Tra cielo e terra. La materia diviene centro e nucleo della sperimentazione artistica, giocata attraverso la molteplicita' delle sue declinazioni, pelle, legno, corda, sabbia, resine, stucchi, paste, composti.
Se il vissuto individuale si riflette e si esprime nell'esperienza artistica, quello di Nada Rugiati racconta di una manualità sensibile, spiccatamente legata alla materia, alla sua forma, alla sua essenza. Racconta di un percorso maturato, costruito con riflessività e profondità, in una dimensione sopratutto personale, a comporre in una trama quotidiana quegli stessi elementi fatti di pelle, legno, resine, paste che caratterizzano l'espressione artistica. Sulla scorta dei prodromi figurativi, l'esperienza del volume si arricchisce nel rapporto con la pura forma, che si fonde con la materia a creare un'intensità simbolica rarefatta. La materia diviene centro e nucleo della sperimentazione artistica, giocata attraverso la molteplicità delle sue declinazioni, pelle, legno, corda, sabbia, resine, stucchi, paste, composti. Allo stesso modo, il supporto si evolve per acquistare una significanza compositiva essenziale, rendendosi parte fondante del soggetto di cui amplifica e estende la forza espressiva. L'ampia gamma cromatica utilizzata esalta la stratificazione dei volumi, in una relazione di corrispondenze sinestetiche che moltiplicano la profondità spaziale del materico e la percezione d'insieme della composizione.
Il gesto è esperto, pratico, di quella sapienza che si acquisisce - più realmente e profondamente - nella fucina di esperienze di un laboratorio artigianale. La ricerca espressiva prende avvio da questo dialogo con la materia, lasciata cantare dalle mani d'artista nell'essenzialità delle sue forme, nella plasticità dei supporti, nella varietà delle applicazioni attraverso le quali essa si declina. Le infinite modulazioni del colore si compongono in una melodia di profondità spaziale che accompagna lo spettatore in un percorso di suggestioni inaspettate e di epifanie sinestetiche trasmesse, sempre, con una drammaticità poetica immediata, consapevole, presente. A se stessa. E a noi.
Inaugurazione 27 febbraio ore 17
Lo Spazio di Via dell'Ospizio
via dell'Ospizio, 26-28 - Pistoia
Lun-sab 9.30-13 16-20
Ingresso libero