In mostra una selezione di circa 70 opere realizzate tra 1958 ed il 1996. I suoi strappi, i suoi 'decollage' di manifesti lacerati, ci hanno insegnato a guardare la citta' come un luogo di creativita' collettiva. Come un museo a cielo aperto dove tanti frammenti di rabbia sui manifesti pubblicitari si trasformano in uno spazio estetico. L'esposizione si inserisce nel nuovo format culturale "Universi Diversi".
a cura di Vittorio Sgarbi e Carlo Silvestrin
Sarà inaugurata l'11 febbraio 2011, ore 18.30, presso la Galleria Civica di P.zza Cavour la mostra dedicata a Mimmo Rotella. L'evento è l'omaggio che la città di Padova fa ad un grande maestro del Novecento italiano, una mostra impreziosita anche dalla curatela di Vittorio Sgarbi.
Mimmo Rotella fu artista dalla multiforme personalità e dalle concezioni visive intense e sempre allineate ad un gusto avanguardistico. Fu l'inventore dei "decollàges", ottenuti dalla sovrapposizione di manifesti strappati dai muri, immagini che emergono dalle lacerazioni assumendo grande intensità visionaria. Strappare i manifesti dai muri diventa, come disse il grande Maestro, "la sola compensazione, l'unico modo di protestare contro una società che ha perduto il gusto del cambiamento e delle trasformazioni favolose".
La scelta dei curatori ha voluto porre particolare attenzione soprattutto ai decollàges, conducendo per mano il visitatore attraversa una rilettura delle immagini che hanno tappezzato i muri delle nostre città nel recente passato e, proprio per questo, così familiari ai nostri occhi. L'esposizione proporrà una selezione di opere uniche (circa 70) realizzate tra 1958 ed il 1996, che saranno corredate da un catalogo monografico con testi a cura di Vittorio Sgarbi. Sono opere che in molti casi vengono esposte per la prima volta (es. una "tela" del 1989 dedicata a Mc Donald).
Fra le immagini cult dell'opera di Rotella, c’è quella di Marylin Monroe, la diva il cui mito resiste a 40 anni dalla tragica morte. E resistono, vitali, anche i decollages di Rotella, in importanti mostre recenti. Vi è infatti uno straordinario interesse internazionale intorno all'opera del Maestro Mimmo Rotella: il Museo Reina Sofia di Madrid, il Gran Palais di Parigi, il Kunsthaus di Zurigo, la Galleria Gagosian di Londra (dedicata alla Pop art), sono alcune delle gallerie che hanno dedicato in questi ultimi anni importanti esposizioni all'artista. Parallelamente le sue opere sono state acquisite permanentemente da musei come: il National Gallery di Washington, il The Menil di Houston, il Guggenheim di New York e dal Centre Pompidou di Parigi. A tale successo internazionale era logico un riconoscimento nazionale e in tal senso va inquadrata la grande mostra che si sta realizzando a Palazzo Reale di Milano. La mostra di Padova nasce con gli stessi criteri di omaggio ad un grande e innovatore Maestro del Novecento, scomparso recentemente (nel 2006).
Un po' bohémien, un po' guascone, da Napoli a Roma, da Parigi a Kansas City, Rotella è stato l'indiscusso inventore di un linguaggio. I suoi strappi, i suoi décollage, quei manifestio lacerati ci hanno insegnato a guardare la città come un luogo di creatività collettiva. Come un museo a cielo aperto dove tanti frammenti di rabbia sui manifesti pubblicitari si trasformano in uno spazio estetico, memoria di mille esistenze ma, soprattutto, materia pulsante. (da "Addio a Mimmo Rotella, americano d'Italia" di Gianluigi Colin-Corriere della Sera 9/1/2006).
L'esposizione si inserisce nell'ambito di "Universi Diversi", il nuovo format culturale che affronterà percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà dedicato a Padova città del Santo e di Galileo.
Immagine: Marilyn Jungle, 1996
Inaugurazione mostra: 11 febbraio 2011, ore 18.30 (Presenta: Vittorio Sgarbi)
Galleria Civica
P.zza Cavour Padova
Orario: 10.00-13.00/15.00-19.00 (lunedì chiuso)
Ingresso: € 5,00 intero, € 3,00 ridotto