Ufficio Turismo e Manifestazioni Citta' di Bra
Giuseppe Bozzalla
Cesare Saccaggi
Giovanni Battista Carpanetto
Luigi Bistolfi
Giacomo Grosso
Luigi Serralunga
Felice Casorati
Federico Boccardo
Anacleto Boccalatte
Alessandro Lupo
Mario Reviglione
Giovanni Guarlotti
Evangelina Alciati
Mino Rosso
Nella Marchesini
Carol Rama
Gianfranco Schialvino
Bruno Quaranta
La figura femminile nella prima meta' del Novecento in Piemonte. Un'ampia rassegna di opere pittoriche introdotta dal dipinto 'Silvana Cenni' di Felice Casorati realizzato nel 1922, passando per il Romanticismo, il simbolismo, il realismo ed approdando infine al modernismo di derivazione europea.
Nell’anno in cui ricorre il centocinquantesimo anniversario dall’unità nazionale, la mostra “Solo donna” mette in rilievo quanto mutò a cavallo tra le due guerre mondiali il ruolo della componente femminile. Ad un secolo di distanza si vuole analizzare, attraverso l’espressività dell’arte, come l’interpretazione della realtà, che l’universo artistico femminile ha proposto, sia mutato con il passare dei decenni.
È lo splendido “Silvana Cenni”, il capolavoro di Felice Casorati, dipinto dal maestro torinese nel 1922 che ci introduce a questa rassegna dedicata alla donna con un’immagine ieratica ed immota. Nella scelta delle opere si è tenuto conto della “figura” piuttosto che dell’ambiente in cui essa fu rappresentata, e il ritratto, libero di ispirazione o commissionato per documentazione, è stato scelto come filo d’Arianna in un percorso indagatore: sia sulle conquiste sociali, rapide quando non irruente in quattro decenni di fervore innovativo, sia sull’aspettativa di crescita culturale dell’universo femminile in gran parte realizzato.
Si è cercato quindi di cercare, definire e presentare l’immagine della donna nella cornice storica e geografica piemontese (ma non significa locale) che l’arte italiana di inizio Novecento le assegna in tutta la sua complessità e ricchezza. Nei passaggi dapprima individuati nell’abbandono dei gusti tardo romantici a favore delle sensibilità nate dai conflitti politico-sociali ed idealizzate negli aspetti simbolistici; e successivamente, dopo l’invito alla trasgressione esaltata dalla buriana futurista amaramente sfociata nella tragedia della Grande Guerra, nella partecipazione sempre più attiva alla vita sociale e culturale influenzata dalle nuove aure transalpine.
Dalla solennità austera o almeno immobile delle figure di Giuseppe Bozzalla, Cesare Saccaggi, Giovanni Battista Carpanetto, Luigi Bistolfi, Giacomo Grosso e Luigi Serralunga, immerse in un realismo dai toni apollinei che aspirano a nobilitare un sentimento chiuso borghese ed un decoro sentimentale, si passa rapidamente a un modernismo di derivazione europea, di secessione, che dinamizza gli scorci impaginando i soggetti in pose oblique quando non in movimento, che osa nel nudo a sguardi indiscreti, trascurando la copia dal vero per fissarne, del vero, la percezione: Federico Boccardo, Anacleto Boccalatte, Alessandro Lupo, Mario Reviglione, Giovanni Guarlotti, Evangelina Alciati. Fino a sfociare – complice l’invenzione dei divisionisti, e Cominetti ne fu la deroga più illustre; la geometrizzazione sfrenata, una vera pandemica cubizzazione delle forme, dei secondi futuristi, testimoniata con la “Donna seduta” di Fillia e le “Suore” di Mino Rosso; e le aure parigine, trasportate a Torino, insieme ai quadri di Modigliani per Gualino, da Lionello Venturi – nelle forme morbidamente rosate dei “Sei pittori di Torino”, Chessa, Menzio, Paulucci, fino al rigore di Nella Marchesini. Con, a mo’ di viatico, la benedizione del “numerus mensura pondus” casoratiano, gli sguardi sulfurei di Italo Cremona, gli ammiccamenti cartellonistici di Bompard, gli sbaffi sciabolati di Spazzapan e gli antironici sberleffi di Carol Rama.
La mostra è promossa dal Comune di Bra e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, in collaborazione con la Regione Piemonte, la Fondazione Politeama Teatro del Piemonte e la Cassa di Risparmio di Bra S.p.A.
catalogo a cura di Gianfranco Schialvino, con un testo di Bruno Quaranta
Palazzo Mathis
piazza Caduti per la Liberta', 20 - Bra (CN)
Da lunedì a venerdì ore 16 - 19 sabato e domenica ore 9 - 12 e 16 - 20
Scuole su prenotazione, informazioni presso l’Ufficio Turistico: tel. 0172.430185
turismo@comune.bra.cn.it
www.turismoinbra.it