Fabrik Deutschland. La video installazione consiste in una sequenza, della durata di 1 ora e 13 minuti, di 1.500 immagini sottoposte all'azione di schiacciamento come di una pressa industriale.
Non è usuale che un artista realizzi un lavoro sulla realtà politica, economica e sociale di un altro paese e che sia al contempo una realizzazione originale della cifra artistica propria e costante di un artista. E’ ciò che fa Ciriaco Campus con la video installazione “Fabrik Deutschland” nella Galerie Mario Iannelli Berlin. La video installazione allestita da Campus consiste in una sequenza, della durata di 1 ora e 13 minuti, di 1.500 immagini sottoposte all’azione di schiacciamento proprio di una pressa industriale. Le immagini sono spinte da un pistone e conseguentemente schiacciate dall’azione della pressa. Il video è proiettato in un formato di 3 metri x 6 metri ed in uno schermo di 19 pollici contenuto in una scatola di metallo.
L’intento di Campus, la cui ricerca artistica si muove tra i temi della memoria, della comunicazione e della simulazione in una società postindustriale, è di simulare una fabbrica dove vengono pressate immagini anziché materiale industriale pesante . L’audio riproduce il tipico rumore fragoroso delle macchine e alcuni fotogrammi del video valorizzati da interventi pittorici sono esposti come fossero scarti, prove, messe a punto della macchina, residui dei processi di lavorazione. Al centro dell’installazione Campus inserisce inoltre la bandiera tedesca.
Nonostante il lavoro, per la sua forza e originalità, possa dare adito a reazioni diverse, mosse da pregiudizi o suscettibilità personali, o prestare il fianco a questioni giuridiche su un illecito utilizzo di immagini prelevate da internet, il notevole lavoro di ricerca e selezione delle immagini è affrontato da Campus in maniera oggettiva, distaccata, leale, non critica. Ciò che emerge è uno spaccato di 50 anni di storia tedesca, che ne coglie i vari aspetti politici, economici e sociali, calibrandone pesi e misure. L’opera rende il potere mediatico dell’immagine riproducendone il suo tipico bombardamento: la continua sequenza di immagini e il loro accostamento casuale. E’ pertanto allo spettatore che è demandata l’interpretazione del materiale grezzo trattato dalla macchina. Un’altra versione dell’opera “Pressa”, che nell’occasione mutua il titolo in “Fabrik Deutschland” dal titolo dell’installazione, è stata presentata ultimamente presso l’Urban Smart Stage a Roma.
Nell’occasione sono sorte alcune questioni sulla illiceità della condotta del committente dell’opera, Mercedes Benz, ed in particolare sulla censura di alcune immagini presenti nel video. Fuori da qualsivoglia intento provocatorio, assente anche nelle precedenti versioni della “Pressa”, “Fabrik Deutschland” segna tanto per l’artista tanto per la galleria un sentito momento di scambio e di connessione tra la cultura italiana e tedesca, promuovendo quanto più ampiamente il discorso sociologico di cui l’opera è portatrice.
inaugurazione 17 - 2 - 2011 ore 18pm apertura al pubblico
Galerie Mario Iannelli
Hobrechtstrasse, 65 Fabrik 66 (3 piano) - Berlin
Orario: mart- sab. 14-18