La citta' scorre ai miei piedi. L'artista mostra la trasformazione e la conservazione della citta' e del territorio, con i mezzi che conosce meglio: la pittura, la ceramica, la fotografia, il fotomontaggio, il video. Opere di oggi e di ieri si fronteggiano in galleria.
a cura di Marco Meneguzzo
Negli anni Settanta Ugo La Pietra passeggiava per la città. La osservava, la respirava, la viveva. Oggi, come allora, continua questo suo instancabile girovagare alla ricerca di cambiamenti o di conferme, del vecchio e del nuovo, di strati che si sovrappongono l’un l’altro.
“La città è l’oggetto, l’uomo è il soggetto, l’artista è l’interprete”, scrive Marco Meneguzzo nella presentazione in catalogo.
Opere di oggi, opere di ieri, si fronteggiano in una mostra che le raccoglie e apre un varco tra ciò che era, ciò che è, e ciò che sarà. “Ciò che non è cambiato”, continua Meneguzzo, “è l’oggetto della propria indagine, che è quasi un’ossessione, per quanto ‘gentile’, e poiché il compito dell’artista è quello di ‘far vedere’, ecco che La Pietra fa vedere la trasformazione e la conservazione della città e del territorio, con i mezzi che conosce meglio – la pittura e la ceramica, oggi, la fotografia, il fotomontaggio, il video trenta/quarant’anni fa -, con i modi che reputa più efficaci per lo sguardo del pubblico, con le idee che intimamente lo muovono a tutto questo”.
E Ugo La Pietra gioca, divertito, a trasformare la realtà e sé stesso, lasciandosi condurre dal flusso vibrante della città.
Catalogo in galleria
Immagine: La città scorre ai miei piedi, montaggio, 50x70 cm, 1974
Inaugurazione: Martedì 22 marzo 2011 alle ore 18.30
Spaziotemporaneo
via Solferino, 56 - Milano
Orari: dal martedì al sabato 16,00-19,30