Hidetoshi Nagasawa, H. H. Lim, Satoshi Hirose. La mostra, ideata e curata da Angelo Capasso, lega tre artisti di tre generazioni diverse che hanno articolato la loro ricerca attorno all'espressivita' del vuoto, inteso come declinazione del nostro spazio vitale.
Hidetoshi Nagasawa, H. H. Lim, Satoshi Hirose
A cura di Angelo Capasso
La mostra "Architetture del colore" ideata e curata da Angelo Capasso
lega tre artisti di tre generazioni diverse che hanno articolato la loro ricerca
attorno all'espressività del vuoto, inteso come declinazione del nostro spazio
vitale.
Hidetoshi Nagasawa, H.H. Lim, Satoshi Hirose hanno in modo diverso fatto dello
spazio il materiale di ricerca per le loro installazioni e opere
tridimensionali. Da questo punto di vista, i tre artisti (ormai naturalizzati
italiani per la loro lunga residenza nel nostro paese) hanno aperto un dialogo
serrato con quelle tendenze dell'arte italiana che negli ultimi trent'anni hanno
mostrato una ipotizzabile ascendenza orientale: Hidetoshi Nagasawa giunto in
Italia nel 1967, in piena epoca concettuale e alle soglie della teoria sull'Arte
Povera, proponeva già una libera ricerca sui materiali attraverso la loro
capacità suggestiva e la loro valenza simbolica; H.H. Lim ha anticipato
l'aspetto mentale della neofigurazione successiva alla pittura degli anni
ottanta, ponendo al centro dell'opera la strutturazione del pensiero con
installazioni concepite come veri e propri spazi per l'autoriflessione; Satoshi
Hirose, il più giovane del trio, ha dato voce alle nuove tendenze global
dell'arte, con una attenzione spiccata verso la natura, l'abitabilità dello
spazio, le nuove dimensioni del colore.
Proprio dall'originale interpretazione dell'idea di "colore" e dall'aspetto
"architettonico" del lavoro dei tre artisti, nasce questa mostra, in cui
Nagasawa, Lim e Hirose realizzano all'interno della galleria Umberto Di Marino
Arte Contemporanea una installazione tripartita che si compenetra in una unica
visione dello spazio.
Dice Angelo Capasso nel suo testo in catalogo: "L'architettura, così
considerata nella prospettiva fluida del colore e nella dinamica
dell'installazione, perde la sua dimensione geometrica e la sua funzione
regolatrice dello spazio, per trasformarsi in un progetto aperto, dove anche le
connotazioni simboliche, e le dimensioni mentali e sensoriali dello spazio sono
delle coordinate valide a penetrarlo e ridisegnarne la conformazione. Il
tradizionale white cube della galleria assume una connotazione algoritmica
aperta ed elastica capace di rispondere a esigenze progettuali diverse, come un
angolo dell'infinito o di un cubo senza angoli".
Inaugurazione mostra: Giovedì 7 novembre 2002, ore 19.00
Presentazione catalogo: dicembre 2002
Orario: dal lunedì al sabato ore 10.30 -13.00/17.00 - 20.00
Per informazioni al pubblico: tel. 081.895.1818 - 081.895.8052 fax 081.819.7798
Umberto Di Marino Arte Contemporanea
Via Colonne, 2/B 80014 Giugliano (NA)