L'impressionismo contemporaneo. 30 opere realizzate dall'artista ad acrilico con velature a olio dal 2000 a oggi e dedicate al tema del paesaggio naturale e agli spazi urbani di Trieste.
a cura di Marianna Accerboni
S’inaugura martedì 15 marzo 2011 alle ore 18.30 nel negozio Godina (via Carducci 10) di Trieste la mostra personale del pittore Roberto del Frate, che sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni. In mostra saranno esposte una trentina di opere realizzate dall’artista ad acrilico con velature a olio dal 2000 a oggi e dedicate al tema del paesaggio naturale e agli spazi urbani di Trieste. La rassegna, che proporrà diversi oli inediti e rimarrà visitabile fino al 31 marzo in orari di apertura del negozio, inaugura la nuova presenza di Godina quale promotrice d’arte in città.
L’artista, veneziano di nascita e attivo a Trieste dallo scorso anno, ha aperto nel capoluogo giuliano un affascinante atelier nel cuore del centro storico, al pianoterra di via Punta del Forno 3, dove dipinge ed espone i suoi lavori. Dopo la mostra da Godina, che sabato 19 marzo alle 18.30 offrirà un aperitivo con il pittore, l’atelier di via Punta del Forno ospiterà ogni quaranta giorni una rassegna monotematica di Del Frate.
Pittore dal tratto veloce e dal temperamento sensibilissimo ed entusiasta - scrive Accerboni - del Frate nasce a Venezia il 31 gennaio 1960 da madre veneziana di nobile origine polacca. Il padre, Enrico del Frate, nativo di Palmanova (1929 - Venezia 2006), è un pittore affermato a livello locale e nazionale, da cui il figlio apprende fin da piccolissimo il mestiere dell’arte. Carattere eclettico e curioso, Roberto è anche raffinato scrittore (ha pubblicato 3 romanzi) e compositore. E le sue musiche riflettono la stessa luce e la medesima brillante dolcezza, che incontriamo nei suoi fascinosi e suggestivi dipinti, in cui il piacere della pittura en plein air, tipica dell’impressionismo, è trasposta, con suadente talento, nella realtà contemporanea, in cui l’artista sa interpretare e rendere umane e quasi romantiche anche le vie del centro congestionate dal traffico, mentre una leggera nebbia di silenzio, luce e sogno lieve, ammanta l’atmosfera e attutisce il rumore dei clackson.
Dopo aver frequentato assiduamente e vivamente l’atelier veneziano del padre, sito nel palazzo delle Meravegie, a due passi dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, del Frate ha girato spesso l’Europa, partecipando con le sue opere a mostre di prestigio in Italia e all’estero e riscuotendo ampio consenso per il suo raffinato cromatismo, dalla preziosa sensibilità tonale. Nell’agosto 2009 giunge a Trieste e, pur provenendo da Venezia, rimane folgorato dal fascino mitteleuropeo della città e dalla bora, decidendo di vivere e di operare qui, prima in un camper, poi nel suo atelier. Nei suoi dipinti - conclude Accerboni - è capace di cogliere con maestria l’attimo fuggente, la realtà in movimento di un cagnolino in corsa (ama molto gli animali e di cani ne possiede nove), la trasparenza delle acque, lo sciabordio della risacca e lo stormire del vento tra i cespugli di fiori di un giardino, traducendo la magia e la contemplazione vivace dell’impressionismo in una sorta di epidermica atarassia, che lo rende capace d’interpretare, con immediata aderenza e ritmo felice il genius loci, la bellezza e l’atmosfera più intima dei luoghi.
Inaugurazione 15 marzo 2011 alle ore 18.30
Godina
Via Carducci 10 - Trieste
Orario: lunedì 15.30 - 19.30, da martedì a sabato 9.15-19.30
Ingresso libero