Il filo conduttore dei graffiti di Grisi e' la visione del quotidiano urbano da cui emerge l'avvento del relativo. Le sculture di Beck si presentano, invece come proiezioni dell'inconscio, frutto della ribellione di un artista che tenta di allontanare il disagio esistenziale.
Per entrare nella primavera napoletana Galleria Monteoliveto propone due artiste provenienti dalla Francia e dalla Danimarca: Denise Grisi, con originali graffiti, e SØs Beck, autrice di inquietanti sculture. Il filo conduttore dei graffiti di Denise GRISI è la visione del quotidiano urbano, nell’ottica “deformata” di ogni visione ordinata: “pezzi di muro del XXI secolo”, immagini frantumate dalle quali emerge la perdita di assolutezza e l’avvento del relativo, dell’illusorio, del divertente, di gioiosi personaggi e di futuristi alieni, la ricerca di mots captifs di insistente quotidianità, attraverso “colature” pittoriche che marcano emozioni e sprigionano energie. “«… è il muro che mi dice cosa disegnare” – racconta l’artista – “gli spazi da colmare mi appaiono … e sviluppo la forma in funzione dell’umore del momento … ogni affresco è creatp partendo dalla singolarità del supporto”.
Le sculture di SØs BECK si presentano a prima vista come proiezioni dell’inconscio, frutto della ribellione di un’Artista che tenta di allontanare, con la dialettica delle forme, il disagio esistenziale. Le sue realizzazioni polimorfe sembrano custodire “reperti” di un mondo primitivo, in cui l’esplosione del linguaggio viene catturata e sedimentata da una costante volontà di controllarne gli esiti, una prova difficile che conferma la piena maturità di un’Artista che si consegna alla modernità attraverso un’originale elaborazione delle più nobili tradizioni scultoree.
Vernissage in galleria in presenza dell’artista giovedì 10 marzo ore 18
Galleria Monteoliveto
Napoli, Piazza Monteoliveto 11
ingresso libero