Galleria d'Arte Il Castello
Trento
Via degli Orbi, 25
0461 090223
WEB
Maurizio Carriero
dal 11/3/2011 al 4/5/2011
10 - 12:30 e 16 - 19:30 Lunedi mattina chiuso. Domenica su appuntamento

Segnalato da

Ufficio Stampa Antea



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Maurizio CArriero



 
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11/3/2011

Maurizio Carriero

Galleria d'Arte Il Castello, Trento

Esercizi di inerzia. Mortificati e martoriati, i penitenti di Carriero sembrano decomporsi in un vuoto carico di promesse.


comunicato stampa

La Galleria d’Arte Il Castello di Trento inaugura sabato 12 marzo la personale di Maurizio Carriero dal titolo Esercizi di inerzia.
L’inerzia cui allude l’artista (vale a dire la condizione secondo cui un corpo permane in uno stato di inattività finché una forza esterna non intervenga a modificare la sua quiescenza) è da mettere in relazione con l’estasi, che è lo “stato di grazia”, facoltà di astrarsi e di trovarsi altrove. Si tratta di opere che potremmo definire eccentriche, intendendo proprio la condizione dello stare fuori dal centro (in questo caso specifico: fuori da se stessi, dal proprio corpo). È quello che succede ai personaggi di Carriero, figure esiliate e imprigionate in riquadri che ridefiniscono le normali coordinate spazio-temporali, come a voler rarefare i rapporti con il mondo esterno per rivolgersi soltanto a quello interiore. I soggetti che popolano queste tele sono vittime silenziose, assorte in inconfessabili travagli fisici e spirituali.

Anime inquiete, “rapite in altissimi godimenti”, i cui contorni e i cui lineamenti si sciolgono sotto il gravame della materia pittorica. Mortificati e martoriati, i penitenti di Carriero sembrano decomporsi in un vuoto carico di promesse; immersi in una sorta di ascesi carnale-sessuale che tende a raggiungere la perfezione attraverso la pratica, quell’esercizio che permette di vivere in una realtà che non è di questa terra. Come scriveva George Simmel a proposito dei raptus mistici: «la loro anima non è più propriamente loro, ma abita nell’al di là, per cui il corpo tenta di seguirla. Con i gesti del corpo l’anima esprimeva la propria impossibilità di esprimersi; inoltre, poiché l’unica funzione del corpo era quella di far sì che l’anima se ne allontanasse, i suoi movimenti lo estraniavano in certo modo da se stesso». L’artista traspone quindi le esperienze extracorporee sia nella santità sia nell’erotismo, a creare una metafisica colloquiale – tra Cielo e Terra, tra anima e corpo, tra giaculatorie ed eiaculazioni.

Galleria d'Arte Il Castello
Via degli Orbi, 25 - Trento
Orario: 10 - 12:30 e 16 - 19:30 Lunedi mattina chiuso. Domenica su appuntamento
Ingresso libero

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