Sono quasi cinquecento i quadri "tondi" (piccole tele di 20 cm. di diametro) che Duilio Zanni, per tutta la vita fotoreporter, ha raccolto da quando e' andato in pensione. Sono tanti, anzi tantissimi, in crescita esponenziale, e per questo c'e' gia' qualcuno che vedrebbe bene la collezione inserita nel famoso Guinness dei primati.
Mostra e catalogo a cura di Giorgio Seveso
con interventi di Rossana Bossaglia, Alessandro Riva, Lino Marzulli
Sono quasi cinquecento i quadri ''tondi'' (piccole tele di 20 cm. di diametro) che Duilio Zanni, per tutta la vita fotoreporter al “Giornoâ€, ha raccolto da quando è andato in pensione. Sono tanti, anzi tantissimi, in crescita esponenziale, e per questo c'è già qualcuno che vedrebbe bene la collezione inserita nel famoso Guinness dei primati.
Oggi ha deciso di mostrarla al pubblico dei suoi amici, agli artisti e a tutti i milanesi perché la sua raccolta non è unica solo per la quantità considerevole di opere che ha messo assieme o per l'insolito formato che ha scelto. Lo è, soprattutto, per il modo in cui è nata e si è sviluppata negli anni.
Tutto è dipeso infatti dall'appassionato rapporto di ammirazione e stima con gli artisti contemporanei che vivono o hanno esposto nelle Gallerie di Milano. Artisti con i quali Zanni è entrato in contatto, convincendoli a dipingere il ''tondo'' magari proprio durante l'inaugurazione di una loro mostra, un po' a cambio lavoro con le sue prestazioni di fotografo e un po' per simpatia e per amicizia.
Si può dire che è stata proprio l'amicizia il vero motore di tutta la collezione, fino dagli esordi, quando, per cominciare, aveva coinvolto quasi per gioco gli amici pittori Lino Marzulli, Emilio Tadini, Attilio Forgioli e Fabrizio Merisi. Da allora, una inaugurazione dopo l'altra, un incontro dopo l'altro, le piccole tele iniziali si sono fatte decine, poi centinaia... una specie di moltiplicazione miracolosa, che ha seguito passo passo le sue frequentazioni delle Gallerie d'arte e degli atelier degli artisti.
È proprio questo eccezionale concorso di pittori e scultori a determinare, dal punto di vista più squisitamente artistico, un elemento di stimolante interesse culturale. L’iniziativa di questa collezione così particolare è divenuta, cioè, anche una sorta di summa dell’arte italiana di oggi, una campionatura completa, uno spaccato preciso e penetrante dell'arte nostra e della sua complessità . Come si vedrà da questa mostra, infatti, sono davvero pochi, tra giovani emergenti e maestri anche famosissimi, quelli che mancano tra quanti vivono o hanno esposto a Milano in questi anni.
Ognuno di questi piccoli ''capolavori'' rotondi è un quadro a tutti gli effetti, ben rappresentativo della sensibilità e del linguaggio espressivo del suo autore.
Ma è anche qualcosa di più prezioso, come dice il titolo stesso della mostra: è il sigillo di un incontro d’amicizia, il segno di un rapporto umano.
Museo della Permanente
via Filippo Turati 34 Milano
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