Francesco Pantaleone Arte Contemporanea
Le voci di dentro. Per la sua seconda personale in galleria Manfredi Beninati presenta una grande installazione dal titolo 'Il 6 di Agosto del 1975...'. La mostra e' arricchita da una conversazione tra l'artista e Raimundas Malasauskas.
Con una conversazione con / With a conversation with Raimundas Malasauskas
Per la sua seconda personale in galleria Manfredi Beninati presenta una grande installazione dal titolo “Il 6 di Agosto del 1975....”
Raimundas: Quindi hai scritto di un lavoro che non esiste?
Manfredi. Si.
R: Per quale motivo?
M. Solo per me stesso.
R. In qualche modo diverso dai lavori che esistono?
M. No, credo sia diverso dai lavori che facevo due anni fa e ovviamente le cose cambiano, lo stile naturalmente cambia un po’. Si procede per rappresentazioni: certe volte I miei lavori sono più semplici e minimalisti anche se più confusionari di questo.
R: Più confuso di quanto non lo sia adesso?
M. In certe rappresentazioni si, a volte ci vuole tempo per concentrarti sulle cose.
R: Ti ricordi la storia di questo quadro?
M: Quello di cui ho scritto?
R. No , intendo dove è cominciato, la prima cosa che hai dipinto qui.
M. Hmm la prima cosa era questo qui (indica il quadro.)
R. Ahah, dunque un’altra opera, quasi un bozzetto.
M: Già il tipo di opere che faccio solo per me, per divertirmi. Rappresenta mia madre ovviamente, da giovane, la foto è una delle mie. Non sapevo di avere tutte queste tele bianche che ho allungato per qualche giorno e poi ho sentito il bisogno di ricominciare a dipingere perché non lo facevo da anni.
R: Come mai?
M. Ho fatto altre cose soprattutto disegni. Qualsiasi soggetto è importante finché mi offre un inizio e dopo di ciò perde di rilevanza. Inizio nuovi dipinti da qualsiasi cosa sia seducente.
R: A me sembra che questo dipinto sia cominciato dalla barca.
M. No, è cominciato tutto da qui (indica una donna). Dopo è cambiato mille volte. Adesso ho deciso di farlo diventare una rappresentazione.
R. Intendi “rappresentazioni” come quelle teatrali?
M. Si esatto, quindi il piano è questo, questa sarà la sagoma di qualcosa e il piano sarà qui, e questo lo sfondo come a strati, e poi questo sarà come uno sfondo dipinto. Mia madre sarà la sagoma così come l’albero.
R: Quindi in questo quadro hai dipinto prima quella che è la figura di tua madre
M. Si
R. E poi?
M. E poi quello che faccio di solito, inizio da qualcosa che sarà il soggetto senza sapere cosa succederà al resto della tela e cerco di costruire un’atmosfera, di dare una dimensione, iniziando ovviamente dal soggetto scelto.
R. Questa donna vista come tua madre non si è mai mossa da questa posizione nel quadro?
M. No è sempre stata lì.
R: Mentre altri elementi sembrano muoversi lei è un elemento stabile …
M. Si, fa parte del soggetto principale che è l’albero con lei sopra.
R. Anche la foto originale è così?
M. Si. All’inizio ero attratto dalla qualità della foto ed è a dire il vero come ho cominciato a lavorarci, a fare una riproduzione a colori dato che la foto è in bianco e nero. Ma poi ovviamente non fa parte del mio modo di lavorare.
R. Non lavori spesso da fotografie?
M. Hmm, a dire il vero si, a volte si e a volte no. Lo faccio nel senso che estraggo il soggetto, quello principale che poi può non esserlo più. Lavoro per renderlo meno importante passo dopo passo. Dunque è spesso il punto di inizio ma a poco a poco diventa meno importante nell’economia del quadro, poi un dettaglio che fluttua senza un particolare significato.
R. Hai mai pensato che Milena somiglia a tua madre?
M. Credi davvero?
R. Non trovi?
M. No
R . Io pensavo fosse lei
M. Ah sul serio
trovate il testo per intero su http://www.fpac.it/
English version on http://www.fpac.it/
Giovedì 10 Febbraio alle ore 11:00 Raimundas Malasauskas incontrerà gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo in via Papireto 20 (terzo piano). L’incontro è aperto al pubblico.
Immagine: photo di Angelo Cricchi
Inaugurazione: Venerdì 11 Febbraio 19-21
francesco pantaleone arte Contemporanea
via Garraffello, 25 - 90133 Palermo
la galleria è aperta il giovedi dalle 16 alle 20 gli altri giorni su appuntamento
ingresso gratuito