Glauco Cavaciuti Arte
Milano
via Vincenzo Monti, 28
02 45491682 FAX 02 45491683
WEB
Fabiano Parisi
dal 22/3/2011 al 22/4/2011
lunedi 15-19.30, martedi - sabato 10-13 e 14-19.30

Segnalato da

Anna Orsi



approfondimenti

Fabiano Parisi
Roberto Mutti



 
calendario eventi  :: 




22/3/2011

Fabiano Parisi

Glauco Cavaciuti Arte, Milano

Il mondo che non vedo. Recente vincitore, con questo lavoro, del Premio Celeste International 2010, il pittore e fotografo romano interpreta luoghi abbandonati e dismessi. Si introduce all'interno di fabbriche trasformate in ruderi e ne coglie un'antica grandiosita'.


comunicato stampa

Testo di Roberto Mutti

“Il mondo che non vedo” è il titolo della ricerca che Fabiano Parisi presenta dal 23 marzo 2011 negli spazi della galleria Glauco Cavaciuti Arte. Recente vincitore con questo lavoro del Premio Celeste International 2010, il pittore e fotografo romano interpreta con il suo personalissimo stile luoghi abbandonati e dismessi. Si introduce all’interno di fabbriche trasformate in ruderi e ne coglie un’antica grandiosità nei piloni che ancora si innalzano a sostenere scheletri metallici di antiche volte, nelle facciate ora vuote che si sdoppiano in spettacolari riflessi creati dall’acqua che ristagna sul pavimento dei vecchi stabilimenti, in saloni un tempo rumorosi dominati dalla presenza di macchinati che sembrano mostri addormentati. Le composizioni sono così rigorosamente composte da creare in chi le osserva un senso di meraviglia perché Parisi sa trasformare la rovina e la desolazione in elementi dotati di una misteriosa bellezza.

Così succede quando i soggetti non sono più vecchie fabbriche ma cinema e teatri che sembrano accuratamente allestiti per rendere spettacolare l’abbandono, chiese che nella polvere e nella povertà dei pochi arredi recuperano un inedito fascino, sale di case nobiliari che ancora restano tali mostrando orgogliosamente stemmi, affreschi, boiserie. Come scrive il critico Chiara Canali “negli scatti di Fabiano Parisi, scanditi da una rigida prospettiva centrale, l’attenzione per i minimi dettagli, acuita dalla mancanza di figure umane, e la saturazione dei colori e delle nuance flou, creano una strana atmosfera di aspettativa, al confine del surreale”. E’ una sensazione che si acuisce quando l’obiettivo si sofferma su una giostra immobile, su una sala di ritrovo dove un calciobalilla sembra in attesa dei vecchi giocatori, su una piscina impudicamente vuota. Richiamandosi nel titolo a una raccolta di poesie di Fernando Pessoa, Parisi interviene nelle sue opere trasformandole in autentici pezzi unici: le fotografie vengono, infatti, applicate su legno, incorniciate, manipolate con interventi di tecnica mista e utilizzo di resine che conferisce al risultato finale una particolarità unica.

BIOGRAFIA
Fabiano Parisi (Roma, 1977) decide di dedicarsi alla pittura e alla fotografia circa cinque anni fa, mentre sta ultimando i suoi studi universitari di psicologia. La sua ricerca è incentrata sull’estetica del sommerso, di ciò che rimane ai margini: le fabbriche abbandonate, le aree dismesse della città e della società, luoghi e persone non riciclabili, destinate alla sparizione. Ha esposto in diverse mostre collettive e personali in particolare a Roma (Monocromo art gallery, 2008 e 2009, Museo di Trastevere, 2010), Milano (Fabbrica Borroni, 2009) Torino (La Contemporanea studio art gallery, 2009). Nel 2010 ha vinto con “Il mondo che non vedo” la seconda edizione del Premio Celeste International per la categoria “Fotografia e grafica digitale”.

Ufficio Stampa:
Anna Orsi - tel 0289010225 cell 3356783927
anna.orsi@alice.it anna.orsi@pressart.eu ufficiostampa@pressart.eu

inaugurazione 23 marzo dalle 18

Glauco Cavaciuti Arte
Via Vincenzo Monti, 28 - Milano
Lunedì 15-19.30, da martedi a sabato 10-13 e 14-19.30

IN ARCHIVIO [8]
Riccardo Gusmaroli
dal 1/10/2015 al 29/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede