Holy Eros. In queste opere la forma umana, trasformata in nota/mattone, compone e costruisce la coreografia di una musica visiva: il soggetto si fa oggetto, il divino si fa umano.
Con l’HOLY EROS, in qualche modo l’artista rappresenta un ritorno alle sue origini del viaggio nel digitale iniziato nel 1990. Questo segna una tappa fondamentale nella sua vita di artista. In esso ha ritrovavo la “scatola scenica” e un suo nuovo “spazio performativo” su cui poteva intervenire a posteriori manualmente e graficamente, manipolando la realtà virtuale, riproducendo e moltiplicando se stesso in molte forme, lavorando sui gender sessuali, fino ad annullare anche la sua identità reale e senza alterare per questo la realtà vera di se stesso e delle cose.
HOLY EROS che propone il corpo umano inteso come pura architettura. Attraverso un loro andamento compositivo le opere qui proposte si muovono secondo una partitura immaginaria e modulare dove la forma umana, trasformata in nota/mattone, compone e costruisce la coreografia di una musica visiva: il soggetto si fa oggetto, il divino si fa umano e il sacro si fa profano.
Inaugurazione 31 marzo ore 19
Galleria One Piece Art
via Margutta, 85 - Roma
Lun-ven dalle 17 alle 20
Ingresso libero