...e la Repubblica Italiana. 1802 - 1805. La serie di grandiose trasformazioni storiche, sociali e culturali che caratterizzarono la prima Repubblica Italiana, saranno rievocate attraverso testimonianze di singolare valore artistico e storico: dipinti, sculture, disegni e stampe, documenti, strumenti scientifici, plastici, modelli e oggetti d'arte.
...e la Repubblica Italiana. 1802 - 1805
Nel 1800, dopo il passaggio dalle Alpi al Gran San Bernardo e la strepitosa
vittoria di Marengo, Napoleone Bonaparte e l'esercito francese liberavano
per la seconda volta (la prima era avvenuto nel 1796) l'Italia. Una
liberazione che da molti venne considerata una conquista. La ristabilita
Repubblica Cisalpina si trasformò, il 26 gennaio del 1802, dopo la sanzione
dei Comizi di Lione, in Repubblica Italiana, unica forma di Stato che fino
alla seconda guerra mondiale ha portato questo nome. Questa prima forma
unitaria data alla nostra nazione, in realtà , non comprendeva che una parte
dell'Italia settentrionale, e cioè il territorio della Lombardia e parte
dell'Emilia. Essa ebbe una vita davvero effimera, travolta nel 1805 dalla
nascita dell'impero napoleonico, per cui la Repubblica divenne il Regno
d'Italia (1805-1814), dopo che Napoleone, sceso nuovamente a Milano, si
incoronò in Duomo con la mitica Corona Ferrea dei Re d'Italia.
La ricorrenza del bicentenario di quest'evento, che ha assunto un altissimo
valore simbolico, perchè incunabolo di quella coscienza nazionale alla base
della stagione risorgimentale e del futuro conseguimento dell'unitÃ
nazionale, è l'occasione della grande mostra storica e artistica, "
Napoleone e la Repubblica Italiana. 1802 - 1805", promossa dal Comune di
Milano e organizzata dalle Civiche Raccolte Storiche, con il Patrocinio
dell'Ambasciata di Francia in collaborazione con Istituto per la Storia del
Risorgimento Italiano - Comitato di Milano e la Presidenza del Consiglio
Comunale.
La rassegna, la cui importanza viene sottolineata dalla presenza, in
occasione dell'inaugurazione, del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi, intende rievocare l'atmosfera di quell'eccitante triennio, un
periodo di straordinario fervore e di grande modernizzazione, in cui Milano
assunse la fisionomia di una vera capitale, metropoli europea e laboratorio
fondamentale di quelle che saranno le istituzioni di base di uno stato
moderno.
La serie di grandiose trasformazioni storiche, sociali e culturali che
caratterizzarono la prima Repubblica Italiana, saranno rievocate attraverso
testimonianze di singolare valore artistico e storico: dipinti, sculture,
disegni e stampe, documenti, strumenti scientifici, plastici, modelli e
oggetti d'arte, e tra essi capolavori di Jacques Louis David, Andrea
Appiani, Antonio Canova, Giuseppe Bossi, provenienti da importanti
collezioni pubbliche italiane ed estere, come quelle del Castello di
Versailles, del Castello di Arenenberg, del Museo Napoleonico di Roma, del
Palazzo Reale di Milano, dell'Accademia e della Pinacoteca di Brera, di
diversi atenei, come quello di Pavia e di Firenze, e da esclusive raccolte
private, che faranno rivivere battaglie ed eventi leggendari, insieme ai
protagonisti che hanno cambiato il corso della storia.
La selezione delle numerose opere d'arte e dei documenti da parte dei
curatori, un'èquipe di esperti e studiosi di questo periodo composta da
Carlo Capra, Franco Della Peruta, Fernando De Filippi e Fernando Mazzocca,
sarà valorizzata da un allestimento scenografico, progettato da Roberto
Peregalli, dove particolari e inattese soluzioni espositive produrranno
effetti di grande sorpresa all'interno della già di per sé suggestiva sede
espositiva, la Rotonda della Besana, edificio settecentesco appena
restaurato che sarà inaugurato con questa spettacolare mostra.
