Rotonda della Besana
Milano
via Enrico Besana, 12
02 875672

Napoleone
dal 9/11/2002 al 28/2/2003

Segnalato da

MariaGrazia Vernuccio




 
calendario eventi  :: 




9/11/2002

Napoleone

Rotonda della Besana, Milano

...e la Repubblica Italiana. 1802 - 1805. La serie di grandiose trasformazioni storiche, sociali e culturali che caratterizzarono la prima Repubblica Italiana, saranno rievocate attraverso testimonianze di singolare valore artistico e storico: dipinti, sculture, disegni e stampe, documenti, strumenti scientifici, plastici, modelli e oggetti d'arte.


comunicato stampa

...e la Repubblica Italiana. 1802 - 1805

Nel 1800, dopo il passaggio dalle Alpi al Gran San Bernardo e la strepitosa vittoria di Marengo, Napoleone Bonaparte e l'esercito francese liberavano per la seconda volta (la prima era avvenuto nel 1796) l'Italia. Una liberazione che da molti venne considerata una conquista. La ristabilita Repubblica Cisalpina si trasformò, il 26 gennaio del 1802, dopo la sanzione dei Comizi di Lione, in Repubblica Italiana, unica forma di Stato che fino alla seconda guerra mondiale ha portato questo nome. Questa prima forma unitaria data alla nostra nazione, in realtà, non comprendeva che una parte dell'Italia settentrionale, e cioè il territorio della Lombardia e parte dell'Emilia. Essa ebbe una vita davvero effimera, travolta nel 1805 dalla nascita dell'impero napoleonico, per cui la Repubblica divenne il Regno d'Italia (1805-1814), dopo che Napoleone, sceso nuovamente a Milano, si incoronò in Duomo con la mitica Corona Ferrea dei Re d'Italia.

La ricorrenza del bicentenario di quest'evento, che ha assunto un altissimo valore simbolico, perchè incunabolo di quella coscienza nazionale alla base della stagione risorgimentale e del futuro conseguimento dell'unità nazionale, è l'occasione della grande mostra storica e artistica, " Napoleone e la Repubblica Italiana. 1802 - 1805", promossa dal Comune di Milano e organizzata dalle Civiche Raccolte Storiche, con il Patrocinio dell'Ambasciata di Francia in collaborazione con Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - Comitato di Milano e la Presidenza del Consiglio Comunale.

La rassegna, la cui importanza viene sottolineata dalla presenza, in occasione dell'inaugurazione, del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, intende rievocare l'atmosfera di quell'eccitante triennio, un periodo di straordinario fervore e di grande modernizzazione, in cui Milano assunse la fisionomia di una vera capitale, metropoli europea e laboratorio fondamentale di quelle che saranno le istituzioni di base di uno stato moderno.

La serie di grandiose trasformazioni storiche, sociali e culturali che caratterizzarono la prima Repubblica Italiana, saranno rievocate attraverso testimonianze di singolare valore artistico e storico: dipinti, sculture, disegni e stampe, documenti, strumenti scientifici, plastici, modelli e oggetti d'arte, e tra essi capolavori di Jacques Louis David, Andrea Appiani, Antonio Canova, Giuseppe Bossi, provenienti da importanti collezioni pubbliche italiane ed estere, come quelle del Castello di Versailles, del Castello di Arenenberg, del Museo Napoleonico di Roma, del Palazzo Reale di Milano, dell'Accademia e della Pinacoteca di Brera, di diversi atenei, come quello di Pavia e di Firenze, e da esclusive raccolte private, che faranno rivivere battaglie ed eventi leggendari, insieme ai protagonisti che hanno cambiato il corso della storia.

La selezione delle numerose opere d'arte e dei documenti da parte dei curatori, un'èquipe di esperti e studiosi di questo periodo composta da Carlo Capra, Franco Della Peruta, Fernando De Filippi e Fernando Mazzocca, sarà valorizzata da un allestimento scenografico, progettato da Roberto Peregalli, dove particolari e inattese soluzioni espositive produrranno effetti di grande sorpresa all'interno della già di per sé suggestiva sede espositiva, la Rotonda della Besana, edificio settecentesco appena restaurato che sarà inaugurato con questa spettacolare mostra.

