrializzazione. La sala espositiva si trasforma in capannone; il rumore ritmico della macchina da cucire e la punta dell’ago ingrandita comunicano una sensazione di aggressione e di minaccia.
L’esposizione è accompagnata da un video program incentrato sui video realizzati da VALIE EXPORT negli anni ’70. In occasione del finissage (28 aprile) serata di Expandend Cinema con l’artista.
VALIE EXPORT nata a Linz, vive e lavora a Vienna. È considerata una delle pioniere più significative dell’arte mediale, di performance e cinema concettuali. Dal 1968 presenta i propri lavori in mostre e presentazioni personali come anche in mostre d’arte internazionali tra le quali la Biennale di Venezia, ars electronica (Linz), Institute of Contemporary Art (Londra), MUMOK (Vienna), Shanghai Art Museum (Shanghai), Palais des Beaux-Arts (Bruxelles), Metropolitan Museum of Art (Seoul), Metropolitan Museum of Art (New York), Tate Modern (Londra), Centre Georges Pompidou (Parigi), documenta (Kassel), Generali Foundation (Vienna), Stedelijk Museum (Amsterdam), MoCA (Los Angeles), P.S.1 Contemporary Art Center (New York) e The Museum of Modern Art (New York). VALIE EXPORT ha pubblicato testi teorici e insegnato in diverse Università. Ha partecipato a numerosi festival del cinema e video, come ad esempio all’International London Filmfestival, Filmex (Los Angeles), Internationale Filmfestspiele.
Tempo e Controtempo è una mostra del Belvedere, Vienna e del Lentos Kunstmuseum Linz. A cura di Angelika Nollert. La presentazione a Bolzano è a cura di VALIE EXPORT e Letizia Ragaglia.
Catalogo della mostra VALIE EXPORT Zeit und Gegenzeit – Time and Countertime. A cura di Agnes Husslein-Arco, Angelika Nollert e Stella Rollig, edizione tedesca e inglese, 272 pp. Allegato con traduzione italiana dei testi. Editore Verlag der Buchhandlung Walther König, Köln, 2010/2011.
Sono partner istituzionali di Museion la Provincia Autonoma di Bolzano, Alto Adige, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e i MUSEION Partner.
Ogni giovedì dal 24 febbraio al 21 aprile alle ore 19.00 proiezione di video dell’artista, Museion, sala proiezioni. Ingresso libero. Giovedì 28 aprile in occasione del finissage, serata di Expandend Cinema con l’artista.
Ufficio stampa Museion
press@museion.unibz.it
Caterina Longo t. +39 0471 223428
Immagine: Valie Export, Aufprägung II, 1972
Collezione Museion. Foto: Augustin Ochsenreiter
Inaugurazione: venerdì 18 febbraio, ore 19.
L’artista sarà presente
Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
via Dante, 6 - Bolzano
Orari mostra: da martedì a domenica 10.00-18.00, giovedì 10.00-22.00. Ingresso libero dalle 17.00 alle 22.00 e visita guidata gratuita alle 19.00. Lunedì chiuso.
Ingresso mostra: intero 6,00 €, ridotto 3,50 € (studenti, over 60; museumscard, tourist card, FAI)
Ingresso libero a MUSEION: giovedì dalle ore 17.00 alle 22.00 con visita guidata gratuita alle ore 19.00.
Libero accesso al pianoterra del museo.