Davide Bramante
Emma Ciceri
Giovanni De Lazzari
Adelita Husni-Bey
Moira Ricci
Julia Morandeira
Corrado Gugliotta
Alla base di Nomadologie(s) l'idea di uno spostamento nomadico che faccia dell'esodo uno stato creativo. Il progetto si articola in tappe che danno vita ad eventi espositivi in formati sempre nuovi e diversi e che si ricompongono in un racconto rizomatico in continuo divenire. In mostra le opere di Davide Bramante, Emma Ciceri, Giovanni De Lazzari, Adelita Husni-Bey e Moira Ricci.
Un tragitto è sempre tra due punti, ma lo spazio intermedio
ha assunto tutta la sua consistenza, dotato sia
di autonomia sia di una direzione propria.
La vita del nomade è intermezzo.
(Deleuze e Guattari)
Martedì 15 febbraio Sala 1 e LAVERONICA arte contemporanea presentano NOMADOLOGIE(S)#3 Storie di una galleria in viaggio.
Alla base di Nomadologie(s) l’idea di uno spostamento nomadico che faccia dell’esodo uno stato creativo.
Il nomade vive in cammino costante e costruisce nel suo viaggio percorsi sincretici e multiculturali. Con Nomadologie(s) LAVERONICA fa propria
la logica del nomade che si confronta e si integra al contesto che lo ospita. Ideato da Julia Morandeira e Corrado Gugliotta, il progetto si
articola come un itinerario lungo le direttrici nazionali dell’arte contemporanea le cui tappe danno vita ad eventi espositivi in formati sempre
nuovi e diversi e che si ricompongono in un racconto rizomatico in continuo divenire.
Dopo aver toccato Torino e Pistoia, la terza tappa di Nomadologie(s) porta la galleria siciliana negli storici spazi di Sala 1 a Roma. In mostra le
opere di Davide Bramante, Emma Ciceri, Giovanni De Lazzari, Adelita Husni-Bey e Moira Ricci.
Davide Bramante (Siracusa, 1970), artista e fotografo cosmopolita, rilegge le suggestioni delle più grandi città del mondo in un’intersezione
onirica di immagini.
L’oggetto della ricerca di Emma Ciceri (Ponte San Pietro BG, 1983) è la realtà. Attraverso uno sguardo contemplativo l’artista
trasforma oggetti di nature lontane tra loro in strumenti di riflessione.
Giovanni De Lazzari (Lecco, 1977) coglie e restituisce un immaginario
miniaturizzato del quotidiano e del reale in disegni, dipinti e piccole sculture.
Adelita Husni-Bey (Milano, 1985) porta al limite gli elementi
di ambiguità contenuti in un’immagine, in un evento, in una storia e, amplificando il dubbio, genera un totale straniamento.
Il lavoro di Moira
Ricci (Orbetello GR, 1977) è caratterizzato da un approccio surreale e intimistico al dato biografico. L’artista ripercorre e riabita il proprio vissuto
familiare aprendo considerazioni universali sul piano degli affetti e del quotidiano.
Inaugurazione martedì 15 febbraio 2011, ore 18.30
Sala 1 - Centro Internazionale di Arte Contemporanea
Complesso Monumentale della Scala Santa/Padri Passionisti
Piazza di Porta S. Giovanni, 10, Roma
orario: martedì - sabato, 16.30 - 19.30
ingresso libero