Olga Chieffi Ufficio Stampa Archivio Laboratorio
Vittorio Avella
Nanni Balestrini
Renato Barisani
Riccardo Dalisi
Michele Damiani
Armando De Stefano
Lucio Del Pezzo
Crescenzo Del Vecchio Berlingieri
Gelsomino D'Ambrosio
Salvatore Emblema
Fulvio Irace
Rino Mele
Angelo Noce
Mimmo Paladino
Mario Persico
Angelomichele Risi
Sergio Vecchio
Sergio Vecchio propone una scelta di quadri e disegni di artisti, amici e maestri
"A vida e' a arte do Encontro" scriveva il poeta Vinicius de Moraes e Sergio Vecchio ci rende partecipi del suo intimo viaggio sentimentale, artistico, tecnico, riaprendo le porte dell'Archivio-Laboratorio domenica, 27 febbraio alle ore 10,30 per la prima tappa di un percorso, nel corso del quale "incontreremo" gli artisti che hanno lasciato una traccia indelebile nella sua formazione, nella sua vita. Questa selezione inaugurale presenta una scelta di quadri e disegni, che trasmette un gusto profondo, un tratto ed un punto di pensieri passati e allo stesso tempo attuali, associati a quella dimensione piacevole del viaggio. Sergio ci fara' incontrare il suo maestro all'Accademia di Belle Arti di Napoli, Crescenzo Del Vecchio Berlingieri, un artista che ha saputo caratterizzare profondamente il rapporto umano e sociale tra arte e territorio, E ancora Lucio Del Pezzo e il suo amore nei confronti dell'architettura e delle leggi che la guidano, Riccardo Dalisi, l'architetto rivoluzionario con i suoi laboratori d'arte nei quartieri a rischio di Napoli, Fulvio Irace, rappresentato da due pezzi simbolo delle multiformi e caleidoscopiche espressioni della sua opera, un mondo poetico e coinvolgente. Salvatore Emblema, ci affascinera' con il suo materialismo organizzato della tessitura dei fili dalla trama di juta, Mimmo Paladino che preleva frammenti dalla realta' e li ricontestualizza, generando molteplici catene di significato o il colore mediterraneo di Michele Damiani, sino alla pittura di Angelo Noce con le sue proprieta' alchemiche suggerite dalla vergatura arcana, dai colori e dalle attinenze con le materie lavorate. Sergio Vecchio c'introdurra' ai segreti della patafisica di Mario Persico o alla luminosita' metallica dell'ingegnere Angelomichele Risi, sino al miscuglio dolce e severo di colori che dipinge il mondo bizzarro e soffocante di Armando de Stefano, o al segno da incisore di Vittorio Avella. Poi il segno dalle plurime dimensioni nel fare e costituire il corpo d'immagine di Renato Barisani, o la concezione visuale dell'arte di Nanni Balestrini. Una delle opere in mostra affettivamente piu' cara a Sergio Vecchio e' certamente una tavola che l'indimenticato Gelsomino D'Ambrosio creo' per offrire una copertina al libro composto a sei mani da Alfonso Amendola, Alfredo De Sia e dallo stesso Sergio Vecchio "TantiTitani" Scritture di Ritmi Ineguali, con la prefazione dell'amico Marco Amendolara.