Opere straordinarie, come il Napoleone che valica il Gran San Bernardo di
David, proveniente dal Castello di Versailles, la serie dei Macabri di
Bonomini, o un inedito Busto di Napoleone di Canova, recentemente
riscoperto nei depositi di Palazzo Reale a Milano, un bellissimo Napoleone
a cavallo in bronzo dorato del romano Raffaelli, autore anche del fastoso
centrotavola voluto da Francesco Melzi, vice presidente della Repubblica
Italiana per l'ex palazzo Arciducale ora diventato sede del Governo del
nuovo stato (per poi divenire il Palazzo Reale), insieme ad una
straordinaria serie di ritratti di Andrea Appiani, tra cui quello di
Napoleone I Console e quello di Francesco Melzi, rievocheranno, in una
sezione estremamente scenografica, la costruzione di uno dei miti più
affascinanti della storia dell'umanità , quello appunto di Bonaparte, dalle
campagne d'Italia all'incoronazione.
Dalle battaglie della seconda campagna d'Italia, l'esercito e gli eroi,
evocati nelle prime sezioni, la mostra, in un percorso che si snoda tra
mito e storia, sposterà poi l'attenzione sui principali esponenti della
società degli ambienti amministrativi e culturali, sui protagonisti della
riorganizzazione dello Stato e le istituzioni governative e culturali, sui
fasti civili, come la grandiosa festa nazionale del 1803, sull'incremento
della ricerca scientifica, documentato da una serie di rari e inediti
manufatti, sul mondo delle lettere e delle arti, sugli ambiziosi interventi
urbanistici e i grandiosi progetti artistici e architettonici, solo in
parte realizzati: una serie di grandi tavole e un plastico rievocheranno,
per esempio, il sogno di creare al centro di Milano, nell'area dove sorgeva
il Castello Sforzesco, che doveva essere raso al suolo perchè odiosa
testimonianza del passato, il Foro Bonaparte che, attraverso una serie di
edifici monumentali e di maestoso impatto, doveva far diventare Milano una
nuova Roma.
Giuseppe Bossi, uomo geniale e di enorme fascino, verrà riscoperto come
l'artista più rappresentativo di questa Repubblica Italiana, della quale
seppe, meglio di tutti gli altri, rappresentarne gli ideali. Vincitore del
concorso bandito nel 1802 dall'Accademia di Brera per un enorme dipinto
dedicato a La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, egli vi
creò la prima moderna versione della rappresentazione dell'Italia, in una
figura di straordinario fascino che, ripresa dallo stesso Canova, diventerÃ
la base della moderna iconografia della nostra nazione. Accanto a questo
quadro, che si credeva perduto ed è stato ritrovato solo da pochi anni,
saranno presentati altri capolavori di Giuseppe Bossi, tra cui un ritratto
inedito di Napoleone.
Ma la sensazionale novità della mostra sarà la presentazione, dopo un
impegnativo restauro, di un immenso dipinto, sempre di Bossi, di cui si
erano perse le tracce e che ricompare ora, dopo 200 anni, proprio in questa
occasione e dopo un impegnativo restauro: ispirata all'Edipo a Colono,
tragedia di Sofocle, quest'opera bellissima interpreta in modo esemplare
gli ideali del sublime propri dell'arte neoclassica e si rivela come un
capolavoro assoluto della pittura in Europa in quegli anni.
Immagine: Giuseppe Bossi - La Riconoscenza della Rep. Italiana a Napoleone - Milano, Accademia di Brera
Conferenza stampa mercoledì 6 novembre ore 11.00
Orari: dal martedì alla domenica 9.30-18.00 (la biglietteria chiude un'ora
prima)
Lunedì chiuso
Ingresso: Intero 6.50 , ridotto 4.50 , scuole e gruppi 3
Infoline e prenotazioni individuali: tel. 025455047
Prenotazioni percorso didattico scuole materne, elementari e medie
inferiori:
Settore Servizi Educativi, Comune di Milano tel. 02.860649, fax.
02.877415
Catalogo: SkirÃ
Ufficio Stampa: Comune di Milano, Assessorato Cultura e Musei
Maria Grazia Vernuccio - Pinuccia Schilirò
tel.02.88450293-2; fax 02.88450104
Milano, Rotonda di via Besana