Opere straordinarie, come il Napoleone che valica il Gran San Bernardo di David, proveniente dal Castello di Versailles, la serie dei Macabri di Bonomini, o un inedito Busto di Napoleone di Canova, recentemente riscoperto nei depositi di Palazzo Reale a Milano, un bellissimo Napoleone a cavallo in bronzo dorato del romano Raffaelli, autore anche del fastoso centrotavola voluto da Francesco Melzi, vice presidente della Repubblica Italiana per l'ex palazzo Arciducale ora diventato sede del Governo del nuovo stato (per poi divenire il Palazzo Reale), insieme ad una straordinaria serie di ritratti di Andrea Appiani, tra cui quello di Napoleone I Console e quello di Francesco Melzi, rievocheranno, in una sezione estremamente scenografica, la costruzione di uno dei miti più affascinanti della storia dell'umanità, quello appunto di Bonaparte, dalle campagne d'Italia all'incoronazione.

Dalle battaglie della seconda campagna d'Italia, l'esercito e gli eroi, evocati nelle prime sezioni, la mostra, in un percorso che si snoda tra mito e storia, sposterà poi l'attenzione sui principali esponenti della società degli ambienti amministrativi e culturali, sui protagonisti della riorganizzazione dello Stato e le istituzioni governative e culturali, sui fasti civili, come la grandiosa festa nazionale del 1803, sull'incremento della ricerca scientifica, documentato da una serie di rari e inediti manufatti, sul mondo delle lettere e delle arti, sugli ambiziosi interventi urbanistici e i grandiosi progetti artistici e architettonici, solo in parte realizzati: una serie di grandi tavole e un plastico rievocheranno, per esempio, il sogno di creare al centro di Milano, nell'area dove sorgeva il Castello Sforzesco, che doveva essere raso al suolo perchè odiosa testimonianza del passato, il Foro Bonaparte che, attraverso una serie di edifici monumentali e di maestoso impatto, doveva far diventare Milano una nuova Roma.

Giuseppe Bossi, uomo geniale e di enorme fascino, verrà riscoperto come l'artista più rappresentativo di questa Repubblica Italiana, della quale seppe, meglio di tutti gli altri, rappresentarne gli ideali. Vincitore del concorso bandito nel 1802 dall'Accademia di Brera per un enorme dipinto dedicato a La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, egli vi creò la prima moderna versione della rappresentazione dell'Italia, in una figura di straordinario fascino che, ripresa dallo stesso Canova, diventerà la base della moderna iconografia della nostra nazione. Accanto a questo quadro, che si credeva perduto ed è stato ritrovato solo da pochi anni, saranno presentati altri capolavori di Giuseppe Bossi, tra cui un ritratto inedito di Napoleone.

Ma la sensazionale novità della mostra sarà la presentazione, dopo un impegnativo restauro, di un immenso dipinto, sempre di Bossi, di cui si erano perse le tracce e che ricompare ora, dopo 200 anni, proprio in questa occasione e dopo un impegnativo restauro: ispirata all'Edipo a Colono, tragedia di Sofocle, quest'opera bellissima interpreta in modo esemplare gli ideali del sublime propri dell'arte neoclassica e si rivela come un capolavoro assoluto della pittura in Europa in quegli anni.

Immagine: Giuseppe Bossi - La Riconoscenza della Rep. Italiana a Napoleone - Milano, Accademia di Brera

Conferenza stampa mercoledì 6 novembre ore 11.00

Orari: dal martedì alla domenica 9.30-18.00 (la biglietteria chiude un'ora prima) Lunedì chiuso

Ingresso: Intero 6.50 , ridotto 4.50 , scuole e gruppi 3

Infoline e prenotazioni individuali: tel. 025455047

Prenotazioni percorso didattico scuole materne, elementari e medie inferiori: Settore Servizi Educativi, Comune di Milano tel. 02.860649, fax. 02.877415

Catalogo: Skirà

Ufficio Stampa: Comune di Milano, Assessorato Cultura e Musei
Maria Grazia Vernuccio - Pinuccia Schilirò
tel.02.88450293-2; fax 02.88450104

Milano, Rotonda di via Besana

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