Frammenti di realta', a prima vista banali, approdi di sguardi obliqui alla ricerca di nuovi orizzonti: ecco i lavori recenti di Rossella Petronelli, tele quasi monocrome giocate sui toni del grigio, del bruno, con qualche rara stesura di rosso.
Frammenti di realtà , a prima vista banali, approdi di sguardi obliqui alla ricerca di nuovi orizzonti: ecco i lavori recenti di Rossella Petronelli, tele quasi monocrome giocate sui toni del grigio, del bruno, con qualche rara stesura di rosso.
Punti di vista ribassati, tagli sbilenchi, ombre livide, effetti di controluce, incroci serrati di linee: lo skyline quotidiano si scinde in piccoli blow up, dove gli oggetti si affollano in spazi angusti, spesso sovrapponendosi disordinatamente, perdono identità per diventare semplici numeri, mentre la nettezza dei dettagli tenta a volte di bilanciare l’indefinitezza dei luoghi, veri e propri “non-luoghi†senza carattere, senza storia.
Flâneur aguzzo e al tempo stesso svagato, l’occhio indugia su particolari di poco conto, cogliendone aspetti inediti, contempla pensoso le cose, ma si fa veicolo di alati desideri.
L’umanità assorta e quasi indolente che popolava i suoi dipinti qualche anno fa si è ormai dileguata; nessuna traccia di quegli esseri intenti in occupazioni banali, solo un silenzio assoluto e un tempo rallentato, che racchiudono in sé l’ansia dell’attesa, il timore dell’ignoto, e trasformano esili appigli in provvisorie certezze.
La pittura di Petronelli ri-legge la realtà frugando negli interstizi del quotidiano, ri-fugge da qualsiasi compiacimento mimetico costruendo realtà alternative, re-stituisce sensazioni da tempo rimosse ripristinando il piacere delle piccole cose.
LIA DE VENERE
Modi'
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