La geometria primitiva cade dal cielo. La mostra si compone di lavori su carta con cui l'artista intende 'ridare fiato all'arte astratta', cercando, sia nel linguaggio utilizzato che nei rimandi, un incontro con la materia.
Studio G7 continua a riflettere sul tema dell’astrazione con la personale di Toni Romanelli, artista con cui collabora già da parecchi anni e che espone in galleria per la quinta volta. La mostra La geometria primitiva cade dal cielo si compone di lavori su carta di piccole e medie dimensioni realizzate nell’ultimo anno con cui l’artista intende «ridare fiato all’arte astratta», cercando, sia nel linguaggio utilizzato che nei rimandi, un incontro con la materia. Come afferma lo stesso artista: «i lavori di questa mostra paradossalmente si schierano contro se stessi nel senso che vogliono essere, o sono, anche altro, ossia pavimento, luce, intarsio, scultura. L’arte astratta, senza diventare noiosi, è la somma di numerose contraddizioni». I lavori esposti in mostra sono, sempre secondo le parole dell’artista «un aggiungere incollando superficie, aggiungere dipingendo una superficie. Questo semplice movimento di relazione ha sempre un piccolo qualcosa, a volte si sviluppa in verticale, a volte tocca e collega i bordi, a volte è sospeso nei tondi quadripartiti. Sta dietro e lontano. Taglia a metà lo spazio perché ciascuno conservi se stesso, appoggiandosi uno sull’altro. Il colore è la materia, corpo, logica dell’idea dell’opera. Aggiungere è un modo classico, un modo per continuare a fare pittura. La dimensione piccola di alcuni lavori permette di pensare e vedere un’immagine molto grande, immensa, come quando abbiamo in mano e guardiamo una carta del cielo: il piccolo rappresenta l’immenso». Un’arte astratta che, stesura dopo stesura, pennellata dopo pennellata, non vuole nascondere il lato emozionale, ma al contrario aprirsi e uscire dai confini del piccolo foglio, come una nota musicale nello spazio.
Biografia
Toni Romanelli è nato a Merano (Bz) vive e lavora tra Bologna e Palermo, dove è docente all’Accademia di Belle Arti.
Tra le mostre a cui ha preso parte ricordiamo brevemente X Biennale del Mediterraneo, Galleria d’Arte Moderna, Nizza, 1986; Nuova Officina Bolognese, Galleria d’Arte Moderna, Bologna 1992; Acquisizioni, Galleria d’Arte Moderna, Modena, 1998; Segnali inquieti, Galleria Peccolo, Livorno, 2004.
La mostra resterà aperta al pubblico dal 26 marzo al 30 aprile 2011 ai seguenti orari: dal martedì al sabato 15.30 - 19.30, mattina lunedì e festivi per appuntamento.
Immagine: Palermo, 2010, acrilico su carta, cm 60x36
Ufficio stampa
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Inaugurazione sabato 26 marzo ore 18
Galleria Studio G7
via Val d'Aposa, 4/a - Bologna
orari: dal martedì al sabato 15.30 - 19.30, mattina lunedì e festivi per appuntamento.
ingresso libero