Rossella Bisazza
Laura Di Giovanni
Federico Fiorenzani
Elisa Grassi
Monica Leva
Marco Lopez
Alessia Magliaro
Alessandro Mengozzi
Anna Stella Mongodi
Fabrizia Persano
Flavia Salvadeo
Florencia Troisi
Andry White
Sofia Sicula
Una mostra, a cura di Sofia Sicula, che vuole contribuire a proiettare giovani artisti under 35 verso un futuro che sicuramente meritano. Opere di pittura, scultura e fotografia.
a cura di Sofia Sicula
Da giovani si vive l’ebbrezza dell’incognito, il fascino dell’inizio di un viaggio in cui non si sa quali luoghi si toccheranno, che persone si conosceranno, cosa si imparerà e quanto si sbaglierà. Le speranze sono immense, le paure altrettanto.
Gli artisti lasciano tracce visibili e tangibili di questi sentimenti, forse per fissare in una forma o in un colore le gioie, le delusioni…i sogni. Le loro sensazioni rimarranno lì per sempre, per sempre giovani e immutate.
E’ per questo motivo che l’arte è sempre giovane ma quella fatta dai giovani ha più coraggio, osa di più, porta con sé la speranza, ha dalla sua il futuro. Questa mostra vuole contribuire a proiettare giovani artisti, under 35, verso quel futuro che sicuramente meritano.
Il corpo di una giovane donna spogliato dei suoi tessuti muscolari cerca di sorreggersi attraverso la forza dei soli capelli, aggrappandosi così al mondo alla ricerca di una leggerezza estrema. L’opera di Rossella Bisazza è una protesta che si spinge con forza contro l’estetica contemporanea dominante fino all’associazione della protagonista con le scolopendre di carta che la circondano senza darle scampo. Momenti di quotidianità sospesi in un caos metropolitano, che le sovrapposizioni e i colori delle fotografie rendono ovattato, vengono contrapposti da Laura Di Giovanni alla lenta e rassicurante geometria dell’arte classica. Le persone sono veloci apparizioni, le statue, quindi la cultura e la storia, punti di riferimento inalterabili. Zeus ha una sofferenza umana mentre dalla sua testa fuoriesce Atena, dea della sapienza e della saggezza. Federico Fiorenzani utilizza dei toni bruni soffermandosi con perizia sulle rughe del padre degli dei mentre una luce metallica, che rende il mito a noi contemporaneo, illumina l’ardimento di Atena, protettrice delle arti.
La costante sintonia tra donna e natura è la protagonista dell’opera iperrealista di Elisa Grassi. La fragola entrando in contatto con l’accattivante bellezza della ragazza diventa essa stessa donna, indossa una maschera uguale, e viceversa sul viso della giovane rimangono i segni del recente contatto, in un ciclo di continua trasformazione. Il sapore della libertà come riscoperta delle gioie più semplici diventa arte nella fotografia di Monica Leva. Il suo corpo si proietta nell’aria in un salto liberatorio, un ritorno alla fanciullezza. Oltre la propria età, oltre le costrizioni della vita, nel momento del rimbalzo sul letto si è semplicemente sospesi.
Nel dipinto di Marco Lopez i forti contrasti di tono, all’interno della scelta monocromatica, fanno apparire tutto più leggibile. Il corpo della giovane mostra timidezza, la spalla si alza e si ritrae cercando di nascondere la figura; ma lei sa ciò che vuole, lo sguardo e quel lieve sorriso trasmettono tutta la sua determinazione. Lei vuole te. Osservando le opere di Alessia Magliaro si è trasportati in un mondo parallelo, dove manca la forza di gravità; oggetti e animali sono immersi in un universo in cui i colori sono i veri protagonisti, attraverso accostamenti arditi ma che donano all’insieme una grande armonia; nel movimento vorticoso tutto è nella sua ideale posizione.
Questo volto ha nel bronzo la modernità della storia, un frammento che, nella sapiente distribuzione dei volumi, è totale integrità di una testa e l’espressione pienamente compiuta di un viso. Nella scultura di Alessandro Mengozzi c’è la patina vissuta di un tempo lontano. Il mondo felino è puro come il cristallo e libero come l’acqua del mare. La pennellata saettante o felpata di Anna Stella Mongodi e la luce che viene da più punti affidano la vitalità del gatto, e la sua naturale curiosità, alla finezza − giocata su vari toni di azzurro − della materia pittorica. Una rosa è chiusa da una fitta rete di gambi spinosi. Uno di essi è rosso. Il quadro è realizzato da Fabrizia Persano seguendo una precisa e calcolata costruzione che dall’esterno arriva alla struttura interna della rosa per fasi concentriche, quasi a voler tracciare un percorso a ritroso verso l’origine della vita.
Il dipinto di Flavia Salvadeo è caratterizzato da accese lumeggiature collocate in punti strategici e da forti contrasti, in special modo nelle mani-artigli che dilatano la tensione del petto arcuato dove, tra infuocate parole, vanno in libero sfogo i capelli-serpenti di un’intima e domestica medusa. C’è tutta la passione argentina nel dipinto di Florencia Troisi. Nei vivaci, coloratissimi fiori che sono gioielli e simboli, nelle variegate stesure che creano le due figure: l’animale e la bambina, volutamente somiglianti nella loro innocenza trasmessa dai penetranti occhi spalancati. Nelle fotografie di Andry White, la forma a uovo è inattaccabile dal disfacimento dell’ambiente circostante, reso ancor più inquietante dall’angolazione obliqua; mentre la trasparenza della calza fa intravedere la mano che copre il volto e la notevole tensione di ossa, muscoli e giunture. Il tutto in un affilato bianco e nero.
L’arte mantiene giovani e rende immortali chi la fa e chi nell’arco gravitazionale ne condivide le regole emotive e l’estasi dell’attrazione.
Inaugurazione domenica 20 marzo 2011, ore 18
11 Dreams
Via Rinarolo 11/c Tortona (AL)
dal mar al ven: 16 - 19,30
sabato: 10 - 12,30, 16 - 19,30
domenica: 16 - 19,30
INGRESSO LIBERO