L'immagine della donna nella societa' della donna-immagine. Vitalita', prosperita' e una calda luce solare emanano dalle fotografie di Roman. Un rigoroso bianco e nero e un totale annullamento prospettico, caratterizzano invece le fotografie di Arisu.
L’immagine della donna nella società della donna-immagine. Una tematica sempre attuale e delicata che offre un campo di confronto per l’opera di due giovani fotografi dallo stile opposto. Le fotografie di Alice Arisu e di Gianluigi Roman, scattate all’interno dello stesso locale che ospita la mostra, sono in esposizione all’Union Club di via Moretto da Brescia 36 a Milano, dal 6 al 27 febbraio 2011.
I mezzi di comunicazione che saturano la nostra quotidianità perpetuano messaggi di mercificazione e di mortificazione del corpo femminile. È questo dato di fatto oggettivo e tristemente consolidato a costituire un punto d’incontro per la riflessione di due artisti che da sempre rivolgono la loro arte all’indagine dell’universo femminile. E delle sue espressioni (e distorsioni) iconografiche. Alice Arisu e Gianluigi Roman imbastiscono un vero e proprio duetto. I loro progetti fotografici si attraggono come succede solo ai proverbiali opposti, e il loro accostarsi violento genera l’energia di propagazione di univoco messaggio: la donna è oltre l’immagine.
È qualcosa che la pubblicità non è interessata a dire. Qualcosa che la televisione non riesce a trasmettere. È ciò che ogni forma d’arte, al contrario, dovrebbe riuscire a comunicare: l’apparenza è uno strumento dell’essere. L’incalcolabile molteplicità di aspetti attraverso cui una donna può scegliere di mostrare se stessa non è che lo specchio di una labirintica e feconda complessità interiore. L’aspetto di una donna è la verità del suo essere, è un canto spontaneo: i colori puri delle fotografie di Gianluigi vanno alla ricerca della freschezza e della sincerità che ogni donna dovrebbe poter trasmettere attraverso il proprio corpo. Vitalità, prosperità e abbondanza emanano dalle sue foto come una calda luce solare. Un rigoroso bianco e nero e un totale annullamento prospettico, al contrario, caratterizzano le fotografie di Alice. Le sue opere sono critiche non troppo velate alla pubblicità, dalla quale Alice trae la dialettica tra testo e immagine, sostituendo però ai vuoti slogan sentenze e quesiti pungenti. A uscire demolito da questo doppio attacco è lo stereotipo della donna-immagine, il cui modello di bellezza è imprigionato in un corpo striminzito e malato e soprattutto sempre uguale a se stesso.
Tutti gli scatti in mostra sono stati realizzati dai due artisti negli stessi ambienti in cui è allestita l’esposizione, quelli dell’Union Club di via Moretto da Brescia. Un fecondo dialogo si è instaurato fra le modelle e gli scorci e gli oggetti che compongono l’eterogeneo arredamento del locale, divenuti essi stessi efficaci fonti di ispirazioni.
Ufficio Stampa: stefania.ramella@gmail.com – 392.9398135
Inaugurazione: domenica 6 febbraio, ore 19.30
Union Club
Via Moretto da Brescia, 36 – Milano
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 02, sabato e domenica dalle 18.30 alle 02.
INGRESSO LIBERO. Happy-hour con ricco buffet e consumazioni a 4 €.