Alighiero Boetti
dal 7/6/2000 al 15/7/2000
Segnalato da
7/6/2000
Alighiero Boetti
Galleria 1000eventi, Milano
La Galleria 1000 Eventi ha voluto organizzare una mostra in omaggio all'artista torinese Alighiero Boetti, prendendo in considerazione gli anni compresi tra il 1966 ed il 1974. Questo periodo è stato per Boetti una fase di crescita, di apertura a nuovi rapporti e confronti (dall'ambito torinese a quello italiano ed internazionale) ed insieme di una progressiva chiarificazione delle proprie personali ragioni ed intenzioni. Da quella prima stagione, fatta di incontri e di occasioni collettive, ma anche di letture e svolte individuali, sono derivati i nuclei generatori del lavoro condotto nei venticinque anni successivi, in una situazione di distanza da posizioni e ricerche di gruppo.
La Galleria 1000 Eventi ha voluto organizzare una mostra in omaggio all'artista torinese Alighiero Boetti, prendendo in considerazione gli anni compresi tra il 1966 ed il 1974.
Questo periodo è stato per Boetti una fase di crescita, di apertura a nuovi rapporti e confronti (dall'ambito torinese a quello italiano ed internazionale) ed insieme di una progressiva chiarificazione delle proprie personali ragioni ed intenzioni. Da quella prima stagione, fatta di incontri e di occasioni collettive, ma anche di letture e svolte individuali, sono derivati i nuclei generatori del lavoro condotto nei venticinque anni successivi, in una situazione di distanza da posizioni e ricerche di gruppo.
In mostra, tra l'altro, sono esposte le opere che costituiscono il nucleo poetico e teorico che attraversa tutta l'opera di Boetti. Siamo di fronte a quel percorso a Zig-Zag che sempre si accompagna alla costruzione della consapevolezza del soggetto. Lavori quali le Dame o i Cubi sono costituiti mediante un assemblaggio elementare: ci rimandano ad un gruppo di opere che Boetti ha voluto eseguire in dimensioni diverse in occasione delle sue prime mostre. In particolare, a quelle realizzate per la sua personale da Christian Stein del '68.
Gli oggetti invadono soltanto se stessi e ci conducono dall'esterno all'interno, dalla visione tridimensionale a quella bidimensionale, proponendoci un unico e indifferenziato punto d'osservazione. Ridotta la loro presenza fisica, le cose diventano un'immagine di sé e del loro strutturarsi.
L'opera i "Gemelli" del 1968 fa parte di una serie significativa di figure nate dal bisogno di Boetti di intervenire sulla propria identità rielaborandola e scomponendola. Un'opera postale, la cartolina con la fotografia dell'artista che cammina lungo un viale alberato dando la mano ad un altro se stesso. Niente però ha a che fare con l'identico, dal momento che le due metà sono in ogni caso differenti. Non si tratta mai di un processo di sdoppiamento speculare, ma sempre di divisione e di distinzione. La necessità di prendere per mano se stessi per andare incontro al continuo cambiamento delle circostanze. Così il titolo della mostra, una figura grammaticale che consiste nella separazione della firma attraverso l'inserimento di una "e", congiunzione usata, in questo caso, per disgiungere il nome dal cognome: dal 1973 l'artista assume l'identità nuova di Alighiero e Boetti.
Luogo :
Galleria 1000 Eventi, Via del Lauro, 3 - 20121 Milano
tel. 02-8053920 - fax. 02-8053923 -
Orari:
Inaugurazione Giovedì 8 Giugno 2000 dalle ore 18.30
Fino al 15 Luglio 2000, dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30