Galleria Il Sole
Roma
via Alessandria, 110/c
06 44251315
WEB
Pubblico e Privato
dal 8/11/2002 al 23/11/2002
06 44251315

Segnalato da

Cecilia Passa




 
calendario eventi  :: 




8/11/2002

Pubblico e Privato

Galleria Il Sole, Roma

Tre artisti, Lena, Lombardino e Mulas, diversi ma pur vicini nel medesimo intento, sperimentano l'esposizione di alcune loro opere prima in un luogo pubblico (galleria) poi in un luogo privato (abitazione), muovendo tra mercato e ricchezza personale, divulgazione pubblica e contemplazione domestica.


comunicato stampa

opere di Emanuela Lena, Sergio Lombardino, Luigi Mulas Debois

testo di Alessandro Cremona


Galleria Il Sole
Inaugurazione 9 novembre 2002
pubblico: galleria, via Alessandria 110/c, ore 18,30
privato: abitazione privata, via di Porta Angelica 15, ore 21,00

È questo un momento della nostra storia recente in cui la coppia oppositorum 'pubblico/privato' si dispiega in tutta la sua forza dialettica e appare decisiva per i futuri sviluppi di ordine politico e sociale. L'arte, come sempre, raccoglie le vibrazioni e di idee e mutamenti in corso, ancora poco chiari alle coscienze individuali, denuncia o accoglie, è dentro al potere per poter esistere e al tempo stesso esserne fuori e progettare una realtà utopicamente diversa. In questa dialettica si pone anche la sua dimensione pubblico-privata. Con una precisazione semantica: 'il pubblico' è il contesto collettivo, alla portata di tutti, dove l'arte può situarsi e spesso aspira a situarsi (gallerie, musei, piazze giardini, &), ma 'il pubblico' è anche l'insieme concreto delle persone, addetti o semplici osservatori, attraverso cui l'arte trae la propria sussistenza e legittimità: il lavoro creativo giunge a farsi evento artistico grazie al pubblico, foss'anche un unico spettatore; d'altro canto privato è da un lato l'orizzonte del mercato che tendenzialmente 'strappa' l'opera d'arte dal dominio pubblico per sottometterla alla disponibilità di pochi (o, a volte, anche di uno solo); dall'altro però il collezionismo stesso sovente si traduce in una privatizzazione che assume su di sé l'onere del conservare, del riconoscere e tramandare l'opera di un artista, e quindi si tramuta in azione a suo modo pubblica. Senza i fidecommessi di un tempo, che rendevano inalienabili le opere collezionate, oggi non avremmo i grandi musei.

Sul filo di questa discussione si colloca la mostra PUBBLICO/PRIVATO dove tre artisti, Lena, Lombardino e Mulas, diversi ma pur vicini nel medesimo intento, sperimentano l'esposizione di alcune loro opere prima in un luogo pubblico (galleria) poi in un luogo privato (abitazione), muovendo tra mercato e ricchezza personale, divulgazione pubblica e contemplazione domestica. La galleria è lo spazio del collezionismo possibile, dove il pubblico/persona può fruire l'opera e sognare di possederla (nel museo essa è di tutti ma di nessuno in particolare). L'abitazione privata è il sogno realizzato del singolo, che per un istante si fa collettivo, per il tempo dell'inaugurazione, tentando una coniunctio oppositorum già attuata, secondo Walter Benjamin, dal collezionista Eduard Fuchs, il cui proposito "era di restituire all'opera d'arte la sua esistenza nella società da cui era stata staccata…a tal punto che il luogo in cui egli la trovava era il mercato artistico, dove essa, ugualmente lontana da coloro che l'avevano prodotta come da coloro che erano in grado di comprenderla, continuava a vivere ridotta a mera merce".
Alessandro Cremona



Emanuela Lena
Divide il lavoro tra Roma, dove vive, e Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano.
Lavora inizialmente modellando la creta. Dal 1996 orienta la ricerca verso una "pittura materica" che accoglie in sé l'idea del fare scultoreo: pietre, legni, oggetti metallici, metamorfizzati dal disuso ma effusi di luce e forma "poietiche", si stagliano su fondi dall'impasto corposo, incluso di materia. A questi elaborati visivi si affiancano via via composizioni spaziali realizzate con l'assemblaggio di stoffe, carte e lacerti di immagini a stampa, cucite o incollate.
Dal 1998 a oggi ha presentato il suo lavoro in mostre personali e collettive e rassegne a Roma e ad Anguillara Sabazia.
Nel 2001 è uscito per Artemide Edizioni di Roma Nulla di inerte, riguardante le opere realizzate tra il 1997 e il 2000, con introduzione di Silvia Lagorio.

Sergio Lombardino
Vive e lavora a Cerveteri. Si è diplomato all'Istituto Statale d'Arte di Roma e ha conseguito il diploma quinquennale nel corso di pittura e affresco murale presso la Scuola delle Arti Ornamentali.
Ha lavorato come grafico pubblicitario e, assieme al fratello Roberto, ha realizzato scenografie per la televisione. In quest'ambito studia la tecnica del montaggio e della post-produzione lavorando come montatore mixer video e post-produzione e realizzando numerosissimi servizi (sport e news), videoclip musicali e sigle di ogni genere. Queste esperienze lo portano a operare come regista del network televisivo LA7.
La profonda suggestione ricevuta dall'immagine mediatica e pubblicitaria, associata alla tecnica televisiva, dà un'impronta decisiva al suo lavoro pittorico, orientandolo verso la rappresentazione delle "sporcature" televisive, dei frammenti di immagini, delle icone di mercato imposte dal circuito dei media.
Dal 1982 ha esposto le sue opere in personali a Roma, Milano, Perugia, Viterbo, Cerveteri e Bagnoregio.

Luigi Mulas
Vive e lavora a Roma. Ha frequentato l'Istituto Statale d'Arte della Capitale, nelle sezioni Arti grafiche e Arte della ceramica.
Dal 1999 progetta e produce oggetti di design nel campo della moda.
La sua ricerca artistica si muove sulla problematica distinzione tra oggetto artistico e manufatto artigianale, tra unicità estetica e riproducibilità mercificata: in tal senso sono esemplificative le sue borse, in una gamma che va dal formato normale, e quindi perfettamente utilizzabili nel quotidiano, all'"enormous size" delle borse-installazione, e, più di recente, le coperte "fotografiche" da letto. La presenza dell'immagine fotografica, esaltata e isolata nella sua forma di brandello o di ingrandimento trasfigurante, si afferma anche nelle composizioni a parete, dove predomina la violenza del colore sintetico sovrammesso tendente a rivitalizzare quegli spezzoni di realtà visiva; allo stesso modo brani di giornali o strappi di cartelli pubblicitari vengono inclusi nel corpo del quadro o assemblati in collage su cui si distendono perentori segni di azione pittorica.
Dal 1996 a oggi ha esposto le opere e le installazioni - e dal 1999 le borse - in personali e collettive presso diverse gallerie e spazi romani. Ha inoltre partecipato a numerose collettive e rassegne a Roma, nel Lazio e in Umbria.

Nell'immagine un'opera di Luigi Mulas Debois

Orario della galleria: 9,00-13,00 • 16,00-20,00

per informazioni: tel. 06-44251315

Galleria Il Sole, via Alessandria 110/c, Roma

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