Terra. Una decina di grandi opere, tecniche miste su tavola e su tela, che si interrogano sul destino del pianeta
Si inaugura il 14 febbraio la mostra personale "Terra", curata da Lea Mattarella. Si tratta di una decina di grandi opere, tecniche miste su tavola e su tela, realizzate negli ultimi anni. Di professione fotoreporter, Laruffa comincia a dipingere nel 1996, portando sulla tela volti, paesaggi, storie in cui si imbatte nel corso del suo lavoro. A documentare i suoi esordi e' esposto un piccolo collage, il primo da lui eseguito, in cui i suoi scatti sono assemblati insieme e la pittura fa la sua timida apparizione. La mostra si compone di un grande trittico in cui l'artista si interroga sul destino del pianeta: l'Africa, evocata nel cromatismo e nei sacchi di caffe', diventa qui una metafora di verita' e di sopravvivenza che investe essere umani, animali e vegetali. Di fronte e' esposto Nassiryawall, un grande dittico che nasce dalla sua esperienza in Iraq, un lavoro, scuro, notturno, quanto l'altro era luminoso e diurno. A far cornice a queste opere, fulcro dell'esposizione, ci sono dipinti in cui il dialogo tra l'immagine fotografica e la pittura resta costante e coerente.